Danishmend Ghazi, nome completo Gümüştekin Danishmend Ahmed Ghazi o Danishmend Taylu (... – 1104), fu un condottiero selgiuchide, fondatore del Beilicato dei Danishmendidi.

Ritratto immaginario di Danishmend Ghazi

Dopo l'avanzata dell'elemento turco in Anatolia che seguì la battaglia di Manzicerta, la sua dinastia assunse il controllo delle regioni centro-settentrionali dell'Anatolia.

Biografia

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L'Anatolia nel 1097 prima dell'assedio di Nicea.

La disfatta dell'esercito bizantino nella battaglia di Manzicerta permise ai Turchi, incluse le forze leali a Danishmend Ghazi, di occupare quasi tutta l'Anatolia. Danishmend Ghazi e le sue forze presero per loro i territori dell'Anatolia centrale, conquistando le città di Neocaesarea (oggi Niksar), Tokat, Sivas e Euchaita.

Durante la prima crociata, fu direttamente coinvolto nell'avanzata dei Crociati. Se perse contro di loro nella battaglia di Dorylaeum nel 1097, ebbe successo invece nel catturare Boemondo I d'Antiochia nel 1100. Rimase in campagna militare, estendendo i suoi domini a sud, conquistando Malatya (Melitene) nel 1103 (si veda battaglia di Melitene).

Gli succedette il figlio, Emir Gazi Gümüştekin[1].

Una tomba che si attribuisce alla sua persona è stata rinvenuta a Niksar[2].

Il Danishmendname

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Danishmend Ghazi è la figura centrale del Danishmendnâme, un romanzo epico-cavalleresco in lingua turca. In questo lavoro, gli eventi relativi alla vita di Danishmend Ghazi sono mescolati con i leggendari successi del guerriero arabo di confine dell'VIII secolo, Sayyid Battal e dell'eroe persiano Abu Muslim Khorasani, il capo della propaganda (da‘wa) abbaside in Khorasan e il principale artefice della sua affermazione a partire dal 748.

La trama leggendaria del Danishmendnâme è basata sulle tradizioni orali turche, raccolte per la prima volta per volere del Sultano selgiuchide di Rum, Kayqubad I, un secolo dopo la morte di Danishmend Ghazi. L'assetto finale che è giunto fino ai giorni nostri è un compendio che fu collazionato ad opera del Sultano ottomano Murad II ai primi del XV secolo.

Dinastia e titolature

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Ci si riferisce talvolta a Danishmend Ghazi con il titolo Melik, che significa "Re", che fu attribuito in effetti solo a suo nipote nel 1134 dal califfo abbaside di Baghdad e che fu talora usato retroattivamente, non solo dagli storiografi per indicare anche Danishmend Ghazi. L'altra titolatura di Ghazi si riferisce a chi effettua azioni belliche, ed è quindi sinonimo di "nobile guerriero". Più tardi gli Ottomani si faranno un titolo di onore nell'usare questo termine, identificandolo nelle caratteristiche migliori e legittimanti della cultura ottomana

Si fa sovente confusione fra gli studiosi non specialisti che usano il nome Danishmend Ghazi per indicare suo figlio Gümüştekin. Il padre è spesso indicato brevemente come Danishmend Ghazi, mentre suo figlio è di frequente indicato come Emir Ghazi, senza menzionare il suo vero nome, che era Gümüştekin, comune peraltro a entrambi. Inoltre si cita la dinastia Danishmendide come legata da vincoli parentali con la dinastia selgiuchide, malgrado siano notevolmente diverse le argomentazioni e le prove.

  1. ^ (EN) Turkish dynasties, su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy.
  2. ^ (EN) Traditional Tomb of Danishmend Melik Ahmed Gazi, su archnet.org, Archnet (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2007).

Bibliografia

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  • Clifford Edmund Bosworth, The New Islamic Dynasties: A Chronological and Genealogical Manual, Edimburgo, Edinburgh University Press, 2004. ISBN 0748621377. Leggibile limitatamente su books.googlie (limited preview)
  • Irene Mélikoff, Danishmendname. La Geste de Melik Danishmend, translation and introduction to a Turkish epic of the 13th century, 1960.

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