Discussione:Limite K-T

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In data 13 settembre 2012 la voce Limite K-T è stata accettata per la rubrica Lo sapevi che.
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problema... terminologico!

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Scusate ma l'incipit: "Con la terminologia limite K-T si indica il passaggio" non regge. "Terminologia" in italiano è 1) un insieme di espressioni; 2) una disciplina. Cfr.: "terminologia" nella Treccani. In italiano la frase dovrebbe essere: "Con il termine tecnico limite K-T si indica il passaggio". --147.162.48.1 (msg) 09:40, 30 nov 2012 (CET)Rispondi

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Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Limite K-T. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 18:57, 8 ott 2017 (CEST)Rispondi

Cratere Fetonte in Italia

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[@ Giggiarchi] di questo cratere non c'è traccia nella letteratura accademica geologica italiana e internazionale. Se esistesse, e per giunta collegato col K/T e quel che ne consegue, ci sarebbe almeno un paper ogni 6 mesi.--Bramfab Discorriamo 15:32, 20 mar 2018 (CET)=Rispondi

Ho detto che si tratta di una scoperta, quindi in effetti è un dato di fatto, quindi non può esistere nella letteratura accademica geologica italiana e internazionale perchè nessuno ne ha fatto mai uno studio...Fetonte nel mito è il carro di fuoco che precipita nell'Eridano - ex fiume Po che sfociava nel canale di Otranto percorrendo la pianura Eridanica (prosieguo della Pianura Padana )dove oggi c'è il mare Adriatico; quest'ultimo, durante le glaciazioni era terra emersa, verde e piena di foreste e colture- la fossa Adriatica attualmente esiste ed è ben visibile nelle carte nautiche.Orbene la caduta dell'asteroide ha provocato l'immenso cratere ( sottacqua) e dopo la caduta ha sconvolto la catena Appenninica (Monti della Laga-Gran Sasso-Majella) I proff. Alvarez, padre e figlio, hanno scoperto che i monti di Gubbio e Assisi contengono iridio che è presente solamente dove cade una meteorite, e ne hanno fatto lunghe ricerche, non riuscendo a spiegare come ciò sia possibile.Infatti il prof Alvarez figlio, nel suo libro pubblicato recentemente - le montagne di sanfrancesco- conclude la formazione della catena appenninica è una anomalia ( che manco lui riesce a spiegare) che sulle tracce di iridio c'è ancora tanto da scoprire e ch, è sottinteso, si affida ad ulteriori nuove scoperte.Questo è quanto. Quindi l'appunto che mi è stato fatto in merito alla mancanza di dati certi ""nella letteratura accademica ", a questo punto, presumo non sia corretto, in quanto, e non è mia presunzione assoluta, i dati che ho segnalato nella modifica da apportare hanno pure riferimenti ben precisi : Ricerche degli Alvarez, le tracce di iridio, la loro insistenza ( senza conclusione ma in attesa di altre ricerche) sulle tracce di iridio, la non conoscenza dell'immensa fossa Adriatica, la nuova configurazione degli Appennini proprio di fronte alla fossa, i sondaggi per la ricerca degli idrocarburi nella stessa area, la sezione della galleria del GranSasso d'Italia ( prog SARA Società Autostrade RomaneAbruzzesi) dalla quale si evincono informazioni attinenti a quanto i proff Alvarez hanno espresso, ma che sicuramente non potevano conoscere ma che io ho riportato in chiaro e tondo ( con le notazioni e i grafici dei sondaggi petroliferi che i proff Alvarez non potevano conoscere) nel mio libro edito : OSCI-SAFIN-ITALICI, penso siano validi supporti per la modifica, neanche macroscopica, della pagine ed aprire la discussione con i proff. con i quali ho cercato di parlare via email, ma non rispondono perchè, probabilmente, avranno di che riflettere, in quanto la loro teoria porta avanti la caduta della meteorite nella penisola dello Yucatan a migliaia di Km di distanza, per cui manco loro riescono a spiegarsene la ragione.la mia ricerca dura da oltre 50 anni, l'ho pubblicata, non sono come si possa pensare un presuntuoso, sono un architetto e archeologo nonchè Ispettore Onorario per i Beni Culturali con Nomina Ministeriale ( non politica), ho creatoil Museo Archeologico Romualdi di Notaresco (con collezioni di vetri e ceramica a pareti sottili da far invidia ai Musei Nazionali) ho scoperto due siti preistorici (di novemila anni fa) più antichi d'Abruzzo.Non ho altro da dire se non scusarmi per la lunghezza del mio intervento --luigiformicone@alice.it.-- nel vostro sito sono- giggiarchi-. In passato ho fatto altre modificazioni interessanti e inerenti informazioni incerte o false su Monumenti Abruzzesi e da Voi recepite in bellezza e chiarezza. Chiedo di nuovo scusa e porgo distinti saluti.le modifiche sono state pubblicate, ma sono poco pratico per riproporle su Wiki..

mi spiace si chiede letteratura accademica e scritta da geologi, per tematiche di geologia.--Bramfab Discorriamo 23:52, 20 mar 2018 (CET)Rispondi

