Death Rabbits

gruppo musicale giapponese
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Le Death Rabbits (デスラビッツ?, Desu rabittsu, a volte reso graficamente come DEATHRABBITS) sono un gruppo musicale di idol giapponesi creato nel 2013 dal produttore della G-angel Records Akira Kanzaki.

Death Rabbits
Paese d'origineBandiera del Giappone Giappone
GenereJ-pop
Alternative metal
Jazz
Periodo di attività musicale2013 – in attività
EtichettaG-angel Records[1]
Album pubblicati2
Studio2
Sito ufficiale

Storia modifica

Il gruppo nasce nel novembre del 2013 con un nome diverso, poi cambiato nel novembre del 2016 in Death Rabbits.

Il 13 novembre 2013 viene pubblicato il singolo Idol Star Wars e il 2 aprile il secondo dal titolo Koisuru kisetsu. Il 14 settembre 2014 viene messo in commercio il primo album discografico Daiichiji usagi taisen che viene recensito anche da Marty Friedman[2].

Panoramica modifica

Come riportato sul sito ufficiale il gruppo è stato creato al fine di aiutare tre studentesse delle medie a realizzare il loro sogno di avere successo come idol. Le tre saranno aiutate nella loro scalata da Buchō (personaggio fittizio in tenuta militare e maschera antigas, dietro al quale si cela il produttore Akira Kanzaki), avendo questo frainteso la situazione crederà di dover sopravvivere ad una vera e propria "guerra idol".

Il genere del gruppo è definito dal loro produttore come "Japanese Death Pop".[3]

Formazione modifica

  • Yuzu Okawa (大川柚?)voce (2013-presente)
  • Emi, vero nome Manami Mochizuki (望月愛実?) – voce (2013-presente)
  • Karin Yasui (安井夏鈴?) – voce (2013-presente)
  • Buchō (部長?), vero nome Akira Kanzaki (神崎 晃?) – voce (2013-presente)[3]

Discografia modifica

Album in studio modifica

Singoli modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Sito ufficiale G-angle, su g-angle.co.jp (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2016).
  2. ^ (JA) [デスラビッツ]メタルはナメてOK! マーティ・フリードマン★鋼鉄推薦盤, entamenext.com. URL consultato il 18 aprile 2018.
  3. ^ a b (JA) Deathrabbits Profile, su deathrabbits.com. URL consultato il 4 giugno 2016 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2016).
  4. ^ (JA) Deathrabbits Goods, su deathrabbits.com. URL consultato il 4 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2016).

Collegamenti esterni modifica