La diocesi di Urusi (in latino: Dioecesis Urusitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Urusi
Sede vescovile titolare
Dioecesis Urusitana
Chiesa latina
Vescovo titolaresede vacante
Istituita1933
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Urusi
Suffraganea diCartagine
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Storia modifica

Urusi, forse identificabile con Henchir-Sougda nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.

Sono quattro i vescovi documentati di Urusi. Quieto partecipò al concilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 27º posto nelle Sententiae episcoporum.[1] Il donatista Bonifacio intervenne alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana; in quell'occasione la sede non aveva vescovi cattolici. Secondo la testimonianza di Vittore di Vita, nella sua storia delle persecuzioni vandale, il vescovo Mansueto subì il martirio all'epoca del re vandalo Genserico attorno al 430/431. Infine Quinziano prese parte al sinodo riunito a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484, in seguito al quale venne esiliato.

Dal 1933 Urusi è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 28 giugno 2018.

Cronotassi modifica

Vescovi modifica

  • Quieto † (menzionato nel 256)
  • San Mansueto † (? - circa 430/431 deceduto)
  • Quinziano † (menzionato nel 484)

Vescovi titolari modifica

Note modifica

  1. ^ (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 446.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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