Discussione:Gioiello di Vicenza

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Il Comitato per il Gioiello e il concorso

 
L'architetto che segue la ricostruzione, Romano Concato

Nel 2010 si è costituito un Comitato per il Gioiello di Vicenza sostenuto dall’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, Festival Biblico, Pro Loco Postumia, Gioielleria Soprana di Vicenza attraverso l’Associazione Comitato per la Rua e la collaborazione del VAGA - Associazione Giovani Architetti della Provincia di Vicenza per promuovere dal maggio del 2010 un concorso di idee volto a restituire virtualmente il Gioiello. Il Comitato è presieduto dallo storico dell'arte e giornalista Davide Fiore.

Il concorso indetto è stato promosso tramite bando presentato attraverso il circuito del VAGA e il progetto vincitore è risultato quello dell'architetto Romano Concato di Trissino. In assenza dei disegni originali, fondamentali sono stati in particolar modo due dipinti di Francesco Maffei e due dipinti di Alessandro Maganza unitamente alla planimetria della città denominata «Pianta Angelica» (1580), disegnata negli stessi anni del Gioiello di Vicenza.

Ogni dipinto illustra il modello come elemento principale del quadro offerto da San Vincenzo. Questi costituiva un’immagine plastica della città storica, stilizzata e racchiusa all’interno delle mura medievali. In tutti i dipinti il gioiello viene rappresentato frontalmente: si possono distinguere chiaramente alcuni degli edifici più importanti della città come la Basilica Palladiana, la cattedrale, e la Torre Bissara. Attraverso un’attenta analisi cartografica e alla consultazione dei testi e studi, si è cercato di capire quali fossero gli edifici di maggiore prestigio e considerazione nel ‘500. Ne sono stati individuati i 61 maggiormente rappresentativi, divisi in 2 categorie: 40 palazzi e 21 edifici di culto, alcuni dei quali disegnati da Andrea Palladio. Si è rilevato come il Maganza ed il Maffei, nelle loro rappresentazioni abbiano ritratto il Gioiello con rapporti di proporzione scaturiti dalla dimensione e dalla collocazione del dipinto e che in ogni caso le misure potessero essere comprese tra 37 ed 80 cm. Il gioiello è stato poi ricondotto alle proporzioni della sezione aurea, e alla ricerca dell’unità di misura utilizzate all’epoca. L’analisi di questi elementi ha permesso l’elaborazione tridimensionale degli edifici, determinando la loro dimensione all’interno del manufatto consentendo la ricostruzione tridimensionale del modello verosimilmente come l’originale.

Nel 2011 il Comitato ha promosso la seconda fase del progetto complessivo, attraverso l'operazione "Trasforma il tuo vecchio argento in storia", con l’obiettivo di ridare a Vicenza e ai suoi cittadini l’opera d’arte attraverso una raccolta di donazioni in argento come per l'antico ex voto. [1]. Nel 2012 nonostante sia stata superata la quota di 50 kg più che sufficiente alla realizzazione, le dieci più significative oreficerie cittadine hanno continuato la raccolta sino al 25 dicembre per realizzare un'opera sullo sviluppo e la teca per l'esposizione[2].

Caratteristiche

Il Gioiello di Vicenza avrà l'aspetto di un grande vassoio rotondeggiante del diametro di circa 60 centimetri costituito da più di 300 piccoli modellini di edifici come quelli rilevati nel progetto vincitore del concorso di idee. 61 di questi si riferiscono a opere di pregio come la Basilica, il Duomo di Vicenza, le chiese, che saranno riprodotte in modo particolareggiato così come nel progetto vincitore.

 
Il primo edificio realizzato, la chiesa di San Lorenzo

Verrà realizzato in argento al titolo di 925 millesimi, partendo da piccole sculture in cera modellata che serviranno da modello per la successiva fusione. Gli elementi ottenuti, saranno rifiniti e impreziositi dalla rifinitura a cesello e incisione. Il peso finale è stimato in circa una ventina di chilogrammi, anche se, tenendo conto degli scarti provenienti da materiale eterogeneo, è stata necessaria la raccolta di almeno 30 kg di argento, poi stabilizzato e trasformato in lingotti. L’impegno complessivo di un argentiere, con l’aiuto di collaboratori è stimato in circa 2.000 ore di lavoro[3].

Sviluppo

Il 15 giugno 2012 in Piazza dei Signori si è tenuta la presentazione ufficiale[4], dopodiché i lavori sono iniziati unendo la parte artigianale dell'argentiere Carlo Rossi[5] ad una sofisticata tecnologia laser offerta da un'azienda di Bressanvido[2]. Già nel settembre 2012 alle Gallerie di palazzo Leoni Montanari è stato presentato il vassoio terminato con su il primo edificio completo, ossia la Chiesa di San Lorenzo[2]. Secondo la pianificazione attuale il nuovo Gioiello verrà esposto all'interno della Basilica Palladiana.

