Diletta Giampiccolo

lottatrice italiana

Diletta Giampiccolo (Catania, 27 luglio 1974) è un'ex lottatrice italiana.

Diletta Giampiccolo
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza156 cm
Peso55 kg
Lotta libera
CategoriaPesi leggeri
SquadraBandiera non conosciuta Polisportiva Mandraccio
Termine carriera2005
Carriera
Nazionale
1995-2005Bandiera dell'Italia Italia
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 0 1 0
Europei 0 0 3
Giochi del Mediterraneo 2 0 0

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Statistiche aggiornate al 22 giugno 2018

Biografia

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Nata a Catania nel 1974, è cresciuta in Veneto.[1]

Specializzata nella lotta libera, ha ottenuto il primo importante risultato internazionale nel 1998, quando è stata bronzo nei 56 kg agli Europei di Bratislava, bissando il risultato l'anno successivo nei 62 kg a Götzis, in Austria.

Ha vinto l'oro nei 62 kg ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi 2001, battendo in finale la greca Stavroula Zygouri, e l'argento, sempre nei 62 kg, ai Mondiali di Martigny, in Svizzera, dove è stata sconfitta in finale dalla cinese Meng Lili.[2]

A 30 anni ha partecipato ai Giochi olimpici di Atene 2004, i primi con la presenza della lotta femminile, nei pesi leggeri (55 kg), non riuscendo a vincere nessuna delle due sfide del suo girone, contro la cinese Sun Dongmei e la giapponese Saori Yoshida, poi oro.

Ha chiuso la carriera a 31 anni, nel 2005, dopo aver difeso l'oro ai Giochi del Mediterraneo di Almería, in Spagna, battendo nei 59 kg la spagnola Seba Jimenez e aver vinto un altro bronzo europeo, a Varna, in Bulgaria, nei 59 kg.

Dopo il ritiro è andata a vivere a Budapest, in Ungheria, paese di origine del marito, Árpád Ritter, anche lui ex lottatore, con il quale ha avuto due figlie, Sophie ed Elisa. Qui è diventata CT della nazionale femminile ungherese di lotta[1].

Palmarès

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Campionati mondiali

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Campionati europei

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Giochi del Mediterraneo

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  1. ^ a b Valeria Benedetti, Lotta, Giampiccolo da Atene a c.t. dell'Ungheria, su gazzetta.it, 11 dicembre 2017.
  2. ^ Giorgio Lo Giudice, Presa diletta, in SportWeek, La Gazzetta dello Sport, 12 gennaio 2002.

Collegamenti esterni

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