DMPS
Il DMPS o acido 2,3 dimercapto 1-propansolfonico, anche noto con il nome del suo sale sodico Unithiol, è un composto chimico di formula C3H8O3S3 che in condizioni standard si presenta come un solido di colore bianco dal cattivo odore.[1][2]
DMPS | |
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Abbreviazioni | |
DMPS | |
Nomi alternativi | |
Unitiol, Unithiol, Dimaval, Mercuval, DMPS Heyl | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C3H8S3O3 |
Massa molecolare (u) | 188.289 g/mol |
Numero CAS | |
PubChem | 6321 |
DrugBank | DBDB15967 |
SMILES | C(C(CS(=O)(=O)O)S)S |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1.5 ± 0.1 g/cm³ |
Indice di rifrazione | 1.586 |
Solubilità in acqua | 0.784 mg/mL |
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua | -0.21 |
Temperatura di fusione | 229°C ca. |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | Ratto: intraperitoneale - 945 mg/kg
Topo: intraperitoneale - 979 mg/kg, intramscolare - 1750 mg/kg |
Indicazioni di sicurezza | |
Storia
modificaVenne sintetizzato per la prima volta da Petrunkin a Kiev. In passato è stato molto usato nell'URSS per trattare differenti intossicazioni.[3]
Caratteristiche strutturali e fisiche
modificaIl DMPS è un acido alcansolforico, nello specifico l'acido propansolfonico, sostituito in posizione 2 e 3 da gruppi sulfanilici.[4]
Il composto presenta le seguenti caratteristiche:[1][5][6]
- 5 accettori di legami a idrogeno
- 3 donatori di legami a idrogeno
- 9 atomi pesanti
- 3 legami ruotabili
- un elemento stereogenico non identificato
- massa monoisotopica = 187,96355763 Da
- superficie polare = 64.8 Ų
- rifrattività = 41.3 m3/mol
- polarizzabilità = 17,08 Å3
- tensione superficiale = 63,1 ± 3,0 dyne/cm
- volume molare = 125,1 ± 3,0 cm³
La sezione d'urto è pari a:[5]
- 134,49007 Å2 [M-H]-
- 137,1136 Å2 [M+H]+
- 145,79677 Å2 [M+Na]+
Reattività e caratteristiche chimiche
modificaEssendo un ditiolo vicinale ha un'elevata affinità per i metalli pesanti come l'arsenico.[7][8]
Il composto presenta le seguenti constanti di dissociazione acida:[1]
- pKa2 = 8.93 (25°C)
- pKa3 = 11,94 (25°C)
Altri parametri sono:[6]
- ACD/LogD = -4.08 (pH 5.5), -4.12 (pH 7.4)
- ACD/BCF (pH 5.5) = 1
- ACD/KOC (pH 5.5) = 1
Farmacologia e tossicologia
modificaEffetti del composto e usi clinici
modificaÈ un agente chelante in grado di aumentare l'escrezione urinaria di mercurio in individui con un aumentato carico corporeo conseguente ad esposizione professionale o con amalgami dentari[3]. In uno studio scientifico si afferma che il DMPS riduce i livelli ematici di piombo nei bambini.[9]
La sua efficacia nel mobilizzare i metalli dal rene può essere dovuta al fatto che viene trasportato nelle cellule renali dal sistema di trasporto degli anioni organici.[10][11] Il DMPS ha inoltre alcuni effetti protettivi, prolungando il tempo di sopravvivenza negli intossicati[12].
Uno studio del 2008 ha riportato un caso di sindrome di Stevens-Johnson (malattia potenzialmente molto grave) in un bambino sottoposto a chelazione con il DMPS. La sindrome di Stevens-Johnson è progressivamente scomparsa dopo avere cessato la terapia con il DMPS[13].
Studi in vivo hanno dimostrato che il DMPS presenta un chiaro effetto sinergico e aumenta significativamente l'attività antitumorale del cisplatino (CDDP) in termini di sopravvivenza e durata della vita in topi a cui sono state trapiantate cellule del sarcoma dei tessuti molli a dosi inferiori a <100 micromol/kg, ma non a dosi superiori a >500 micromol/kg.[14]
Il DMPS somministrato ad animali avvelenati da mercurio si è dimostrato inefficace nel rimuovere il mercurio dai tessuti e di ridurre il carico di mercurio inorganico dal cervello.[15][16]
Tossicologia
modificaIl composto non è considerato pericoloso secondo il 2012 OSHA Hazard Communication Standard (29 CFR 1910.1200).[2]
Applicazioni
modificaIl DMPS è stato utilizzato per valutare il carico corporeo del mercurio inorganico rilasciato dagli amalgami dentali e dell'arsenico ingerito con l'acqua potabile.[3] È stato inoltre utilizzato sperimentalmente per determinare il carico renale di piombo[17] e di mercurio inorganico[18].