  1. ^ Romano Concato "ridisegna" Il Gioiello di Vicenza, si raccoglie l'argento per realizzarlo, su bassanopiu.com, BassanoPiù, 25 ottobre 2011.
  2. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GdV
  3. ^ Rinasce il Gioiello di Vicenza, su rua.vicenza.com, vicenza.com.
  4. ^ “Il Gioiello di Vicenza” protagonista in piazza dei Signori domani venerdì 15 giugno, su comune.vicenza.it, Comune di Vicenza, 14 giugno 2012.
  5. ^ Carlo Rossi, Primi colpi al vassoio, su youtube.com, YouTube, 2 ottobre 2012.

metto qui così si può depovizzare con calma--Louisbeta (msg) 18:07, 22 feb 2013 (CET)Rispondi

io non ho creato quella parte troppo prolissa però tengo alla voce e posso aiutare a setacciare il superfluo --Pottercomunèło (gsm) 23:18, 22 feb 2013 (CET)Rispondi
Ho dovuto cancellare tutto: si parla di un oggetto ancora non esistente, e dato che WP Non è una sfera di cristallo... etc--Louisbeta (msg) 15:23, 27 mag 2013 (CEST)Rispondi
da questo presupposto dovremmo cancellare la voce Campionato mondiale di calcio 2014 dato che è una cosa ancora non esistente. Ma l'oggetto in questione esiste già, è stato esposto al pubblico in 2 occasioni e verrà completato a settembre. E ci sono fonti a supporto. --Pottercomunèło (gsm) 23:58, 28 ago 2013 (CEST)Rispondi

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Sezione in oggetto modifica

Il Nuovo Gioiello

 
L'architetto che segue la ricostruzione, Romano Concato

Nel maggio 2010 si è costituito un Comitato per il Gioiello di Vicenza sostenuto dall’Ufficio Beni Culturali e altri enti istituzionali vicentini per promuovere un concorso di idee volto a restituire virtualmente il Gioiello.

Il concorso è stato indetto tramite bando pubblico e il progetto vincitore è risultato quello dell'architetto Romano Concato di Trissino, che in assenza dei disegni originali si è dovuto basare su due dipinti di Francesco Maffei e due dipinti di Alessandro Maganza con l'appoggio della planimetria medievale della città (la cosiddetta Pianta Angelica) disegnata negli stessi anni del Gioiello. Ogni dipinto illustra il modello come elemento principale del quadro offerto da San Vincenzo, visto frontalmente e con Vicenza racchiusa all’interno delle mura medievali.

Nel 2011 il comitato ha promosso la seconda fase del progetto complessivo, l'iniziativa "Trasforma il tuo vecchio argento in storia", per ridare a Vicenza e ai suoi cittadini l’opera d’arte attraverso una raccolta di donazioni in argento come per l'antico ex voto[1] con obiettivo minimo di 30 kg; nel 2012 nonostante sia stata superata la quota di 50 kg più che sufficiente alla realizzazione, le dieci più significative oreficerie cittadine hanno continuato la raccolta sino al 25 dicembre per realizzare un'opera sullo sviluppo e la teca per l'esposizione[2].

Caratteristiche

Il nuovo Gioiello di Vicenza ha l'aspetto di un grande vassoio rotondeggiante del diametro di circa 60 centimetri costituito da più di 300 modellini di edifici, 61 dei quali rappresentano palazzi di rilievo storico come la Basilica Palladiana, il Duomo (la cattedrale), la Torre Bissara, le decine di chiese. Il gioiello è stato progettato proporzionando i modelli con la sezione aurea, studiando le dimensioni edilizie dell'epoca consentendo la ricostruzione tridimensionale del modello il più verosimile all’originale.

 
Il primo edificio realizzato, la chiesa di San Lorenzo

È realizzato in argento 925/1000, partendo da piccole sculture in cera modellata che sono servite da modello per la successiva fusione. Gli elementi ottenuti sono stati rifiniti e impreziositi dalla rifinitura a cesello e incisione. Il peso finale risulta poco più di 20 kg netti; l’impegno complessivo è stato di circa 2.000 ore di lavoro[3].

Pubblicazione

Il 15 giugno 2012 in Piazza dei Signori si è tenuta la presentazione ufficiale[4], dopodiché i lavori sono iniziati unendo la parte artigianale dell'argentiere Carlo Rossi[5] ad una sofisticata tecnologia laser offerta da un'azienda di Bressanvido[2]. Già nel settembre 2012 alle Gallerie di palazzo Leoni Montanari è stato presentato il vassoio terminato con su il primo edificio completo, ossia la Chiesa di San Lorenzo[2]. Dal 6 aprile al 9 giugno 2013, con il supporto del FAI, viene esposto al Museo Diocesano il Gioiello a metà del lavoro compiuto[6]. Nell'estate 2013 il Gioiello è stato completato; verrà restituito al pubblico per la festa patronale cittadina il 7 settembre, unendosi alla consueta processione al Santuario della Madonna di Monte Berico, in una cerimonia ufficiale[7].

