Dicastero per l'evangelizzazione

dicastero della Curia romana

Il Dicastero per l'evangelizzazione (in latino: Dicasterium pro evangelizatione) è uno dei 16 dicasteri della Curia romana.

Dicastero per l'evangelizzazione
Dicasterium pro evangelizatione
È al servizio dell'opera di evangelizzazione affinché Cristo, luce delle genti, sia conosciuto e testimoniato in parole ed opere e si edifichi il Suo Corpo mistico, che è la Chiesa. [...] È competente per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondo e per l'istituzione, l'accompagnamento e il sostegno delle nuove Chiese particolari (Praedicate evangelium, 53)
Eretto5 giugno 2022
Prefettopapa Francesco
Pro-prefettoarcivescovo Rino Fisichella[1]
cardinale Luis Antonio Tagle[2]
Segretarioarcivescovo Fortunatus Nwachukwu[2]
Segretario aggiuntoarcivescovo Emilio Nappa[2]
Sottosegretariomonsignore Graham Bell[1]
presbitero Ryszard Szmydki, O.M.I.[2]
Delegatovescovo Franz-Peter Tebartz-van Elst[1]
SedePalazzo di Propaganda Fide, piazza di Spagna, 48 - 00187 Roma
Sito ufficialewww.evangelizatio.va
dati catholic-hierarchy.org
Santa Sede  · Chiesa cattolica
I dicasteri della Curia romana

StoriaModifica

Il dicastero per l'evangelizzazione è stato istituito da papa Francesco con la costituzione apostolica Praedicate evangelium, promulgata il 19 marzo 2022. Accorpa due precedenti istituzioni curiali:

FunzioniModifica

Secondo la costituzione apostolica Praedicate evangelium, il dicastero ha come compito precipuo l'opera di evangelizzazione ovvero la diffusione del messaggio di Cristo nel mondo. Spetta ad essa quindi la competenza sulle questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondo e per l'istituzione e sostegno alle nuove chiese del mondo, salvo competenza del dicastero delle Chiese orientali.

A capo del dicastero vi è il papa, che assume il titolo di prefetto.

Si articola in due sezioni, ciascuna guidata da un pro-prefetto: una per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondo ed una seconda competente per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari.

Sezione per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondoModifica

È normata dagli articoli 55-60 della costituzione apostolica e assorbe le competenze del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Essa ha il compito di studiare nuove forme per la diffusione del messaggio cristiano con forme, strumenti e linguaggio adeguati e lavora di concerto con le Conferenze episcopali nazionali, le Chiese particolari e le strutture gerarchiche orientali, gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica.

Il 1º ottobre 2022 alla sezione è stata assegnata la competenza per la pastorale dei fedeli che intraprendono i viaggi per motivi di pietà o di studio o di svago.[3]

Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolariModifica

È normata dagli articoli 61-68 della Costituzione apostolica e assorbe le competenze della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. Essa sostiene l'istituzione e l'avvio delle attività nelle nuove chiese particolari nei territori che non siano di competenza del Dicastero per le Chiese orientali e del Dicastero per i vescovi.

CronotassiModifica

PrefettiModifica

Sezione per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondoModifica

Pro-prefettiModifica

SegretariModifica

  • Vacante, dal 5 giugno 2022

Delegati per la catechesiModifica

Sotto-segretariModifica

Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolariModifica

Pro-prefettiModifica

SegretariModifica

Segretari aggiuntiModifica

Sotto-segretariModifica

NoteModifica

  1. ^ a b c Sezione per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondo.
  2. ^ a b c d Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari.
  3. ^ RESCRIPTUM EX AUDIENTIA SS.MI sul passaggio di competenza della pastorale del turismo, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 1º ottobre 2022. URL consultato il 4 ottobre 2022.
  4. ^ Annuario Pontificio, ed. 2023, p. 893.

Voci correlateModifica

Collegamenti esterniModifica