Discussione:Creso (agronomia)

Ultimo commento: 2 anni fa, lasciato da InternetArchiveBot in merito all'argomento Collegamenti esterni interrotti

Le notizie mediche intorno ai danni del frument Creso dovrebbero esseremeglio documentate --Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 21:36, 6 mar 2011 (CET)Rispondi

La linea Cimmyt utilizzata come parentale era la celebre Norin 10, una cultivar nanizzata. Vedi https://en.wikipedia.org/wiki/Norin_10_wheat

Bibliografia contestabile. modifica

Viste le affermazioni dell'autore, la bibliografia dovrebbe avere un peso maggiore. Invece il livello della bibliografia riportata è deludente: non si può basare un articolo sui si dice e sulle convinzioni personali dell'autore.

La seguente affermazione risulta infondata "Inoltre, si può considerare che buona parte della produzione mondiale di frumento duro è ottenuta da cultivar derivate dal Creso. Esso è stato infatti utilizzato in programmi di miglioramento genetico in molti paesi, dalla Cina all’Australia, all’Argentina, agli USA, al Canada e presso i grandi Centri di Ricerca Internazionali (CIMMYT, ICARDA, CSIRO, ecc.)[8]."

Il riferimento bibliografico n.8 non è visionabile.

Off topic modifica

Le ultime due frasi del testo non hanno nulla a che fare con il grano Creso, ma riguardano la questione OGM sì/OGM no. Credo sia meglio cancellarle da quesa voce

Ho eliminato le ultime due frasi e modificato quella precedente per il motivo che dici (non sono pertinenti all'argomento della voce) e anche perché il consumatore nella maggior parte dei casi non ha modo di sapere quale cultivar è stata usata per produrre la pasta che mangia. Inoltre la definizione di organismo geneticamente modificato è riservata per legge italiana ed europea alle varietà transgeniche, di cui il creso non fa parte. Altrimenti dovremmo considerare GM praticamente tutto ciò che viene coltivato oggi. --87.3.225.209 (msg) 17:48, 16 giu 2013 (CEST)Rispondi

fonti modifica

ho rimesso il testo di Dario Bressanini. Si chiama in gergo fonte secondaria, che in ispecie è anche di autorevole divulgatore scientifico --ignis scrivimi qui 11:04, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

aggiungo: è chi fa un affermazione che deve provarla. Se c'è un legame tra creso e celiaci si portino le prove. --ignis scrivimi qui 11:19, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

Ignis, adesso ci sono, ti scrivevo dall'altra parte; Dario Bressanini è un noto e autorevole divulgatore scientifico, nonché scrittore di libri e saggi, in merito alla fonte inserita si fa riferimento ad un suo libro titolo "Pane e bugie" che è un saggio sulla disinformazione in campo alimentare, considerando le paure e i pregiudizi dei consumatori rispetto alla scelta degli alimenti; nel libro non ci analisi di dati e considerazioni tecniche tra la relazione tra celiachia e grani moderni modificati con i grani antichi e lor digeribilità, è un libro discorsivo, se lo non lo hai letto, fallo, a me sembra più farsi della pubblicità e non è inerente al discorso celiachia ma alla informazioni sul cibo in generale. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da FilippoNardini (discussioni · contributi) .

Alcune cose
  1. cortesemente impara a firmarti (Aiuto:Firma)
  2. non serve creare una nuova sezione per rispondere a topi già aperti
  3. Che il saggio di Bressanone sia disinformazione in campo alimentare, mi pare una tua opinione non suffragata da alcun fonte autorevole
  4. Il libro l'ho letto --ignis scrivimi qui 11:50, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

