Cybaeodes molara

specie di aracnidi

Cybaeodes molara Roewer, 1960 è un ragno appartenente al genere Cybaeodes della famiglia Liocranidae.

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Cybaeodes molara
Immagine di Cybaeodes molara mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineAraneomorphae
SuperfamigliaCorinnoidea
FamigliaLiocranidae
GenereCybaeodes
SpecieC. molara
Nomenclatura binomiale
Cybaeodes molara
Roewer, 1960
Sinonimi

Cerrutia molara
Roewer, 1960

Etimologia

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Il nome del genere è composto dal genere Cybaeidae, con il quale ha alcune caratteristiche fisiche in comune, e dal suffisso greco ἑόδης, eòdes, cioè che in apparenza somiglia a, ad indicarne la similitudine pur appartenendo ad un'altra famiglia[1].

Il nome proprio molara deriva dal toponimo Grotta della Molara, luogo di rinvenimento degli esemplari[1].

Il nome originario del genere, Cerrutia, deriva dal collezionista di ragni e insetti M. Cerruti, che durante le escursioni in territorio siciliano reperì questi esemplari, in seguito esaminati e descritti dall'aracnologo Roewer[1].

Caratteristiche

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La parte superiore del cefalotorace è liscia e lucida, senza peli, solo sul clipeo ha poche setole sparse. Peculiari sono i cheliceri, robusti, leggermente allargati, frontalmente ricoperti di setole e con tre denti marginali anteriormente e due centrali posteriormente. L'epigino è costituito da una piastra frontale mediana composta da tre pezzi lisci uniti a forma di chiglia, struttura tipica del genere[1].

Dimensioni

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Le femmine hanno il bodylenght (lunghezza del corpo escluse le zampe) che non supera gli 8 millimetri, 3 per il cefalotorace e 5 per l'opistosoma. Il maschio, più piccolo, non supera i 6 millimetri, 2,5 per il cefalotorace e 3,5 per l'opistosoma[1].

Distribuzione e habitat

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La specie è endemica della Sicilia[2]: finora è stata rinvenuta nella Grotta della Molara, in località Cozzo Santa Croce, alla periferia di Palermo[1].

Questi ragnetti sono troglobi, conducono l'esistenza in grotte[1].

Tassonomia

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Originariamente ascritta all'ex-genere Cerrutia Roewer, 1960, di cui era la specie tipo, dopo un trasferimento alla famiglia Gnaphosidae, sottofamiglia Micariinae, ad opera dell'aracnologo Lehtinen nel 1967, è stata riportata in seno ai Liocranidae con l'attuale denominazione in seguito ad uno studio degli aracnologi Platnick e Di Franco del 1992[2].

Bibliografia

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  • Roewer C. Fr., 1960 - Drei cavernicole Araneen - Arten aus Sizilien, erbeutet von Herrn M. Cerruti (ROM), Fragmenta Entomologica, vol.III, p. 87-94. Articolo originale

Collegamenti esterni

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