Discussione:Domenico Fisichella

Ultimo commento: 3 anni fa, lasciato da Vicipaedianus x in merito all'argomento "Nobile famiglia siciliana dei Fisichella"

Wikipedia non dev'essere serva di nessun politico, quindi ha anche il dovere di riportare cose scomode. Ora, per essere candidato col centrosinistra Fisichella ha sottoscritto il programma dell'Unione, che inizia appunto col federalismo. Il fatto che si tratti di un federalismo "diverso" da quello approvato dal centrodestra ha poca importanza: sempre di federalismo si tratta (e Fisichella nella sua dichiarazione si era detto contrario ad ogni ipotesi di federalismo, non solo sulla devoluzione); senza contare che per certi versi il federalismo presentato dal centrosinistra è ancora più marcato di quello del centrodestra: anche se non c'è la "devolution" (che più di federalismo si tratta invece di decentramento di poteri) nel Senato federale ipotizzato dall'Unione siederanno membri direttamente nominati da Regioni e autonomie locali, mentre nella riforma costituzionale della Casa delle Libertà il Senato federale è una camera elettiva. Detto questo, ripristino l'integrazione (sono comunque disposto a discutere approfondimenti sul caso). Chri

Frase modifica

La frase (nel cui programma è tuttavia espressamente previsto il federalismo), con l'aggettivo tuttavia è soggettiva. Se vuoi metterla nella voce L'Ulivo, non c'è nessun problema; qui si connota come un giudizio (personale) negativo nei confronti di Fisichella. Ciao Gac 18:26, 1 apr 2006 (CEST)Rispondi

Penso che se scritta nella voce sull'Ulivo abbia poco senso... E se invece la mettessimo qui senza l'avversativo tuttavia? Chri

Proposta modifica

Questo è quanto sostiene il programma dell'Unione circa il federalismo:

"Migliorare la riforma del Titolo V L’azione del centrodestra sul federalismo è stata contraddittoria: da un lato la propagandata ed imposta devolution, dall’altro l’affossamento della riforma del 2001. Quest’ultima è infatti rimasta inattuata nonostante la pressante richiesta da parte delle Regioni e dei Comuni. Lo Stato ha continuato a legiferare a tutto campo, come se la riforma del 2001 non esistesse, ma senza svolgere i compiti che davvero gli spettavano. I meccanismi di finanziamento, così come i livelli delle prestazioni dei diritti sociali e civili, non hanno avuto alcuna definizione. Accanto a questa colpevole inerzia si è assistito a comportamenti di un centralismo soffocante ed invadente. Il governo ha posto tagli e vincoli alle risorse delle autonomie, negato il dialogo tra livelli territoriali, impugnato con frequenza le leggi regionali, spesso contro le regioni governate dal centrosinistra. Per costruire un sistema che assicuri una Repubblica unitaria e pluralista servono un importante investimento politico e organizzativo ed un forte impegno a semplificare duplicazioni e sovrapposizioni. Saranno necessarie anche alcune correzioni ed integrazioni alla riforma approvata nel 2001, per una chiara attribuzione di funzioni normative e amministrative e di risorse finanziarie."

E poi parla di interventi pratici da attuare in caso di vittoria.

Le attenzioni sono concentrate in misura di gran lunga prevalente su un tipo di federalismo, quello fiscale.

"Attuare il federalismo fiscale Per realizzare il federalismo fiscale serve una finanza pubblica equilibrata, che riconosca agli enti locali sufficienti risorse ed autonomia, preveda la responsabilità finanziaria rispetto ai saldi di gestione e supporti la solidarietà con meccanismi di perequazione. Questo è il quadro di principi fissato dal centrosinistra nella riforma del 2001, e rimasto lettera morta sotto il centrodestra. Il governo Berlusconi ha tagliato unilateralmente le risorse di Regioni e Comuni con leggi finanziarie di impostazione centralistica. Il centrodestra ha così paralizzato lo strumento più importante per l’attuazione del federalismo: l’art. 119 della Costituzione, obbligando sindaci ed amministratori regionali e locali a scegliere quali servizi ridurre o chiudere. In questo modo le vittime sono i cittadini, che si vedono tagliare i servizi a causa dell’incapacità del governo nazionale di tenere la rotta sugli andamenti dei conti pubblici."

Pertanto, io già non sarei molto d'accordo sulla generalizzazione del concetto "nonostante nel cui programma (bando agli errori grammaticali, ndr) sia espressamente previsto il federalismo".

Fisichella, piuttosto, ha abbandonato un partito (AN) perché in disaccordo con quella politica ed ha aderito ad un'altra coalizione che critica quella medesima politica. Quel tuttavia, dunque, non ci sta.

Propongo, dunque, di inserire:

--L'osservatore 16:21, 2 apr 2006 (CEST)Rispondi

A parte il fatto che non ci sono errori grammaticali, non sono d'accordo sulla tua proposta di testo per due motivi: il primo perché è riduttiva (nel programma del centrosinistra non c'è solo il federalismo fiscale, c'è anche quello politico con l'istituzione di un Senato federale sul modello del Bundesrat tedesco), il secondo perché non tocca la questione (Fisichella durante questa legislatura aveva sostenuto perfino la necessità di abrogare le modifiche al Titolo V del 2001 approvatate con referendum costituzionale, e non si trattava nemmeno di federalismo ma di riforma in senso policentrico dell'ordinamento territoriale). Proporrei, quindi, di inserire:

Che ne dici? Chri

Concordo con quest'ultima proposta, che giudico più completa della mia. --L'osservatore 15:37, 4 apr 2006 (CEST)Rispondi

Va bene, allora l'aggiungo. Chri

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"Nobile famiglia siciliana dei Fisichella" modifica

Ho tolto la frase "Appartenente alla nobile famiglia siciliana dei Fisichella", che compariva all'inizio della biografia. Infatti, a parte che una famiglia con questo nome non mi risulta negli elenchi ufficiali, sicuramente il professor Fisichella appartiene alla borghesia, come lui stesso ebbe modo di dirmi. Ovviamente una conversazione privata non costituisce una prova scientifica, ma secondo il principio onus probandi incumbit ei qui dicit, intanto tolgo l'affermazione, poi a chi la scrisse chiedo la fonte se mai volesse reinserirla. --87.15.74.134 (msg) 21:27, 31 gen 2020 (CET)Rispondi

A giudicare dal disclaimer all'inizio della voce Fisichella (famiglia), ossia che tale famiglia non è elencata nel Libro d'oro della nobiltà italiana, le tue perplessità le trovo più che giustificate. Di questa famiglia ci sono scarsissimi accenni (es. qui a p.182), per cui capisco la decisione drastica della Consulta araldica del regno d'Italia di non includerla tra le famiglie nobiliari. Che poi Domenico Fisichella appartieni, sarebbe una ipotesi nella ipotesi. --Skyfall (msg) 10:18, 1 feb 2020 (CET)Rispondi
Discussa e appurata la nobiltà della famiglia nel progetto apposito, segnalo che il Fisichella, oltre a comparire nell'albero genealogico, si è sempre dichiarato monarchico ed ha pubblicamente parlato in diverse occasioni di aristocrazia. Nei prossimi giorni aggiungerò in voce le fonti necessarie --VicipaediAnus 19:49, 28 apr 2020 (CEST)Rispondi
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