1)sto imparando a firmarmi, grazie per l'aiuto 2)ok ho visto come si può fare a continuare lo stesso topic 3)ti ho gia risposto 4)mi fa piacere che tu lo abbia letto, ma per cortesia vorrei sapere dove che pagina e con quali dati dimostra che l'entrata del creso non abbia portato una maggiore quantità di gliadina nel glutine rispetto ai grani antichi autoctoni, casualmente, e la statistica non lo è mai, i casi di celiachia sono aumentati proprio dagli anni in cui è stato inserito il creso in quantità massicce nella produzione di pasta e pane. --FilippoNardini (msg) 13:31, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

cioè negli anni in cui la diagnostica della celiachia divenne più precisa --ignis scrivimi qui 14:07, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

creso e grani antichi modifica

faccio notare che la discussione sul creso e cultivar a esso correlate, fa riferimento a come sia stato inserito soppiantando le cosiddette cultivar di grani antichi, cioè quelli che venivano coltivati e che madre natura aveva selezionato; i link a cui si fa riferimento non paragonano il creso ai grani antichi, ma il creso e altre cultivar moderne tra loro. La contestazione sull'aumento dei casi di celiachia dovuta alla presenza del creso, si riferisce al fatto che il creso e le cultivar a esso derivate che sono praticamente la maggior parte coltivate nel mondo, abbiano una qualità di gliadina di maggiore resistenza allo stress ad un grano antico non modificato; quindi a parere mio sarebbe più consono dare un'informazione amplia, inserendo che la critica rivolta al creso abbia modificato le abitudini alimentari rispetto alle cultivar precedenti, così per portare due campane; stò cercando dati comparativi, appena li trovo te li inserisco Questo commento senza la firma utente è stato inserito da FilippoNardini (discussioni · contributi) .

Il creso soppianto in senatore cappelli che non era un grano antico ed era frutto di selezione da parte dell'uomo. Circa il resto servono fonti attendibili --ignis scrivimi qui 11:52, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

il creso non ha soppiantato solo il cappelli, che non è antico, ma altre varietà di grano antico autoctone che adesso si stanno dimostrando utili per produrre prodotti alimentari facilmente digeribili http://www.campiaperti.org/wp-content/uploads/Grani-antichi.pdf --FilippoNardini (msg) 14:38, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

studi del cnr modifica

ti linko una pagina http://www.panorama.it/scienza/salute/alimenti-cnr-in-un-grano-antico-scoperto-glutine-digeribile/ Questo commento senza la firma utente è stato inserito da FilippoNardini (discussioni · contributi) .

e quindi, l'articolo mi pare non nomini il Creso? ma anche fosse pertinente, dov'è lo studio? possiamo avere link o DOI? --ignis scrivimi qui 11:57, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

il creso è un grano moderno e base di tutti i grani moderni indicandoli come più produttivi e di facile trebbiatura, appunto grani più bassi, l'articolo nomina la differenza tra la componente del glutine come più fragile e facilmente digeribile, dei grani antichi e quella dei grani moderni, appena trovo lo studio del cnr te lo passo, ma mi domando io non sarò un famoso scrittore, ma l'articolo non ti basta? invece metti come fonte un libro che sia pur ben scritto è un saggio generico e non approfondito del tema? http://www.adnkronos.com/sostenibilita/world-in-progress/2015/03/23/grani-antichi-piu-resistenti-adatti-alle-intolleranze-alimentari_Cw9lSkV3aELYJuup3RhkfM.html

STUDIO TROVATO

http://www.stampa.cnr.it/docUfficioStampa/comunicati/italiano/2015/Giugno/56_giu_2015.htm

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/mnfr.201500126/abstract

--FilippoNardini (msg) 13:24, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

lo studio ci dice che the pattern of Triticum monococcum (ndr un farro, in particolare il farro monococco) gliadin proteins is sufficiently different from those of common hexaploid wheat to determine a lower toxicity in celiac disease patients following in vitro simulation of human digestion e quindi? che c'entra con l'aumento di celiachi che si nota negli ultimi decenni? --ignis scrivimi qui 14:02, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

c'entra perché il farro monococco in questione, essendo un grano di antiche origini e soprattutto non modificato geneticamente, si stà dimostrando maggiormente digeribile rispetto ai grani moderni e modificati geneticamente. Il Creso ha soppiantato i grani che c'erano prima, sia il cappelli, che non è antico, ma anche quelli che erano coltivati e che non erano frutto di ibridazioni genetiche, grani antichi siciliani, pugliesi, toscani ecc.--FilippoNardini (msg) 14:33, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

libro di Bressanini modifica

Ignis, mai scritto che il libro è disinformazione, al contrario ho scritto che nel libro si parla della disinformazione alimentare che c'è in giro, è un libro invece che chiarisce moltissime cose usando un linguaggio tecnico ma adeguato e comprensibile a tutti. Ciò che volevo dire è che non è un libro sulla celiachia e non affronta completamente il rapporto tra celiachia e nuovi grani moderni Questo commento senza la firma utente è stato inserito da FilippoNardini (discussioni · contributi) .