Chiedo scusa per l'insistenza, ma il Suo giudizio ovvero la sua richiesta di letteratura accademica o scritta da geologi non le sembra oscurantista? una scoperta è tale e basta! e, nel qual caso, la mia non è presunzione. Non si offenda, ho capito che lei avrebbe chiesto la letteratura accademica anche ad Einstein ( !! ne dico uno e non è una bestemmia) e la verifica della sua formula ad un fisico del tempo? suvvia!!! per capirci; forse non lo sa,ma quando il Grande E. iniziò a proporre la sua teoria fu preso per matto..ovviamente il riferimento è puramente casuale, non sono un vanitoso, matto,presuntuoso, cretino da mettermi in berlina in questa maniera, pensavo di dare un servizio al Vostro apparato e non altro...ulteriori conoscenze, come dice bene Alvarez che ha ancora dei dubbi( legga il libro,è molto bello), fanno crescere il sapere, e allora, la fossa adriatica c'è, le reazioni montuose ci sono state ed acclarate dai ""suoi geologi"", ma quello che manca è il bisogno di scrivere..e le mie notazioni potevano essere uno spunto per informare la ""sua letteratura accademica " che, in merito al problema, non esiste". Grazie comunque, carissimo Bramfab.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Giggiarchi (discussioni · contributi) 20 mar 2018 (CET).

[@ Giggiarchi] Non è una insistenza oscurantista, è l'unica soluzione per avere una enciclopedia che non sia piena di interventi di persone che hanno scoperto come produrre il moto continuo, la congiura dei dischi volanti, l'esistenza di Atlantide nel Burundi e così via. Prego si legga WP:RO e mi ripeto: se tale cratere esistesse in Italia, e per giunta collegato col K/T e quel che ne consegue, ci sarebbe almeno un paper ogni 6 mesi, a cui aggiungere promo turistici a gogò! Le suggerisco di presentare le sue conclusioni al prossimo congresso annuale della Società Geologica Italiana http://www.sgicatania2018.it/ o in alternativa chieda sempre a questa dove presentare al consesso scientifico questa sua scoperta, qui trova i contatti. Cordiali saluti.--Bramfab Discorriamo 09:36, 21 mar 2018 (CET)Rispondi

conclusione della discussione con Bramfab in merito al cratere o fossa adriatica.

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Lei molto gentilmente mi ha dato indicazioni su dove rivolgermi per presentare istanze o altro e la ringrazio.A me non interessano simposi ed altro, ma volevo solo far presente che, le mie, erano semplici osservazioni su qualcosa di esistente, sicuramente utili per le " conoscenze umane" e mi è sembrato fuori posto che lei mi abbia preso per visionario (riferendosi a guerre stellari, atlantide ed altro).Il cratere adriatico, esistente da qualche milione di anni, ha la forma ovoidale e misura Km.200 circa (E/O) e Km.60 (N/S), ed è visibilissimo dallo spazio e nelle mappe batigrafiche o batimetriche, italiane e internazionali. Non se ne è mai parlato e sicuramente è sfuggito ai ricercatori geologi "nostrali", anche se la sua presenza è anomala; ma non è sfuggita a noi e soprattutto ai marinai che hanno sempre avuto paura ad attraversarla. Lei, assieme ai geologi nostrali che non si sono mai interessati del problema ( e questo glielo devo dire per esperienza diretta),deve sapere che il mare Adriatico, da Venezia fino al Canale Otranto- Km 600 circa, ha il fondale quasi piatto e assolutamente uniforme con una pendenza trascurabilissima- appena di cm. 40 per Km.( quindi 0,04 %)-. Orbene, circa alla metà, di fronte alle coste abruzzesi è presente l'anomalia di cui le parlo. Da informazioni assunte, certe e valide, le posso dire che il problema viene quasi celato perchè durante le due guerre è stato usato come discarica di materiale pericoloso ( è anche citato nelle mappe e qualche giorno fa hanno scaricato dentro anche una grossa bomba rinvenuta nelle Marche) e viene celato anche dalle compagnie internazionali ( non mi dica anche in questo caso che vaneggio) che stanno perforando il fondale per l'estrazione del petrolio, e che, a richiesta, non forniscono dati che invece dovrebbero essere pubblici (?!?!); mi sono servite invece i risultati delle vecchie perforazioni della Montedison, Petrosud ed altre, fatte negli anni '50-'60. Il fondale del mare Adriatico per diversi periodi ( a causa delle glaciazioni, almeno sette nell'ultimo milione di anni), è stato anche terraferma e vi scorreva l'Eridano ( vecchio nome del Po) e ad un certo periodo gli si associa il mito di Fetonte (vedi) che sfociava nel canale di Otranto.Anche se non sono addottorato in geologia,le posso assicurare, e non è un vanto perchè di professionisti con tale qualifica ne conosco tanti, che ho una cinquantennale esperienza sul ""campo"", oltre a quello archeologico; appunto perchè le due scienze, indubbiamente, si devono integrare per dare risposte certe e non contestabili.A tal proposito mi ero entusiasmato per le ricerche dei proff. Alvarez, padre e figlio, le ho seguite anche su Wiki, le ho studiate e ne ho tratto le mie conclusioni, che in fondo sono quelle del figlio Walter sul problema della formazione degli Appennini. Questo è quanto e quanto proponevo mi sembrava ovvio e giusto al servizio della "" conoscenza"" ( apunto coma fa Wiki-) e non per ambizioni, mie, di un non ancora pensionato (visionario?!?!?!?) ultrasettantenne che non ha bisogno di supporti e di simposi. Grazie e saluti per sempre.

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