Diocesi di Case Calane

La diocesi di Case Calane (in latino: Dioecesis Casensis Calanensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Case Calane
Sede vescovile titolare
Dioecesis Casensis Calanensis
Chiesa latina
Vescovo titolareRichard Brendan Higgins
Istituita1933
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Case Calane
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Storia modifica

Case Calane, nella regione di Tacarata nell'odierna Algeria, è un'antica sede sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Sono solo due i vescovi attribuiti a questa diocesi africana. Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, prese parte il cattolico Fortunato, che dichiarò che nella sua diocesi non esisteva un vescovo donatista. Gli rispose il vescovo donatista di Tacarata, Verissimo, affermando che Case Calane faceva parte della sua diocesi, e vi era rappresentato dal sacerdote Vittorino.[1] Nelle sottoscrizioni della lettera sinodale del concilio antipelagiano celebrato a Milevi nel 416 si trova il nome di Fortunato, senza indicazione della sede di appartenenza; potrebbe trattarsi del vescovo di Case Calane, oppure dell'omonimo vescovo di Vadesi.[2]

Secondo vescovo noto è Optanzio, il cui nome appare al 43º posto nella lista dei vescovi della Numidia convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Optanzio, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[3]

Dal 1933 Case Calane è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 7 maggio 2004 il vescovo titolare è Richard Brendan Higgins, già vescovo ausiliare dell'ordinariato militare negli Stati Uniti d'America.

Cronotassi modifica

Vescovi residenti modifica

  • Fortunato † (prima del 411 - dopo il 416 ?)
  • Optanzio † (menzionato nel 484)

Vescovi titolari modifica

Note modifica

  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1198, Victorinus 11.
  2. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 497, Fortunatus 8.
  3. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 795, Optantius 3.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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