e tuttavia dice esattamente quello che in voce è scritto, cioè che non risulta legame tra Creso e celiachia. Se poi hai fonti che trattano negli il tema citale pure qui e ne parleremo. Puoi per favore leggere Aiuto:Firma? grazie --ignis scrivimi qui 12:43, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

si ma non è una fonte scientifica, non è un nutrizionista o un medico o un biologo che abbia fatto studi in merito a celiachia con relazione ai grani moderni, il libro è un saggio e riporta parte di dati di altri e piuttosto pochi, affronta varie tematiche alimentari e fa capire che ci si dovrebbe informare meglio senza allarmismi, ma come fonte non porta dati scientifici di ricerche effettuate sul rapporto tra i grani antichi e l'inserimento di grani superproduttivi come il creso con relative modalità di coltivazione e relativa crescita dei celiaci in italia--FilippoNardini (msg) 13:11, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

io non comprendo perché continui a parlare di grani antichi visto che la voce non ne parla. Non era antico il senatore cappelli e per quanto ne so neanche i precedenti. Il creso è del 1970 e rispetto ai precedenti non ha livelli di glutine più alti --ignis scrivimi qui 14:05, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

Il senatore cappelli non è antico, è un ibrido fatto ai primi del '900, i grani antichi sono altri, come gentil rosso, timilia, rieti ecc. il creso è stato creato nel 1974 utilizzando il senatore cappelli; forse non hai letto bene, non parlo di livelli alti di glutine, ma parlo di gliadina e consistenza del glutine quando glutenina e gliadina si compattano e creano il glutine, parlo di grani antichi perché sono grani che c'erano prima senza essere creati in laboratorio come il creso, e adesso si stanno dimostrando più facilmente digeribili di quelli moderni https://www.aric.unibo.it/AssegniRicerca/_doc/2012/ID[9958]Richiesta_Nuovo_Assegno_Spisni_2012.pdf --FilippoNardini (msg) 14:29, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

IL dott. Enzo Spisni https://www.unibo.it/sitoweb/enzo.spisni/cv http://www.campiaperti.org/wp-content/uploads/Grani-antichi.pdf --FilippoNardini (msg) 14:41, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

questa voce non parla della digeribilità dei grani moderni, parla del Creso e dice che nonostante alcuni lo sospettino di essere causa della celiachia così non è anche perché i livelli di glutine sono gli stessi dei grani che lo hanno preceduto, non dei grani antichi. Quindi che ce ne cale a noi, in questa voce, dei grani antichi? --ignis scrivimi qui 14:41, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

vediamo cosa dice Bressanini:

«C’è chi accusa il grano Creso e i suoi derivati, per il loro elevato contenuto di glutine, di essere responsabili dell’aumento della celiachia (intolleranza al glutine) negli ultimi decenni, ma sono accuse prive di fondamento e non supportate da ricerche scientifiche. Prima di tutto la celiachia ha una base genetica e quindi non può essere «causata» dal grano Creso. Inoltre, esistono molte altre varietà di grano che hanno un contenuto di glutine ancora superiore.»

Per cui correggo l'inciso di conseguenza --ignis scrivimi qui 14:48, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

in realtà c'è poco da correggere se non aggiungendo l'inciso che non ci sono prove scientifiche a supporto della tesi --ignis scrivimi qui 14:51, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

Adesso sono io che non capisco il fatto di tirar fuori sta cosa della celiachia e delle accuse da parte di alcuni, non mi sembra che nessuno nelle righe precedente abbia portato critiche in merito, allora a questo punto scrivi ciò che ha detto Bressanini così è chiaro l'intento --FilippoNardini (msg) 14:57, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

tu hai cercato di cancellare il seguente inciso:

«Per quanto riguarda il Creso e le cultivar da esso derivate, sono state sospettate[8] di essere la causa di un aumento nel numero di casi di celiachia, in ragione del suo contenuto di glutine che si dice essere più elevato del normale; si tratta tuttavia di accuse prive di fondamento e non supportate da ricerche scientifiche, inoltre l'indice di glutine del Creso non è diverso da quello di diverse altre varietà di grano[8][9][10].»

