Diego della Ratta (Catalogna, 1285Caserta, 25 giugno 1328) è stato un nobile italiano, conte di Caserta.

Diego della Ratta
Conte di Caserta
Stemma
Stemma
In carica13101328
PredecessoreBartolomeo Siginulfo
SuccessoreFrancesco I della Ratta
TrattamentoConte
NascitaCatalogna, 1285
MorteCaserta, 25 giugno 1328
DinastiaDella Ratta
Consorte
  • Domicella di Majorca
  • Odolina di Chiaromonte
Figli
ReligioneCattolicesimo

Biografia modifica

Originario di Catalogna, fu il primo della famiglia della Ratta (prima de La Rath) a trasferirsi nel Regno di Napoli, durante la guerra del Vespro[1]. Si sposò con Domicella, dama di Sancia di Maiorca, regina di Napoli. Probabilmente arrivò con Violante d'Aragona, sposa di Roberto d'Angiò. Diego prese parte a varie campagne militari, guadagnandosi il favore della corte napoletana e ottenendo feudi e titoli. Fu coinvolto in diverse azioni militari in Italia, tra cui l'assedio di Pistoia e la [[battaglia di Montecatin. Dopo varie posizioni di comando militare e politico, si ritirò nel Regno di Napoli dove divenne conte di Caserta e morì nel 1328.

Dal suo primo matrimonio con Domicella ebbe due figlie, Caterina e Agnese, mentre dal secondo matrimonio con Odolina Chiaromonte ebbe quattro figli: Francesco, Simone, Violante e Isabella.

Citazione nel Decameron modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Struttura_del_Decameron § Sesta_giornata.

È protagonista nel Decameron nella terza novella della sesta giornata. Boccaccio lo descrive come un affascinante corteggiatore. Diego si innamora di una donna sposata, Monna Nonna de' Pulci, e pur di averla paga il marito, che accetta i soldi. Solo dopo però il marito scopre di aver ricevuto false monete[2]. Ed è qui che nasce la celebre espressione:

«rimasero al cattivo uomo il danno e le beffe.

Giovanni Boccaccio, VI giornata, novella 3»

Note modifica

Bibliografia modifica

Pietro Di Lorenzo, Medievalia (PDF), Associazione culturale Ave Gratia Plena, 2013.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica