Discussione:Dottore

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Note: tra le fonti sono considerate le leggi dello Stato
Monitoraggio effettuato nell'aprile 2010


Cosa c'entra il pezzo sulla riforma univeristaria? Andrebbe messo nella voce sui corsi di laurea. ---


Qualifica accademica di dottore modifica

La parola dottore ha una etimologia molto precisa (deriva da dotto=conoscenza vasta in una data materia ). Da questo possiamo dedurre che si può essere dotti in Medicina ma anche in tante altre discipline, come ad esempio in Giurisprudenza, in Economia, in Ingegneria, ecc... Non bisogna quindi adottare forzatamente un sistema di qualifiche di altri paesi; l'Italia conosce perfettamente il significato della parola dottore meglio di quanto si possa pensare. Soluzioni possibili:

1)qualifica di dottore solo a chi consegue il Dottorato di Ricerca (e non anche ai medici!)

oppure

2)qualifica di dottore di Ricerca a chi consegue il Dottorato di Ricerca (III livello), qualifica di dottore a chi consegue la laurea specialistica/magistrale (II livello) e qualifica di bacelliere (ad esempio) per chi consegue una laurea triennale

oppure

3)lasciare inalterata l'attuale legge che prevede la qualifica di dottore di Ricerca ai chi consegue il Dottorato di Ricerca (III livello), la qualifica di Dottore Magistrale a chi consegue la laurea specialistica/magistrale (II livello) e la qualifica di dottore a chi consegue la laurea (I livello).

Le prime due soluzioni però sembrano quasi impossibili da potere applicare in quanto molti laureati di I livello hanno già di diritto acquisito la qualifica accademica di dottore, e pertanto non può essere a loro revocata! Inoltre alcuni ordini professionali menzionano nella loro dicitura la parola dottore, come ad esempio l'ordine dei dottori commercialisti e l'ordine dei dottori agronomi e forestali,tale per cui bisognerebbe stravolgere l'intero sistema.


E allora lo si stravolga. Il titolo di dottore puo diventare un titolo ad esaurimento - come in taluni casi é avvenuto per alcuni gradi militari (i diritti acquisiti, infatti, non é neccessario toccarli) - imponendo ai vecchi dottori il "dott." minuscolo e concedendo a quelli nuovi (di ricerca) il Dr. maiuscolo. Ripeto, é asurdo conferire il titolo di dottore dopo un corso di tre anni (e dubito delle "conoscienze vaste" acquisiti in un tale periodo). Gli italiani si portranno sempre giustificare con le origini etimologiche e la loro (presunta) storica superiorita negli studi e nelle conoscienze classiche. Ma in campo internazionale, ogni giustificazione semantica o etimologica per un "dottore triennale" non sfiora piu il ridicolo, é ridicolo. Anziche ridurre il divario semantico (e si puo e non è artificiale) con gli alti paesi lo si accentua. Ma siamo sani? Per i triennalisti andava bene il diploma, il dottore poteva diventare un grado ad esaurimento - e invece é stato modificato mostruosamente. Guardi, la 1ª soluzione che lei propone é quella migliore: l'essere dotti e dotttore resta nella lingua (eliminando pero l'inflazione di dottori che si é creata e poi pure incentivata con questa assurdita), solo che il requisito per esserlo viene elevato, portando la terminologia italiana a livelli internazionali. Si potranno creare tutte le giustificazioni per mantenerlo, ma mai elimineranno i sorrisi sulle faccie e le ironie al di fuori dell'Italia. Questa dovrebbe essere la vanitá di tutto un popolo. Invece, nelle migliori tradizioni italiane, sono le vanitá individuali che prevalgono.


Quello che lei dice è giusto anzi giustissimo! Anche a me pare assurdo dare il titolo di dottore ai laureati triennali!!!!.....La soluzione che però lei propone è allo stesso tempo troppo complicata da attuare anche perché si verrebbe a creare ulteriore confusione(alcuni laureati che sono dottori altri no, troppa confusione)! A mio modo di vedere la seconda soluzione(se fosse possibile applicarla)sarebbe quella più plausibile ed equilibrata....soprattutto per il fatto che i laureati specialistici/magistrali possono con il loro titolo accedere, sia ad ordinamenti professionali di prestigio dove la conoscenza che il laureato deve avere deve essere sicuramente "vasta", sia all'insegnamento secondario dove è necessario anche in qual caso una "vasta" conoscenza indispensabile per insegnare agli studenti(da ricordare inoltre che la parola dottore deriva dal latino docet=insegnare).

Se proprio non si vuole dire addio a questo iperinflazionato termine dottore ("magistrale" - comunque sempre superinflazionato), si potrebbe almeno imporre ufficialmente la

distinzione tra "dottore" (dott.) e "Dottore" (Dr., abbreviazione internazionalmente conosciuta, la quale in Italia indicherebbe, con la sua R la Ricerca) creando cosi una distinzione piu visibile tra laureati magistrali e dottori di ricerca (cioe, internazionalmente parlando, quelli veri).

Per prima cosa, il verbo latino da cui deriva la parola "dottore" è doceo, docere (da quando in qua il paradigma si fa con la terza persona singolare dell'indicativo presente?); l'aggettivo è doctus e dal genitivo di quest'ultimo, doctoris, deriva la parola. Seconda cosa, e con questo spero che la diatriba si chiuda visto che Wikipedia *NON è un forum di discussione*, la grammatica italiana stabilisce che i titoli in posizione appositiva debbano essere scritti sempre e comunque con l'iniziale minuscola, ad eccezione di "Santo" e derivati (che si considerano parte integrante del nome, infatti non possono andare con l'articolo), dunque la soluzione da lei proposta non è valida. Caso mai, si potrebbe indicare dopo il nome, non più come titolo ma come qualifica (la stessa attuale normativa definisce quella di dottore una qualifica accademica e non un titolo), come si fa nel mondo anglosassone: Mario Rossi, B.Sc.; Luca Bianchi, L.M.; Roberto Verdi, M.Sc.; Gennaro Esposito, Ph.D.. --84.222.163.61 (msg) 04:32, 24 mar 2008 (CET)Rispondi


Chissenefrega di quello che fanno negli altri pesi, da noi dottore si ottiene anche con la triennale (anche perchè gli esami sono quasi raddoppiati rispetto alle vecchie quadriennali, poi che differenza fa un anno in più o in meno? tanto si finisce sempre fuori corso). MA POI PERCHè SIAMO SEMPRE NOI ITALIANI A DOVERCI ADEGUARE AGLI ALTRI PAESI? perchè? non abbiamo un minimo di orgoglio nazionale da tutelare??

Anche per te vale che Wikipedia non è un forum; in ogni caso l'articolo va modificato perché non fa intendere chiaramente che si è dottori anche con la laurea del nuovo ordinamento (triennale), come previsto dal D.M. 22/10/2004, nº 270.

Confusione sul Dottorato modifica

Mi sembra che ci sia, anche in questa pagina, un'estrema confusione sul Dottorato nel mondo (siamo invece tutti d'accordo sull'eccezione rappresentata dall'Italia!).

In tutto il mondo (tranne, appunto, che in Italia) il titolo di Dottore è associato unicamente al più alto grado degli studi universitari, cioè il terzo (che è corrispondente al nostro Dottorato di Ricerca), tranne, però, che per pochissimi corsi di studi (p.e. Medicina), nei quali è concesso senza arrivare al terzo grado, per il semplice motivo che per tali corsi di studi non c'è la suddivisione in tre gradi.

Non parlare di quest'eccezione significa rendere confusa tutta la questione!

Il numero di questi particolari corsi di studi è variabile a seconda dei Paesi, però è sempre molto ristretto.

Negli USA, che sono l'eccellenza in campo universitario, esso comprende soltanto Giurisprudenza, Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. E' evidente che le cause sono sia storiche che pratiche (in quanto o si è medici, avvocati, ecc. ecc. o non lo si è).

Questa è una balla colossale. Mio cugino ha conseguito un LM (law master) in un'università inglese, iscrivendosi con la sua laurea in giurisprudenza italiana, che sebbene fosse stata di vecchio ordinamento (4 anni), gli è stata riconosciuta equivalente al bachelor's degree. Inoltre nel Regno unito ci sono due tipi di avvocati e in America esiste una lunga serie di professioni che potremmo definire paralegali. Non confondiamo le professioni con i titoli di studio (studiare scienze giuridiche non significa necessariamente studiare per diventare avvocati). --84.222.163.61 (msg) 04:35, 24 mar 2008 (CET)Rispondi
Se ritieni di poter correggere delle imprecisioni, perché non modifichi la voce direttamente (magari citando qualche fonte a supporto)? Forza! --MarcoK (msg) 17:01, 25 nov 2006 (CET)Rispondi

OK, mi ci vorrà qualche giorno per reperire il materiale da qualche Consolato (vivo a Roma).vincentprice


Bene, dopo essermi documentato ed averci pensato sopra, non me la sento di cambiare personalmente la voce "dottore", perché dovrei sostituire completamente la pagina. Se qualcuno volesse procedere a dei cambiamenti, ecco i punti che secondo me vanno evidenziati.


1)Occorre innanzitutto distinguere tra il dottorato di ricerca (terzo e ultimo grado degli studi universitari) e i dottorati professionali (http://en.wikipedia.org/wiki/Doctorate; http://educationusa.state.gov/). In USA questi ultimi sono principalmente: Giurisprudenza, Medicina, Odontoiatria e Veterinaria (http://educationusa.state.gov/professional/admissions.htm). Essi non sono inquadrabili come terzo grado, perché per accedere alle rispettive facoltà è richiesto soltanto il primo grado accademico. Quindi dire "il dottorato è il terzo grado degli studi universitari" è inesatto, come anche è inesatto far coincidere il dottorato col dottorato di ricerca.

2)La Dichiarazione di Bologna (1999), nota anche come “Bologna Process”, impegna 29 paesi europei a uniformare i propri corsi universitari al modello anglosassone (non quindi solo USA, ma anche inglese, irlandese, ecc.), il quale è contraddistinto da tre gradi: Bachelor (1° grado), Master (2° grado), Doctor (3° grado) (http://en.wikipedia.org/wiki/Academic_degree). E' anche importante comprendere la classificazione tra undergraduate degrees e graduate degrees. I primi sono il Bachelor e diplomi associati. I secondi comprendono il Master e il Doctor. La Dichiarazione di Bologna è solo la tappa più famosa di un iter ben più complesso: Sorbona (1998), Bologna (1999), Praga (2001), Berlino (2003), Bergen (2005), Londra (2007). E' da notare che l'Italia ha sottoscritto tutte le tappe pregresse (ed è prevedibile che sottoscriverà anche quella di Londra 2007).

3)Stando così le cose, il recente decreto Moratti (22 ottobre 2004, n° 270), prevedendo per tutti i gradi universitari il titolo di Dottore (seppure modulato in vario modo), art. 13 comma 7, è oggettivamente in conflitto con il Bologna Process, perché il primo obiettivo di quest'ultimo è: “Adozione di un sistema di titoli di semplice leggibilità e comparabilità, anche tramite l'implementazione del Diploma Supplement, al fine di favorire l'employability dei cittadini europei e la competitività internazionale del sistema europeo dell'istruzione superiore.” (http://www.processodibologna.it/content/index.php?action=read_cnt&id_cnt=5722). E' un fatto oggettivo (e non un giudizio di valore!) che i titoli italiani attuali di Dottore (1° grado), Dottore Magistrale (2°grado) e Dottore di Ricerca (3° grado) non sono di “semplice leggibilità e comparabilità” all'estero, anzi sono un esempio perfetto di confusione (sono tutti abbreviati in Dott.), cioè esattamente l'opposto dello spirito e della lettera del Bologna Process.vincentprice


Non vedo perche sia in conflitto! il sistema italiano è uniformato perfettamente con quello internazionale, il nome del titolo conseguito poco conta, si sa che un dottore magistrale è superiore a un semplice dottore e che il dottore di ricerca sia un grado superiore ad entrambi è banale. Una distinzione denominativa quindi esiste, forse voi intendete italianizzare i termini inglesi? mi sembra una fesseria, l'obbiettivo dei meeting è l'unificazione del Sistema, non del NOME!! deps83