Come ti è stato mostrato, tale passo è corredato da fonti. Tu invece qui non hai citato fonti che smentiscono quanto sopra scritto ma hai citato fonti scientifiche che parlano della digeribilità (in vitro del farro monococco. Ma ciò' in questo contesto non mi pare c'entri nulla --ignis scrivimi qui 15:00, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

Ho tentato di cancellarlo perchè secondo me, non c'erano motivi di dare questo tipo di informazione visto che non ci sono righe precedente che parlano in questo senso, mi è sembrato fuori luogo visto che apparteneva al sotto titolo "diffusione nel mondo" e non era stata creata una voce specifica sull'alimentazione; era una frase buttata lì senza senso, giusto per affermare qualcosa senza nesso logico con il resto. visto che ci sei perché non scrivi direttamente ciò che ha scritto Bressanini? --FilippoNardini (msg) 15:04, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

non mi pare ci sia una grande difformità --ignis scrivimi qui 15:07, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

appunto è una tua opinione, sono stato io a inserire la sottocategoria "alimentazione" per darne un senso, perché prima era messa sotto "diffusione nel mondo" trovo che sia un'aggiunta inutile e pretestuosa oltre che promotrice di idee e libri altrui e scusa se te lo dico, ma non percepisco obiettività. --FilippoNardini (msg) 15:14, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

io trovo che inutile e pretestuoso sia l'affermare che il creso causi la celiachia senza portare alcuna prova a riguardo --ignis scrivimi qui 15:19, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

mai avuto questa presunzione Ignis, forse hai letto o interpretato male ciò che ho scritto, ho solo evidenziato che ci siano delle analisi e ricerche più approfondite da fare e che non sono state fatte, invece di limitarsi a vivere controbattendo solo le critiche allarmiste e superficiali della maggior parte come fa Bressanini.--FilippoNardini (msg) 15:27, 1 mag 2016 (CEST) aggiungo: il tuo collega skyfall aveva scritto qualcosa di più generico e meno di parte, qualcosa che era più genericamente obiettivo e con il senso divulgativo senza prese di posizione, invece tu, forse per un tuo personale motivo o semplice incaponimento, hai pensato di rimettere ciò che c'era, forse dimostrando che sei di parte, il problema quì che è una questione di opinioni personali, non trovo obiettività da parte tua, come al contrario dal tuo collega, quindi chi comanda? tu? decidi tu? --FilippoNardini (msg) 15:33, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

qui comanda la versione consolidata, il consenso, le fonti e il principio per cui chi fa un asserzione la dimostra. Ad oggi non hai portato una sola fonte scientifica che affermi un nesso tra celichia e creso, inoltre l'unica fonte scientifica che hai portato (e cmq con test in vitro) non parla di Creso. --ignis scrivimi qui 15:36, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

si quello che non ci sono fonti scientifiche che dimostrino un nesso diretto tra celiachia e creso lo so anch'io, anzi te l'ho scritto anche in altre discussioni, ma ciò che ho cercato di spiegarti è che non ci sono neanche studi che dimostrino il contrario, sono solo delle teorie e basta, non ci sono esami fatti da ricercatori specifici, che dimostrino che il nuovo grano creso e la conseguente sua produzione non abbia condizionato l'aumento della celiachia, in questo momento esistono due o più parti che dichiarano senza portare studi precisi, comunque ho capito,è comunque una valutazione soggettiva, cioè fatta da una sola persona giusto? in questo caso saresti tu.--FilippoNardini (msg) 15:52, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

nessuno ti può dimostrare che gli elefanti verdi non esistono. Sta a te dimostrare che esistono. E' l'ABC della scienza: chi afferma una cosa la dimostra. Nessuno ti può dimostrare che il paranormale non esiste. Nel caso del creso c'è inoltre una evidenza in più e cioè che la celiachia ha tratti di retaggio genetico --ignis scrivimi qui 15:57, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

