Dialetto landese

dialetto della lingua occitana

Il dialetto landese[1] o parlar negre o più localmente parlar negue ([parˈla ˈnøɣrə, parˈla ˈnøɣə], la parlata o il "parlare nero") è un sotto-dialetto dell'occitano guascone. Si estende sulla metà occidentale del dipartimento delle Landes, sull'agglomerato bayonnese (dove si parla una variante chiamata guascone di Bayonne), così come nella Gironda sud-occidentale (eccetto il bacino d'Arcachon). È la parlata del Marensin, del Maremne, del Seignanx, del Pays d'Orthe, della Grande Lande, della valle dell'Eyre e di una parte della Chalosse. Lo si chiama ugualmente guascone marittimo o landese.

S'oppone al parlar clar (parlare chiaro), usato più a est e a nord.

Riorganizzazione dei fonemi vocalici

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Il tratto principale del parlar negre è la sua propensione a pronunciare certe vocali in modo più arrotondato (e accessoriamente, in maniera più chiusa o più centralizzata). Si ha così una migrazione di fonemi del guascone generale verso nuovi fonemi nel parlar negre (fenomeno di "transfonologizzazione")

  • Il fonema /e/ del guascone generico diventa /ø/ nel parlar negre. Si scrive sempre e (o é) nell'ortografia.
  • Il fonema /ɛ/ del guascone generico diventa /e/ nel parlar negre. Si scrive sempre è nell'ortografia.
  • A ciò si aggiunge un terzo fenomeno che ingloba il parlar negre ma che lo oltrepassa in modo molto ampio, poiché si estende a tutto il guascone occidentale (situato a ovest della linea Pau-Agen): i fonemi finali e post-tonici /-e/ (scritto -e nell'ortografia) e /-ɔ/ (scritto -a nell'ortografia) si sono fusi in un solo fonema /-ə/. Al contrario, il guascone orientale (a est della linea Pau-Agen), mantiene chiaramente l'opposizione fonologica tra /-e/ (scritta -e) e /-ɔ/ (scritta -a).

Ne viene fuori uno schema molto interessante per le vocali toniche del parlar negre, poiché oppone tre serie equilibrate, con due gradi di apertura ciascuna:

  • serie palatale non arrotondata, due gradi di apertura: 1º semi-chiusa /e/ — 2º chiusa /i/
  • serie palatale arrotondata, due gradi di apertura: 1º semi-chiusa /ø/ — 2º chiusa /y/
  • serie velare, due gradi di apertura: 1º semi-aperta /ɔ/ — 2º chiusa /u/
  • ...oltre alla vocale centrale e aperta /a/.

Questo schema equilibrato del parlar negre è una soluzione interessante poiché risolve il disequilibrio delle vocali che caratterizzano il guascone generico (e l'occitano generico), dove ciascuna delle tre serie ha gradi di apertura molto disparati:

  • serie palatale non arrotondata, tre gradi di apertura: 1º semi-aperta /ɛ/ — 2º semi-chiusa /e/ — 3º chiusa /i/
  • serie palatale arrotondata, un grado di apertura: 1º chiusa /y/
  • serie velare, due gradi di apertura: 1º semi-aperta /ɔ/ — 2º chiusa /u/
  • ...oltre alla vocale centrale e aperta /a/.

Rappresentazioni sociologiche

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Il termine parlar negre ("parler nero") è quindi molto relativo: senza dubbio i locutori che parlano il parlar clar ("parlare chiaro") immaginano che il parlar negre sia "oscuro". In realtà, il parlar negre non ha niente di oscuro e presenta al contrario un riequilibrio perfettamente logico dei fonemi vocalici, il che economizza lo sforzo articolatorio.

Inoltre, la comunicazione si svolge senza difficoltà tra i locutori del parlar negre e quelli del parlar clar. In effetti, gli schemi vocalici dei due sistemi (parlar negre e parlar clar) sono collegati da corrispondenze regolari (diasistema).

  1. ^ Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".

Bibliografia

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Voci correlate

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