Destiny (modulo)
Il laboratorio Destiny è un modulo di ricerca Statunitense sviluppato per la Stazione spaziale internazionale. Il modulo è stato collegato al modulo Unity ed è stato attivato in cinque giorni di lavoro nel Febbraio 2001. Destiny è il primo laboratorio orbitale NASA dal tempo dello Skylab cioè dal Febbraio 1974.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/76/ISS_Destiny_Lab.jpg/260px-ISS_Destiny_Lab.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/33/Destiny_ISS_module_taken_by_STS-108.jpg/260px-Destiny_ISS_module_taken_by_STS-108.jpg)
La Boeing iniziò la costruzione del laboratorio di ricerca nel 1995 al Marshall Space Flight Center di Huntsville in Alabama[1]. Successivamente il modulo venne inviato al Kennedy Space Center in Florida nel 1998, dove la NASA iniziò le operazioni di preparazione al lancio nell'agosto 2000. È lanciato il 7 febbraio 2001 a bordo dello Space Shuttle Atlantis nella missione STS-98[2].
Gli astronauti che lavorano all'interno del laboratorio Destiny compiono ricerche in molti campi scientifici. I risultati degli esperimenti sono impiegati da scienziati di tutto il mondo per migliorare le conoscenze in medicina, ingegneria, biotecnologia, fisica, scienze dei materiali e scienze della Terra[3].
Progetto
modificaIl modulo, in alluminio, è costituito da tre sezioni cilindriche e due coni alle estremità Essi contengono i portelli attraverso i quali l'equipaggio può entrare ed uscire dal laboratorio[1]. Il portello posteriore è connesso al modulo Unity, mentre quello anteriore è connesso al modulo Harmony[4][5]. Su un lato del segmento centrale è presente un finestrino di 20 pollici (510 mm) di diametro[3].
Entrambi i portelli di aggancio sono normalmente aperti, a meno di non trovarsi in una situazione in cui il modulo debba essere isolato. Ognuno possiede un meccanismo di bilanciamento della pressione che impedisce l'apertura se dall'altra parte è presente una pressione inferiore rispetto all'interno (ovvero è presente attraverso il portello una pressione negativa).
Il finestrino da 20 pollici (510 mm) è in vetro otticamente puro e di qualità telescopica, per compiere osservazioni della Terra attraverso telecamere ad alta definizione e macchine fotografiche. Una serranda, la cui apertura e chiusura viene effettuata manualmente dall'equipaggio, protegge il finestrino dall'impatto di micrometeoriti e/o detriti orbitali.
Le immagini catturate dal finestrino hanno fornito ai geologi e ai meteorologi la possibilità di studiare le inondazioni, le valanghe, gli incendi e gli eventi oceanici come la fioritura del plancton in modo completamente nuovo. Inoltre gli scienziati internazionali hanno l'opportunità di analizzare le immagini per studiare i ghiacciai, le barriere coralline, la crescita urbanistica e gli incendi boschivi[3].
Equipaggiamento
modificaDestiny giunse sulla stazione pre-configurato con cinque racks contenenti i sistemi elettrici e di supporto vitale per la fornitura di corrente elettrica, acqua di raffreddamento, rigenerazione dell'aria e controllo della temperatura e dell'umidità. Nella missione STS-102, lo Space Shuttle trasportò il Multi-Purpose Logistics Module Raffaello contenente altri sette racks. Nelle missioni successive ne vennero aggiunti altri dieci. Il laboratorio può contenere fino a 13 racks contenenti esperimenti nelle scienze umane, ricerca sui materiali, osservazioni terrestri e applicazioni commerciali[3]. Destiny contiene un totale di 24 racks, sei su ogni lato[1].
Analogamente ai laboratori europei e giapponesi della stazione spaziale, gli esperimenti e i materiali all'interno del laboratorio Destiny sono contenuti nei racks International Standard Payload Rack, che possono essere aggiunti, rimossi o riconfigurati in base agli esperimenti e all'equipaggiamento[6]. Ogni rack è costituito da un guscio di materiale composito in grafite e pesa circa 540 kg, con una lunghezza di 73 pollici (185 cm) e una larghezza di 42 pollici (110 cm)[6]. Gli otto alloggiamenti per i racks sono equipaggiati con delle tende per utilizzarli, quando non impiegati per esperimenti, come spazio di immagazzinamento dei materiali[6].
Gli scaffali del laboratorio contengono l'hardware in moduli rimovibili, mentre altre strutture forniscono lo spazio necessario per le connessioni elettriche e i cablaggi per le connessioni dati dei computer, i condotti per l'aria condizionata, i tubi per il controllo termico e quant'altro sia necessario per supportare i racks degli esperimenti. Le interfacce ai condotti e alle connessioni sono posizionati nell'estremità di ogni rack[7].
Nell'area tra il modulo Unity e il modulo Destiny sono presenti le connessioni tra i condotti e i cavi dei due moduli. Alcuni meccanismi presenti sul laboratorio sono i Common Berthing Mechanism passivi e attivi e i portelli. Un CBM attivo è presente sul portello anteriore, collegato al modulo Harmony[5], mentre un CBM passivo è posizionato sul portello posteriore, collegato al modulo Unity.
Il laboratorio contiene il Freezer Minus Eighty Degree Laboratory Freezer for ISS, trasportato sulla Stazione Spaziale con la missione STS-121[8]. Esso viene impiegato sia per conservare campioni e reagenti sulla stazione che per trasportarli da e verso la stazione in un ambiente a temperatura controllata[9].
Specifiche
modifica- Lunghezza: 8,53 m
- Diametro: 4,27 m
- Massa: 14520 kg
Note
modifica- ^ a b c Destiny Laboratory Module, su boeing.com, Boeing. URL consultato il 07-10-2008.
- ^ STS-98, su science.ksc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 07-10-2008 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2013).
- ^ a b c d U.S. Destiny Laboratory, su nasa.gov, NASA. URL consultato il 07-10-2008 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2007).
- ^ PMA-3 Relocation, su nasa.gov, NASA. URL consultato il 28-09-2007 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2023).
- ^ a b ISS On-Orbit Status 11/14/07, su hq.nasa.gov, NASA, 14-11-2007. URL consultato il 07-10-2008 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2008).
- ^ a b c ISS Destiny (U.S. Laboratory Module), su spaceandtech.com, Andrews Space & Technology. URL consultato il 07-10-2008 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2008).
- ^ International Space Station Imagery - Standoffs, su spaceflight.nasa.gov, NASA. URL consultato il 07-10-2007 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
- ^ STS-121, su lsda.jsc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 07-10-2007 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2008).
- ^ Minus Eighty-Degree Laboratory Freezer for ISS (MELFI), su nasa.gov, NASA. URL consultato il 07-10-2007 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2008).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Destiny
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Destiny, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.