Discorso sullo stato dell'Unione (Unione europea)

discorso annuale per l'Unione Europea

Il discorso sullo stato dell'Unione è il discorso annuale del presidente della Commissione europea al Parlamento europeo durante la sessione plenaria del mese di settembre. Simile al discorso sullo stato dell'Unione statunitense, il discorso sullo stato dell'Unione dell'Unione europea è stato istituito nel 2007 dal Trattato di Lisbona, in vigore dal 2009, al fine di rendere la vita politica dell'Unione più democratica e trasparente rispetto a quello che era stata sino ad allora, introducendo un momento di rendiconto annuale dell'attività della Commissione europea e di esposizione delle sue linee programmatiche per l'anno seguente. Il discorso è seguito da un dibattito generale sulla situazione politica dell'Unione, il cosiddetto dibattito sullo stato dell'Unione, in cui possono intervenire tutti i membri del Parlamento europeo e in cui i leader del Gruppi politici europei possono presentare la posizione del proprio schieramento politico.

Sede del Parlamento europeo a Strasburgo, dove il Discorso sullo stato dell'Unione viene pronunciato

Storia modifica

José Manuel Barroso modifica

Il primo di tali discorsi è stato pronunciato il 7 settembre 2010 dal Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. Egli si è occupato principalmente della situazione economica e del problema della disoccupazione:

«Le prospettive economiche nell'Unione europea di oggi sono meglio di un anno fa, non da ultimo a causa della nostra azione determinata. Il recupero è in fase di accelerazione, anche se in modo non uniforme all'interno dell'Unione. La crescita quest'anno sarà superiore a quanto inizialmente previsto. Il tasso di disoccupazione, ancora troppo elevato, ha smesso di aumentare. Chiaramente, incertezze e rischi rimangono, almeno al di fuori dell'Unione europea.»

Nel secondo discorso di Barroso, pronunciato il 28 settembre 2011, il Presidente ha chiesto un legame più stretto fra i Paesi dell'Eurozona e una tassa sulle transazioni finanziarie per arginare la crisi della zona euro; inoltre si schierò contro la proposta franco-tedesca di un governo intergovernativo per la zona euro - affermando che tale ruolo apparteneva alla Commissione:

«Perché l'area dell'euro sia credibile - e questo non è solo il messaggio dei federalisti, questo è anche il messaggio dei mercati - abbiamo bisogno di un vero approccio comunitario. Abbiamo bisogno di integrare realmente l'area dell'euro, abbiamo bisogno di completare l'unione monetaria con reale unione economica.»

Nel terzo discorso di Barroso, il 12 settembre 2012, ha chiesto un "accordo decisivo per completare l'UEM", con la quale egli intendeva un nuovo trattato europeo a muoversi "verso una Federazione di Stati-nazione, in vista delle prossime elezioni del Parlamento europeo nel 2014". Egli ha anche riconosciuto la necessità di "una seria discussione tra i cittadini europei circa la via da seguire", invitando in particolare tutte le forze pro-europee a mobilitarsi contro l'anti-europeismo all'ordine del giorno di "populisti e nazionalisti".

Discorsi successivi (materiale multimediale) modifica

Voci correlate modifica

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