Con tutto il rispetto, Lei non sa neanche di che cosa sta parlando. Ho riportato nel virgolettato sopra, e con il relativo indirizzo internet, ciò che è il primo obiettivo del Bologna Process e lo ripeto qui: “Adozione di un sistema di titoli di semplice leggibilità e comparabilità, anche tramite l'implementazione del Diploma Supplement, al fine di favorire l'employability dei cittadini europei e la competitività internazionale del sistema europeo dell'istruzione superiore.” (http://www.processodibologna.it/content/index.php?action=read_cnt&id_cnt=5722). Le faccio inoltre presente che il Bologna Process terminerà nel 2010, vale a dire fra poco più di due anni! A tale scadenza tutti i paesi dell'Unione Europea, TRANNE L'ITALIA, avranno lo stesso sistema di titoli, il quale niente ha a che fare con quello italiano. Tanto per fare un esempio, la Francia ha già adottato il sistema di titoli oggetto del Bologna Process: licence (primo grado), master (secondo grado), doctorat (terzo grado). (http://www.education.gouv.fr/cid8/organisation-licence-master-doctorat-l.m.d.html#les-degres-de-diplomes). Il risultato è che i diplomati universitari italiani NON SARANNO ASSUNTI NEGLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE EUROPEA. Inoltre l'Unione Europea inizierà a sanzionare l'Italia (per il mancato rispetto delle norme comunitarie), finchè il politicante italiano di turno dovrà andare di fronte ai suoi connazionali e spiegare loro che NON TUTTI POSSONO ESSERE DOTTORI, COME TUTTI NEL MONDO SANNO TRANNE GLI ITALIANI.vincentprice

Qui state confondendo i TITOLI di studio con le QUALIFICHE accademiche!!! E comunque non è vero che tutti i paesi tranne l'Italia usano gli stessi titoli: per esempio le università pontificie (e il Vaticano è firmatario della dichiarazione di Bologna) continuano a rilasciare baccellierato, licenza e dottorato (in latino). Dunque anche sui titoli in sé non c'è uniformità (per la cronaca, in Francia il primo grado si chiama maitrise e non licence, e se si chiamasse licence sarebbe altrettanto arduo da capire visto che in altri sistemi, come quello pontificio e quello elvetico, la licenza è il titolo di secondo grado).
L'Unione europea poco c'entra visto che le convenzioni di cui sopra sono convenzioni internazionali tra stati comunitari e non, indipendenti rispetto agli organi comunitari (non sono iniziative promosse da questi ultimi, altrimenti non si potrebbero applicare a paesi terzi e, d'altro canto, non ci sarebbe stato bisogno di trattati internazionali, visto che gli stati membri già in quanto membri dell'Unione derogano in favore di essa la loro sovranità in alcune materie).
Comunque in Wikipedia (come quasi ovunque su Internet) ci si dà del tu. --84.222.163.61 (msg) 04:49, 24 mar 2008 (CET)Rispondi


Tu li chiami pomidori ed io li chiamo pomodori...sempre la stessa salsa è... Abbiamo uniformato i cicli, le classi di laurea e gli odiosi crediti...e che cacchio, LASCIATECI ALMENO I TITOLI! Fra un pò ci toglieranno anche la mozzarella di bufala ed il burro di cacao nel cioccolato...Ah, che bello essere in Europa :-(

Vedo che non sono riuscito a spiegarmi bene: non è un semplice problema di denominazione differente. Chiamando tutti e tre i gradi allo stesso modo, vuol dire livellare le competenze e quindi anche le retribuzioni. Sarebbe come pretendere nell'esercito di chiamare i colonnelli, i maggiori e i generali tutti col nome di generali. Il sapere, piaccia o no agli Italiani, è gerarchico esattamente come i gradi dell'esercito. Infatti una licenza liceale è più importante (e corrisponde a una retribuzione maggiore) della licenza elementare. Se gli Italiani non riesciono ad accettare questa fondamentale verità, non è colpa di nessuno, è solo colpa loro. Facciamo un esempio pratico, poniamo che un ospedale francese, tedesco, inglese, o perché no rumeno, voglia assumere un infermiere. Si presentano due aspiranti al posto di lavoro: un italiano col titolo altisonante di Dottore in Scienze Infermieristiche e un infermiere di un qualsiasi altro paese europeo. Secondo voi chi dei due sarà assunto?vincentprice

Peccato che la licenza liceale non esista... almeno non con questo nome... Non esiste nemmeno il dottore in Scienze infermieristiche, ma il dottore in Infermieristica. E poi c'è il dottore magistrale in Scienze infermieristiche. --84.222.163.61 (msg) 04:49, 24 mar 2008 (CET)Rispondi

Non sono d'accordo con quello che dici...e da come parli non credo neanche che tu sia cittadino italiano...poi francamente chissenefrega di quello che potebbero fare in un ospedale francese o tedesco, io non aspiro a lavorare all'estero (anche se potrei farlo benissimo), me ne sto nella mia bella Italia col mio bel titolo. Basta con la "fuga dei cervelli"!