Si Ignis, l'esempio degli elefanti è grandioso, anzi lo sai che alcuni dicono di aver visto gli unicorni? altri lo yeti e altri ancora parlano di scie chimiche, complimenti mi hai fatto sorridere, ma parlando seriamente, e non della abc della scienza da seconda media, la celiachia ha sì degli aspetti genetici ma ha anche dei fattori scatenanti che sono variabili, quindi oggi se dico che il creso possa essere un fattore scatenante, nessuno lo può contraddire perché non ci sono elementi, ma anche solo rimanendo in aspetto teorico, persone come il dott. Pecchiai, di cui Bressanini ama parlare nei suoi libri, ha affermato che si dovrebbero fare delle analisi sulla composizione aminoacida della gliadina, perché sospettata di essere stata modificata e probabile causa di intolleranze alimentari, ma sono tutte supposizioni proprio perché non ci sono studi specifici fatti in merito, ma non si potrebbe nemmeno dire il contrario proprio per mancanza di elementi oggettivi. http://www.laprovinciamarche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=30972:grano-creso-sensibilita-al-glutine-e-celachia-esiste-una-correlazione&catid=4:salute-marche&Itemid=3 La stessa Valentina Parisani, biologa che si occupa di nutrizione, afferma proprio questo"Appare fondata l'ipotesi che la modifica genetica di questo frumento (creso) sia correlata ad una modificazione della sua proteina e in particolare di una frazione di questa, la gliadina, proteina dalla quale per digestione si ottiene una sostanza chiamata frazione III di Frazer, alla quale è dovuta l'enteropatia infiammatoria e quindi il malassorbimento caratteristico della celiachia." Cioè non si dice che la celiachia è causata dal creso ma che la modificazione della gliadina sia un fattore scatenante. La questione è molto da approfondire, anche sul tema della celiachia, perché ancora oggi, nonostante sapendo che ci siano aspetti genetici, rimangono comunque punti oscuri non ancora confutati rimando questo articolo che ti prego di leggere attentamente perchè puòanche essere una buona fonte http://puntodivistaceliaco.blogspot.it/2009/01/celiachia-e-grano-creso-un-processo_31.html come nel caso in cui anche se si posseggono i geni cosiddetti “tipici” della Malattia Celiaca, questo non vuol dire che la malattia si sia scatenata, così come non averli, non esclude al 100% che non ci si possa ammalare. http://puntodivistaceliaco.blogspot.it/2009/09/ereditarieta-della-malattia-celiaca.html?utm_source=BP_recent Quindi non è neanche vero che la celiachia è solo e unicamente frutto di una corrispondenza genetica.--FilippoNardini (msg) 16:30, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

In questo caso nella pagina del creso è stato scritto che alcuni hanno accusato il creso di avere maggior quantità di glutine e quindi per questo di aver causato la celiachia; la stessa fonte che tu o chi per ess, avete inserito, la numero 8 parla esattamente di questo:"Per scagionare il grano Creso o inchiodarlo definitivamente alle sue responsabilità è necessaria una seria ricerca che verifichi i suoi effetti sulla mucosa intestinale e in particolare, su quella duodenale.

Personalmente ritengo che detto studio sarebbe molto interessante se fosse effettuato su frammenti bioptici provenienti sia da donatori con HLA predisponente per la malattia celiaca sia da quelli che non posseggono gli alleli tipici. Inoltre questo lavoro dovrebbe essere ovviamente confrontato con quello effettuato con campioni di grano “naturale”, che non derivino dal Creso e non OGM. Al momento, se una ricerca simile esiste, i risultati non sono stati sufficientemente divulgati, altrimenti non saremmo ancora qui a chiederci cosa davvero può provocare questo grano OGM."