Secondo la pianificazione attuale il nuovo Gioiello verrà esposto all'interno della Basilica Palladiana, in uno spazio chiamato "Museo del gioiello Vicenza".

Note

  1. ^ Romano Concato "ridisegna" Il Gioiello di Vicenza, si raccoglie l'argento per realizzarlo, su bassanopiu.com, BassanoPiù, 25 ottobre 2011.
  2. ^ a b c Il Gioiello di Vicenza prende forma con l'argento donato, su ilgiornaledivicenza.it, Il Giornale di Vicenza, 12 settembre 2012.
  3. ^ Rinasce il Gioiello di Vicenza, su rua.vicenza.com, vicenza.com.
  4. ^ “Il Gioiello di Vicenza” protagonista in piazza dei Signori domani venerdì 15 giugno, su comune.vicenza.it, Comune di Vicenza, 14 giugno 2012.
  5. ^ Carlo Rossi, Primi colpi al vassoio, su youtube.com, YouTube, 2 ottobre 2012.
  6. ^   Locandina di presentazione dell'esposizione del Gioiello. L'immagine è stata tratta da: {{{fonteorigine}}}
  7. ^ Il Gioiello di Vicenza. Piazza dei Signori - Orario: 19, su comune.vicenza.it, Comune di Vicenza. URL consultato il 29 agosto 2013.

Commenti modifica

Louisbeta insiste nel ritenere non enciclopedica la ricostruzione già realizzata del Gioiello, perché (se ho ben capito) verrà mostrata al pubblico solo il 7 settembre 2013, data futura. Chiedo dei pareri da parte della comunità, grazie a tutti. --Pottercomunèło (gsm) 10:37, 3 set 2013 (CEST)Rispondi

Imho, il problema principale della voce è un altro, e consiste nel mancato novero di fonti autorevoli (in primis libri di storia dell'arte) che fortifichino la storia del c.d. "gioiello", dalla realizzazione del modello alla sua "scomparsa". In tal senso sarebbe più che utile, direi indispensabile, conoscere, ad esempio, dove sono attestati il nome "gioiello di Vicenza" (nei pochi testi che ne parlano mi sembra che non sia mai citato così), la committenza, l'attribuzione progettuale dello stesso al Palladio e la realizzazione al Capobianco. Addirittura sembra che i plastici fossero due. Senza questi imprescindibili passaggi storici, mi pare inutile stare a discutere dell'oggi, fra palesi recentismi e possibili intenti promozionali. --Chrysochloa (msg) 12:03, 3 set 2013 (CEST)Rispondi
Ciao Chrysochloa, grazie per il tuo intervento, hai ragione: ho reperito i libri di storia dell'arte che trattano dell'oggetto in questione e sto riorganizzando la voce ampliando la bibliografia e inserendo note puntuali citando testualmente le parti dei libri, chiarendo anche la questione sul nome. Aggiornerò la voce con la versione rivista tra qualche giorno, quando avrò fotografato i dipinti secenteschi che ritraggono il Gioiello e il Gioiello ricostruito.
Attendo altri consigli da parte della comunità. --Pottercomunèło (gsm) 19:20, 5 set 2013 (CEST)Rispondi

Statue? modifica

La fonte aggiunta in questa modifica non mi sembra parli di "statue". Da dove proviene quell'informazione? Grazie. --MarcoK (msg) 15:28, 19 nov 2013 (CET)Rispondi

Ciao MarcoK, l'ultima frase del secondo paragrafo della fonte recita: "La sua memoria si è conservata grazie a una serie di dipinti e statue.". Inoltre ho contattato personalmente l'architetto Romano Concato, ed anche lui mi ha parlato di statue rinvenute raffiguranti il Gioiello: mi fornirà a breve materiale riguardante anche queste testimonianze del modellino. --Pottercomunèło (gsm) 21:10, 19 nov 2013 (CET)Rispondi

Si tratta delle statue di Marinali che decorano all'esterno il prospetto orientale del santuario della Madonna di Monte Berico. - Anna -12 marzo 2014.

ha ragione Anna; purtroppo non ho ancora potuto recarmi nei vari luoghi citatimi da Concato (come l'esterno del Santuario) per documentare la cosa con le fotografie, è nella mia to-do-list --Pottercomunèło (gsm) 20:28, 12 mar 2014 (CET)Rispondi

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