Rimanendo nei limiti della "Discussione" avente come unico scopo quello di migliorare la voce "Dottore" e senza fare commenti personali, spero coi miei interventi di aver portato degli elementi di riflessione sull'argomento e vorrei precisare che sono italianissimo e anche che non è più tempo di particolarismi ed eccezioni, perché, ci piaccia o no, facciamo parte dell'Unione Europea, ma anche a prescindere da essa la globalizzazione verso cui si sta avanzando a passi da gigante in tutto il mondo impone anche a noi Italiani la standardizzazione. Il fare diversamente, a parte che non ci sarà permesso, ci porta dritti dritti verso l'emarginazione e la recessione economica.vincentprice


Confermo il fatto che deps83 non sappia cosa dice. Il termine di dottore, nel resto del mondo è dato ai dottori di ricerca, ai medici e come detto sopra in altri pochi casi. E' falso che l'Italia è uniformata all'Europa. I Master in Italia sono post laurea, nel resto del pianeta fanno parte del corso universitario. In Francia dove vivo ad esempio il IV e V anno universitario sono denominati Master 1 e Master 2. Quindi, non si tratta di modificare la voce, ma si chiarire che il sistema italiano è incoerente perché usa il termine di dottore abusivamente. Ad esempio, i laureati triennali si fanno chiamare dottori, vi rendere conto? Questo titolo ormai non vale più niente, neanche legalmente, ormai. Sperando che MarcoK me la passi, vi faccio notare che quando uno straniero viene in Italia e sente che siamo tutti dottori, crede che tutti abbiamo il dottorato di ricerca!! Al contrario, all'estero non sentite ogni 5 minuti il termine dottore, per 2 ragioni: 1- non c'è il ciarlatanesimo e il protagonismo che c'è in Italia. 2- anche con i veri dottori, quelli di ricerca, non è usuale chiamare un PhD "dottore" ma semplicemente "signore", a meno che non ci si trovi in certi contesti professionali, ma è molto raro. gfpaleorna

Quello che in altri paesi del mondo (non nel resto del mondo) è chiamato master ed è il secondo grado accademico, che si consegue dopo i programmi di secondo ciclo (graduate), è la nostra laurea magistrale (già laurea specialistica). Quelli che da noi si chiamano master universitari di I e II livello sono corsi titoli rilasciati al termine di corsi di alto perfezionamento scientifico permanente e ricorrente successivi alla laurea o alla laurea magistrale.
Inoltre, non è vero nel modo più assoluto che la qualifica di dottore viene usata abusivamente dai nuovi lavorati e non è prevista nemmeno legalmente, dacché il R.D. del 1938 non è stato abrogato e l'attribuzione delle qualifiche di dottore, dottore magistrale e dottore di ricerca ai laureati post-riforma rispettivamente di I, II e III ciclo (laurea, laurea magistrale, dottorato di ricerca) è prevista dal decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22 ottobre 2004, nº 270. --84.222.163.61 (msg) 04:52, 24 mar 2008 (CET)Rispondi


 
 
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Astenersi da commenti personali per favore. Questa pagina serve solo per migliorare la voce, non è un forum. --MarcoK (msg) 14:32, 5 feb 2008 (CET)Rispondi

Non è assurdo che un laureato con la nuova riforma detenga il titolo di dottore. Non ha iportanza la durata del corso di laurea, ma il fatto che sia una laurea. L'attuale riforma ha ben risolto la questione distinguendo le lauree in tre livelli: I titolo dottore in.. II dottore magistrale in.. III dottore di ricerca in.. nulla di più semplice, chiaro e giusto.