Poi non si capisce chi e come abbia detto che nel creso ci sia più glutine, questa fonte non lo dice e tantomeno dice come siano state prodotte queste informazioni, sono frutto piuttosto di supposizioni, idee, teorie da una parte e dall'altra. --FilippoNardini (msg) 16:40, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

quando ci saranno pubblicazioni scientifiche che attribuiscono al Creso un ruolo nella celiachia ne daremo conto. Ad oggi ci sono supposizioni che, stante la mancanza di dette pubblicazioni peer review e accademicamente accolte, sono prive di fondamento. --ignis scrivimi qui 16:59, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

FONTE WIKIPEDIA Tra le cause della celiachia rientrano sia fattori ambientali sia fattori genetici. I fattori ambientali sono rappresentati dal glutine, ovvero la componente proteica delle farine di frumento, orzo, segale e avena. Il glutine di frumento è a sua volta costituito da gliadine, che sono proteine solubili in alcool, e glutenine, proteine alcool-insolubili. L'importanza dei fattori genetici nella patogenesi della celiachia è testimoniata da studi condotti su familiari di pazienti celiaci che hanno rilevato una prevalenza dell'intolleranza pari al 10% tra i familiari di primo grado e del 30% se si considerano fratelli e sorelle HLA identici[30]. Il risvolto pratico di tale risultato è che per ogni nuovo paziente celiaco diagnosticato, sarà opportuno consigliare l'esecuzione di test di screening sui familiari di primo grado che, indipendentemente da sesso, età e quadro clinico, hanno un rischio del 10% di essere a loro volta affetti da celiachia.

Ulteriore prova dell'importanza dei fattori genetici è l'associazione tra celiachia e i geni che codificano per le molecole HLA di classe II. Infatti, oltre il 90% dei pazienti celiaci presenta la molecola HLA DQ2. I pazienti che non presentano la molecola DQ2 esprimono, nella maggior parte dei casi, la molecola DQ8. Va però tenuto presente che l'analisi dell'HLA non può essere utilizzata per confermare una diagnosi di celiachia in quanto i geni che codificano per queste molecole sono presenti nel 29,85% della popolazione generale. In compenso, però, la negatività per tali aplotipi può escludere, o comunque rendere molto improbabile, una diagnosi di intolleranza al glutine. I pazienti celiaci DQ2 e DQ8 negativi sono infatti molto rari[31]. Infine, la maggior concordanza di malattia dei gemelli omozigoti rispetto ai fratelli HLA identici dimostra che anche geni non HLA debbano essere implicati nell'eziologia di questa intolleranza. Questi geni sono attualmente ricercati ma non sono ancora stati trovati.--FilippoNardini (msg) 17:01, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

si Ignis, mancano le pubblicazioni scientifiche da ambo le parti, infatti anche ciò che dice Bressanini sono supposizioni. comunque grazie anche per la tua pazienza--FilippoNardini (msg) 17:05, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

comunque ho visto che hai modificato le righe, adattando le frasi e specificando, sempre meglio dell'originale. --FilippoNardini (msg) 17:08, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

ribadisco: per affermare che non ci sono prove scientifiche che il Creso non provoca la celiachia non serve una pubblicazione scientifica. Non solo: basterebbe un mezza pubblicazione che paventa tale legame per poterla inserire in voce --ignis scrivimi qui 17:09, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

buono a sapersi, ne farò tesoro, è comunque un bel rischio perché la mezza pubblicazione potrebbe essere inattendibile in un secondo momento, io sono un pé preciso e prudente e in questo caso non avrei scritto nulla, della serie finché non ci sono chiarimenti o prove, perché appunto siamo in fase di non conoscenza, ma capisco la necessità di chiarimento soprattutto in casi di poca e mala informazione come oggi giorno e soprattutto non ero ancora entrato nel meccanismo wikipedia della velocità di informazione che ogni cosa può essere aggiunta e tolta all'istante. ciao e scusa se ti ho tediato, ma essendo nuovo ho un altro ritmo di apprendimento.--FilippoNardini (msg) 17:20, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

non mi hai tediato. Per mezza pubblicazione ovviamente intendo pubblicazione accademica che abbia passato un minimo di peer review. Ciao --ignis scrivimi qui 17:35, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

