Dipodillus stigmonyx

specie di animali della famiglia Muridae

Il dipodillo di Karthoum (Dipodillus stigmonyx Heuglin, 1877) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso in Sudan.[1][2]

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Dipodillo di Karthoum
Immagine di Dipodillus stigmonyx mancante
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Gerbillinae
Genere Dipodillus
Specie D.stigmonyx
Nomenclatura binomiale
Dipodillus stigmonyx
Heuglin, 1877
Sinonimi

Gerbillus stigmonyx luteolus

Descrizione modifica

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 87 e 95 mm, la lunghezza della coda tra 104 e 110 mm, la lunghezza del piede tra 20 e 23 mm e la lunghezza delle orecchie di 12 mm.[3]
Le parti superiori sono color sabbia. Le parti inferiori e le guance, sino alla base degli occhi, sono bianche. Sono presenti due macchie bianche dietro ogni orecchio e sopra ogni occhio. Il muso è scuro. La coda è più lunga della testa e del corpo bruno-giallastra sopra, più chiara sotto e con un ciuffo di peli all'estremità.

Biologia modifica

Comportamento modifica

È una specie terricola.

Distribuzione e habitat modifica

Questa specie è diffusa in un'area lungo il Nilo bianco a sud di Khartoum, nel Sudan centro-meridionale.

Vive in pianure rocciose e praterie semi-desertiche su terreni sabbiosi consolidati.

Conservazione modifica

La IUCN Red List, considerato la persistente incertezza circa il suo stato di specie distinta e la mancanza di informazioni sull'areale, la storia naturale, le minacce e lo stato di conservazione, classifica D.stigmonyx come specie con dati insufficienti (DD).[1]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Schlitter, D. & Granjon, L. 2008, Dipodillus stigmonyx, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Dipodillus stigmonyx, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Setzer, 1956.

Bibliografia modifica

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