LA SI SMETTA DI CIARLARE! modifica

Vi sono 3 livelli di studio universitari in Italia come nei Paesi che poniamo a benchmark. A questi livelli III II e I, uniformati in quanto a contenuti, corrisponde un titolo. Non parlando la stessa lingua nel mondo, ogni Paese da un nome differente a quel titolo. In Italia il titolo raggiunto è (rispettivamente e in ordine crescente) Dottore di Ricerca, Dottore Magistrale, Dottore. Notate che sono differenti?

Li ripeto associati, vi farei una tabellina (anche un disegnino se può esservi d'aiuto ed un consiglio a richiedere pure l'insegnante di sostegno a qualsiasi livello apparteniate o del cui titolo vi fregiate).

                           DOTTORATO DI RICERCA (III° LIVELLO)-----Dottore di Ricerca
                           LAUREA MAGISTRALE (II° LIVELLO)---------Dottore Magistrale
                           LAUREA (I° LIVELLO)---------------------Dottore

Diversi, capito?? DIVERSI!!! Dottore di Ricerca DIVERSO da Dottore Magistrale DIVERSO da Dottore.

Ve li metto in scala di valore (valore relativo):  

Adesso, che problema avete se Master = Dottorato Magistrale. E se Bachelor = Dottorato di Ricerca??? E se Doctor = Dottore??????????????

Per favore, non facciamo finta di non capire, di vociferare di impossibili cose come sanzioni, di parlare a sproposito di globalizzazione o di esempi di stranieri che pensano che siamo tutti PhD.

PREGO FORMALMENTE DI RIDURRE ALL'IMPORTANZA ADEGUATA (e ad una adeguata posizione marginale in ordine di apparizione) IL/I PARAGRAFO/I IN CUI SI DISSERTE DELLE DIFFERENZE (che come dimostrato, non sussistono) CON ALTRI PAESI.

INOLTRE:

Assulutamente FALSA è addirittura la frase, di cui cito testualmente una parte, con cui SI APRE L'ARTICOLO: "Dottore è la qualifica tradizionalmente spettante, in molti paesi del mondo..."

DIFATTI DOTTORE SPETTA A QUALCUNO SOLO IN ITALIA. DOCTOR DIVERSO DA DOTTORE LO CAPITE??? SONO SOLO DIFFERENZE DI TRADUZIONE!!!

Questo articolo per come si presente è una vergogna per wikipedia e la maggior parte degli autori dei commenti precendenti, nonchè dell'articolo in questione, lo sono per l'Italia.

Spero un giorno una Laurea seria la prendiate, invece che perdere tempo da nerd a scrivere articoli e redarre discussioni non enciclopedici ma provocatori rispetto a ciò che non riuscite a capire.--79.11.130.147 (msg) 03:11, 3 ott 2008 (CEST)Rispondi

  • Certo DOTTORE.
Per rassicurare chi non vedesse risposta, la voce è corretta e questa incongruenza italiana (insieme a quella del master) è riconosciuta (e lamentata) da tutti coloro che si occupano di processo di Bologna. --Nemo 13:09, 14 nov 2010 (CET)Rispondi

Qualifica? modifica

Siamo sicuri che sia corretta la definizione iniziale, secondo la quale è una "qualifica"?

In questa stessa voce si parla poi di "titolo", ad es. nel titolo (ops!) della sezione "Protezione giuridica del titolo di dottore".

Potrebbe essere qualcosa di analogo a quelli citati in Titolo (onomastica) (o forse in Trattamento d'onore che da quello che leggo è spesso chiamato erroneamente titolo)? --Vedo il Resegone (msg) 14:47, 4 gen 2014 (CET)Rispondi

Giuridicamente parlando, quella di dottore è una QUALIFICA accademica. Il titolo accademico (titolo di studio) è la laurea. Poi vi sono i cicli e i gradi (e anche gli ordini). --151.77.54.89 (msg) 15:26, 12 mar 2014 (CET)Rispondi
Allora sono sbagliate le voci che ho indicato?!
Comunque che la laurea (immagino tu intenda come "pezzo di carta") sia un "titolo di studio", non esclude che "dottore" possa essere un titolo (nel senso di appellativo, "titolo" e basta, non "titolo di studio"). --Vedo il Resegone (msg) 02:30, 9 gen 2015 (CET)Rispondi

Abbreviazione modifica

Nella sezione "3. Abbreviazione" è riportata la seguente affermazione:

L'art. 19, primo comma della Legge n. 240/2010 ha fissato l'utilizzo delle abbreviazioni Dr., Dott. Ric. o Ph. D. per il titolo di dottore di ricerca.

