Della Ratta (famiglia)

famiglia italiana

I della Ratta furono un'importante famiglia aristocratica della Campania.

della Ratta
d'argento al leone rosso coronato d'oro, tenente con la zampa destra un crescente montante d'oro, col lambello azzurro di tre pendenti caricati ognuno da tre gigli di oro, attraversante sul tutto.
Stato Regno di Napoli
Bandiera delle Due Sicilie Regno delle Due Sicilie
Bandiera dell'Italia Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Casata di derivazionede La Rath
TitoliConti
FondatoreDiego della Ratta
Data di fondazioneXIV secolo
Etniaitaliana, catalana

Storia modifica

 
Tomba di Francesco I della Ratta conte di Caserta, morto nel 1359, Cattedrale di San Michele Arcangelo (Casertavecchia)

Nel XIV secolo la famiglia catalana de La Rath divenuto della Ratta si trasferì nel Regno di Napoli. Nel 1305 Diego della Ratta, citato anche nel Decameron di Boccaccio[1], divenne conte di Caserta. Il castello di Casertavecchia, costruito nel 861, divenne la dimora della famiglia che, secondo una leggenda, vi nascose un tesoro inestimabile[2]. Nel 1401 alla famiglia passò anche il feudo di Sant'Agata de' Goti.

Il titolo di conte di Caserta passò di padre in figlio per generazioni. Da Diego a Francesco I, ad Antonio, a Francesco II, a Baldassarre.

Nel 1432, dopo l'omicidio di Sergianni Caracciolo, la Regina Giovanna II nominò Baldassarre della Ratta tra i custodi del testamento e i sedici baroni governatori del Regno, per garantire la sua conservazione fino alla sua morte nel 1435, per il suo erede Renato d'Angiò. Baldassarre aveva precedentemente servito come Giustiziere della provincia di Principato Citra fino al 1410, quando fu sostituito da Andrea del Giudice. Nel 1493 il figlio, Giovanni della Ratta, fu uno dei sostenitori della Santissima Casa dell'Annunziata.

Caterina della Ratta (deceduta nel 1511), figlia di Giovanni (deceduto nel 1458), fu l'ottava contessa di diverse terre, tra cui Caserta, Sant'Agata dei Goti, Melissano, Frasso e Ducenta. Dopo la morte del fratello Francesco III nel 1488, sposò Cesare d'Aragona, marchese di Sant'Agata dei Goti, figlio di Ferdinando I di Napoli e successivamente, nel 1509 con Andrea Matteo III Acquaviva, duca d'Atri e conte di San Flaviano. Il castello di Limatola, di cui la famiglia ne era proprietaria dal 1457, venne donato da Caterina della Ratta insieme al feudo di Limatola ai suoi nipoti.

Giovan Battista della Ratta, nobile di Capua, sposò Amalia Imperato nel 1570, e la loro figlia Caterina sposò Girolamo Capece Minutolo, barone di San Valentino. Nel 1682, Beatrice della Ratta, discendente di Francesco II, sposò Carlo Lanza, patrizio di Capua. Cesare della Ratta risulta essere iscritto nell'Albo degli Avvocati del 1780, istituito per la prima volta al Mondo, elaborato dal legislatore del Regno di Napoli.

Residenze modifica

Tra i vari edifici appartenuti alla famiglia durante i secoli, eccone riportati alcuni:


Tavola genealogica modifica

 Diego della Ratta
conte di Caserta
1285-1328
1sp. Domicella di Majorca
2sp. Odolina di Chiaromonte
 
     
 1Caterina
sp. Goffredo Caetani
1Agnese
sp. Ruggero II Sangineto
2Francesco I
1318-1359
sp. Caterina d'Alneto
2Simone
2Violante
sp. Niccolò Caetani
 
  
 Isabella Novella
sp. Enrico del Bosco
Luigi Antonio
1338-1382
sp. Beatrice del Balzo
 
    
 Francesco II
1370-1399
sp. Agnese Sanseverino
Luigi
Sandolo
Cicella
 
   
 Baldassarre
1400-1443
sp. Maria di Capua Cantelmo
Antonello
sp. Margherita Marzano
Giacomo
sp. Berarda Vedella Origlia
 
  
 Giovanni
1420-1458
sp. Anna Orsini
Isabella
 
    
Francesco III
1440-1488
sp. Altobella Gesualdo
Emilia
Caterina
sp. Cesare d'Aragona
sp. Andrea Matteo III Acquaviva
Diana
sp. Gian Francesco Sanseverino
 
 
Caterinella
sp. Francesco Gambacorta

Albero genealogico della famiglia della Ratta.


Note modifica

Bibliografia modifica

Pietro Di Lorenzo, Medievalia (PDF), Associazione culturale Ave Gratia Plena, 2013.

Voci correlate modifica