Note
modifica- ^ a b c (EN) PubChem, 2,3-Dimercapto-1-propanesulfonic acid, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 17 febbraio 2025.
- ^ a b (EN) Thermo Fisher Scientific Chemicals, Inc., SAFETY DATA SHEET - 2,3-Dimercapto-1-propanesulfonic acid sodium salt monohydrate (PDF).
- ^ a b c (Aposhian et al., 1992; Gonzales-Raminez et al.,1998)
- ^ 2,3-disulfanylpropane-1-sulfonic acid (CHEBI:888), su www.ebi.ac.uk. URL consultato il 17 febbraio 2025.
- ^ a b (EN) 2,3-Dimercapto-1-propanesulfonic acid, su go.drugbank.com. URL consultato il 17 febbraio 2025.
- ^ a b 2,3-Dimercapto-1-propanesulfonic acid | C3H8O3S3, su www.chemspider.com. URL consultato il 17 febbraio 2025.
- ^ (EN) Valeria M. Nurchi, Aleksandra Buha Djordjevic e Guido Crisponi, Arsenic Toxicity: Molecular Targets and Therapeutic Agents, in Biomolecules, vol. 10, n. 2, 4 febbraio 2020, p. 235, DOI:10.3390/biom10020235. URL consultato il 17 febbraio 2025.
- ^ (EN) Yuka Yajima, Mitsuru Kawaguchi e Masanobu Yoshikawa, The effects of 2,3-dimercapto-1-propanesulfonic acid (DMPS) and meso -2,3-dimercaptosuccinic acid (DMSA) on the nephrotoxicity in the mouse during repeated cisplatin (CDDP) treatments, in Journal of Pharmacological Sciences, vol. 134, n. 2, 2017-06, pp. 108-115, DOI:10.1016/j.jphs.2017.05.006. URL consultato il 17 febbraio 2025.
- ^ (Use of 2,3-dimercaptopropane-1-sulfonate in treatment of lead poisoning in children,Chisolm and Thomas,The Journal of pharmacology and experimental therapeutics,1985 [1])
- ^ (EN) Matthias Rödiger, Xiaohong Zhang e Bernhard Ugele, Organic anion transporter 3 (OAT3) and renal transport of the metal chelator 2,3-dimercapto-1-propanesulfonic acid (DMPS), in Canadian Journal of Physiology and Pharmacology, vol. 88, n. 2, 2010-02, pp. 141-146, DOI:10.1139/Y09-123. URL consultato il 17 febbraio 2025.
- ^ (EN) A. Bahn, M. Knabe e Y. Hagos, Interaction of the Metal Chelator 2,3-Dimercapto-1-propanesulfonate with the Rabbit Multispecific Organic Anion Transporter 1 (rbOAT1), in Molecular Pharmacology, vol. 62, n. 5, 2002-11, pp. 1128-1136, DOI:10.1124/mol.62.5.1128. URL consultato il 17 febbraio 2025.
- ^ (EN) Aposhian, H.V., Aposhian, M.M., Meso-2,3-dimercaptosuccinic acid: Chemical, pharmacological and toxicological properties of an orally effective metal chelating agent., in Annual Review of Pharmacology and Toxicology, vol. 30, n. 1, 1990, pp. 279–306, DOI:10.1146/annurev.pa.30.040190.001431. URL consultato l'8 luglio 2007.
- ^ (EN) Van der Linde AA, Pillen S, Gerrits GP, Bouwes Bavinck JN, Stevens-Johnson syndrome in a child with chronic mercury exposure and 2,3-dimercaptopropane-1-sulfonate (DMPS) therapy, in Clin Toxicol (Phila), vol. 46, n. 5, 2008, pp. 479–81, PMID 18568806.
- ^ (EN) Toshihiro Sato, Migiwa Okubo e Kohei Sawaki, Paradoxical Effect of 2,3-Dimercapto-1-propanesulfonic Acid (DMPS) on Enhancing Antitumor Activity of Cisplatin in Ascites Sarcoma 180 Cells, in Journal of Pharmacological Sciences, vol. 112, n. 3, 2010, pp. 361-368, DOI:10.1254/jphs.09323FP. URL consultato il 17 febbraio 2025.
- ^ (EN) James Rooney, The role of thiols, dithiols, nutritional factors and interacting ligands in the toxicology of mercury, in Toxicology, vol. 234, 2007, pp. 145–156, DOI:10.1016/j.tox.2007.02.016.
- ^ (EN) GianPaolo Guzzi, Caterina A.M. La Porta, Molecular mechanisms triggered by mercury, in Toxicology, vol. 244, 2008, pp. 1–12, DOI:10.1016/j.tox.2007.11.002.
- ^ (Twarong and Cherian,1984)
- ^ (Cherian et al., 1998)
Voci correlate
modificaAltri progetti
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