In realtà l'articolo 19 comma 1 di suddetta legge recita (vedi sito Gazzetta Ufficiale): 1. All'articolo 4 della legge 3 luglio 1998, n. 210, sono apportate le seguenti modificazioni:

   a) il comma 2 e' sostituito dal seguente: 
  «2. I  corsi  di  dottorato  di  ricerca  sono  istituiti,  previo accreditamento    da    parte    del    Ministro     dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca,  su  conforme  parere  dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario  e  della  ricerca (ANVUR),   dalle   universita',   dagli   istituti   di    istruzione universitaria ad ordinamento speciale e  da  qualificate  istituzioni italiane di formazione e ricerca avanzate.  I  corsi  possono  essere altresi' istituiti da consorzi tra universita' o tra  universita'  ed enti di ricerca pubblici e  privati  di  alta  qualificazione,  fermo restando in tal caso il rilascio del relativo  titolo  accademico  da parte delle istituzioni universitarie. Le modalita' di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato, quale condizione  necessaria  ai fini dell'istituzione e dell'attivazione dei corsi, e  le  condizioni di eventuale revoca  dell'accreditamento,  nonche'  le  modalita'  di individuazione delle qualificate istituzioni italiane di formazione e ricerca di cui al primo periodo, sono disciplinate  con  decreto  del Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e  della  ricerca,   su proposta dell'ANVUR. Il medesimo decreto definisce altresi' i criteri e  i  parametri  sulla  base  dei  quali   i   soggetti   accreditati disciplinano, con proprio regolamento,  l'istituzione  dei  corsi  di dottorato, le modalita' di accesso e di conseguimento del titolo, gli obiettivi formativi e il relativo programma di studi, la  durata,  il contributo per l'accesso e la frequenza, il numero, le  modalita'  di conferimento e l'importo delle borse di studio di  cui  al  comma  5, nonche' le convenzioni di cui al comma 4»; 
   b) al comma 5, lettera c): 
     1)  le  parole:  «comunque  non  inferiore   alla   meta'   dei dottorandi» sono soppresse; 
     2) dopo le parole: «borse di studio da assegnare» sono inserite le seguenti: «e dei contratti di apprendistato di cui all'articolo 50 del decreto legislativo 10  settembre  2003,  n.  276,  e  successive modificazioni, da stipulare»; 
   c) dopo il comma 6 e' inserito il seguente: 
  «6-bis.  E'  consentita  la  frequenza  congiunta  del  corso   di specializzazione medica e del corso di dottorato di ricerca. In  caso di frequenza congiunta, la durata del corso di dottorato  e'  ridotta ad un minimo di due anni»; 
   d) e' aggiunto, in fine, il seguente comma: 
  «8-bis. Il titolo di dottore  di  ricerca  e'  abbreviato  con  le diciture: "Dott. Ric." ovvero "Ph. D."».

Come si vede, al punto d), le unice abbreviazioni specificate sono "Dott. Ric. e "Ph. D.". "Dr." non è indicato. Ritengo quindi che il testo debba essere corretto o che il riferimento normativo sia sbagliato.

Si noti che anche la versione in lingua inglese di Wikipedia riporta la stessa informazione.

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Dottore. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 23:02, 30 ago 2019 (CEST)Rispondi

Differenze culturali sintetizzate modifica

In Italia si conferisce il titolo di dottore prima di fare il dottorato, all'estero il titolo di dottore si conferisce solo conseguendo il dottorato. Il titolo di dottore in Italia veniva attribuito solo a chi conseguiva un intero ciclo completo di laurea, successivamete anche a chi prende solo la laurea triennale o è in possesso di un diploma universitario triennale. Poiché il titolo di dottore si è attribuito anche a chi consegue la laurea triennale, è cambiato il titolo di chi consegue le lauree specialistica o magistale equipollenti alle lauree a ciclo unico in dottore magistale. Il titolo di dottore conferito con il conseguimento della laurea magistale non è equipollente alle lauree a ciclo unico, infatti le lauree a ciclo unico della durata di 5 o 6 anni hanno la stessa classe di afferenza delle lauree biennali specialistica o magistale.

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