Non so se esistano pubblicazioni scientifiche, però tra gli esperti la questione è aperta, quindi semplicemente toglierei la frase "prive di fondamento e", mentre lascerei "si tratta tuttavia di accuse non supportate da pubblicazioni scientifiche". Inoltre la questione non riguarda solo la celiachia (per la quale non ci sono prove di un legame), ma gli effetti che in base all'articolo questo grano modificato ha/potrebbe avere sulla salute: crea infiammazioni, quindi effetti sulla salute ce li ha. A cosa poi portino queste infiammazioni non è ancora chiaro. Quindi direi che il paragrafo andrebbe riscritto non parlando solo di celiachia.--79.53.186.31 (msg) 10:49, 24 lug 2016 (CEST)Rispondi

se la questione è aperta allora ci saranno delle pubblicazioni accademiche che la hanno appunto aperta. Se non ci sono si tratta di mere speculazioni giornalistiche
Se dobbiamo affermare che il grano provoca infiammazioni dobbiamo citare fonti che lo provino. Tra l'altro dell'esperto citato nell'articolo non trovo pubblicazioni --ignis scrivimi qui 11:14, 24 lug 2016 (CEST)Rispondi
@ignis io ho fatto solo un appunto di metodo, se ci sono pubblicazioni non lo so perchè non è il mio campo. Nella voce si parla solo di celiachia, ma il problema non è solo quello, ma più in generale le possibili conseguente sulla salute. Ci sono pubblicazioni? Non lo so, guardateci voi che sapete come fare. La questione è aperta? Lo è per forza, una varietà alimentare è stata modificata geneticamente, gli scienziati devono verificare se questo comporta rischi per la salute. Gli studi sono già stati fatti e rischi non ce ne sono? Bene, allora la questione è chiusa. Da quello che ho capito però gli studi sono tutt'altro che conclusi, quindi la questione è aperta. Però ripeto, è una cosa che dovete verificare voi, io ho fatto solo un appunto di metodo. Il fatto che si facciano studi sugli alimenti modificati dimostra che la questione è aperta. Dubito che proprio sul grano Creso invece gli studi siano già conclusi. Come fanno a essere conclusi se la questione generale dei rischi per la salute di una modifica genetica di un cibo è ancora del tutto aperta? Prima gli scienziati devono risolvere la questione generale, poi quella particolare di una determinata varietà. Perchè se fosse dimostrato, e chiusa quindi la questione, che il grano Creso non ha rischi per la salute, come c'è scritto sulla voce, allora sarebbe dimostrato, e chiusa la questione, che i cibi modificati possono essere sicuri al 100%. Ma non mi pare sia così. Ripeto però, io ho fatto solo un appunto di metodo e di logica, la questione in sè non la conosco, vedetevela voi.--95.246.198.62 (msg) 13:54, 26 lug 2016 (CEST)Rispondi
Abbi pazienza ma il tuo intervento puo' stare in un blog o in un forum non qui. Credo che a te serva dimestichezza con metodo scientifico e peer review. Sui cibi modificati esistono e gli OGM in particolare ci sono moltissimi studi e nessuno ne hai mai provato la nocività --ignis scrivimi qui 14:06, 26 lug 2016 (CEST)Rispondi

un link informativo modifica

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ciao Ignis a tuo titolo informativo e per chi interessa l'argomento, spero sia utile,dal terzo minuto si parla di glutine e verso il miuto 5 si parla di creso. Sono ricercatori del settore con tanto di pubblicazioni. ciao --FilippoNardini (msg) 20:48, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

dovresti allora citare le pubblicazioni --ignis scrivimi qui 21:42, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi


le pubblicazioni sono estese a vari argomenti, nello specifico non riferiti alla quantità dei glutine del creso e le intolleranze alimentari, ma piuttosto alla tenacità della gliadina che forma il glutine e lo rende più resistente alle lavorazioni, posso sempre aggiungere voci con riferimenti a queste pubblicazioni effettivamente pensandoci, ma anche video si possono postare come fonti?--FilippoNardini (msg) 22:13, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

comunque se hai un pò di tempo il video guardalo, grazie --FilippoNardini (msg) 22:14, 1 mag 2016 (CEST)Rispondi

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Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Creso (agronomia). Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 18:58, 4 mag 2020 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni interrotti modifica

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 03:13, 15 apr 2022 (CEST)Rispondi

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