Discussione:Made in Italy

Ultimo commento: 1 anno fa, lasciato da InternetArchiveBot in merito all'argomento Collegamenti esterni interrotti

L'articolo mostra inutilmente un elenco di aziende/imprese. Tale elenco si agganciava ad un articolo di "Aziende italiane" (vedi) ora coinvolto in una discussione/richiesta di rimozione.

Così propongo di eliminare da questo articolo l'elenco ma di aggiungere qualche considerazione ancora circa il significato dell'espressione, oppure un confronto, magari tra "Made in Italy" e "Made in China", che sino a pochi anni fa poteva essere considerato l'esatto opposto. LC 9/8/2005


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Secondo me questa voce andrebbe riscritta completamente e andrebbero cancellati i riferimenti ai singoli settori produttivi per i quali l'Italia sarebbe famosa nel mondo: si tratta di una lista inevitabilmente arbitraria e, per alcuni aspetti, anche molto erronea (palese è l'errore sul doppiaggio: i doppiatori italiani possono essere molto bravi, ma non sono famosi nel mondo, visto che il loro lavoro serve solo per prodotti commercializzati e visti in Italia; non ho mai sentito che il latte italiano sia famoso nel mondo; anche sulle automobili, avrei qualche dubbio e conosco dei modi di dire inglesi e tedeschi a conferma di quello che penso; ma si potrebe continuare per diverse categorie). Credo che la voce dovrebbe limitarsi, come in parte fa, a dare conto del significato storico-economico e sul ruolo di indicazione di provenienza che ha questo marchio (sull' esempio della voce en:made in germany. Prima di intervenire, aspetterò la opinione di qualche altro utente interessato. Verve 02:00, 20 nov 2007 (CET)Rispondi

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La voce andrebbe riscritta completamente è incredibilmente poco professionale! Sembra che l'indicare la fabbricaizone della merce con la scritta "Made in" sia un'usanza solo italiana, o imposta da altri paesi con chissà quali intenti denigratori, quando è una prassi mondiale (esistono prodotti Made in France, Germani, UK ecc). Inoltre il "Made in Italy" non è un "marchio aziendale" come Coca cola o Visa quindi il paragone non ha alcunsenso oltre ad essere ridicolo e palesemente falso.

L'articolo é totalmente errato, certamente scritto da qualcuno che non ha letto nulla in merito. Confondere Made in Italy con 100% Made in Italy é come scrivere scuola con la q. La domanda che sorge spontanea é: cosa spinge un ingnorante a scrivere di cose che non conosce? Sembra scritto da Crozza per la rubrica Kazzenger. Non prendete nessuna iniziativa in base a questa spiegazione, é molto meglio se Vi scaricate direttamente le leggi europee e le leggete, sono chiare ed esaustive e Vi eviteranno brutte figure. Ing. Renato Carraro

Richiesta di rimozione modifica

L'articolo originale a cui ho aggiunto degli incisi con la mia firma per chiarezza, dovrebbe essere rimosso in quanto NULLA di ció che riporta é corretto. Un produttore che si ispirasse a quelle informazioni correrebbe rischi di gravi infrazioni perseguite civilmente e penalmente. Ho inserito i commenti, ma sarebbe meglio rimuovere tutto e pubblicare solo la direttiva europea sul made in ed il decreto italiano sul 100% Made in Italy. Io ritengo che tutti noi nasciamo ignoranti e moriamo un pó meno ignoranti, quindi l'ignoranza é una caratteristica comune a tutti noi, peró penso anche chi non sa domanda e non scrive stupidaggini. Di solito si dice ignorante come una capra perché come é noto questi simpatici animali mangiano anche i libri, chi ha scritto questo articolo, ha ingoiato anche la copertina.

Noto che sono stati tolti i miei incisi , ma l'articolo rimane con i suoi errori/orrori, credo che se questo è il modo per fornire informazioni, sia meglio tornare alle vecchie enciclopedie. Se ció che sta scritto su wikipedia é il risultato della disputa di chi ha piú tempo da perdere nello scrivere stupidaggini, rinuncio. Il mio motto su facebook é " in una precedente vita ho combattuto gli stupidi, in questa si stanno vendicando" e vale anche per questoa encomiabile iniziativa, che peró ha un vulnus, non c'é modo di discriminare l'ignoranza. Per sapere cosa é il Made in e cosa é il 100% Made in italy , basterebbe leggere attentamente le leggi, cosa che chi ha ricorretto l'articolo o non sa o non ha voglia di fare oppure ha altri motivi per scrivere cose non vere. Ad esempio paragonare in qualsiasi modo Made in italy e marchio CE é semplicemente frutto di ignoranza, di qualcuno che NON ha letto una sola direttiva. Quindi chiudo questa mio ultimo intervento in wikipedia, finché ci possono scrivere e rimanere pubblicati gli ignoranti, io mi asterrò. Grazie per l'attenzione. Ing. Carraro

Lista modifica

La lista è certamente da sfoltire ma chiedo un confronto nel rispetto di tutti i precedenti utenti che hanno collaborato alla stesura dell'articolo--Puccetto (msg) 17:05, 3 mar 2015 (CET)Rispondi

Secondo me la lista non è da sfoltire, è da eliminare proprio.
Perchè non si capisce la logica con la quale sono (o dovrebbero essere) inserite le aziende. Quelle che producono in Italia? Quelle che oltre a produrre esportano per la maggior parte del fatturato? I marchi famosi (e che vuol dire?). Se si vogliono inserire deve esserci un criterio chiaro per tutte e di conseguenza una fonte da poter citare a supporto per ognuna. Per me questa lista sarà sempre incompleta e sempre NNPOV. Dallo studio sul Made in Italy di Marco Fortis (citato nella voce) le imprese attive nei settori del made in Italy erano oltre 410 mila (al 2001), direi un buon motivo per non inserire elenchi.
Darei una sfoltita anche alle foto, attualmente ci sono 6 auto e 8 moto, serve una maggiore varietà.
E il mio intervento non era e non è come amministratore, ma come semplice utente. --Pier «···» 12:03, 4 mar 2015 (CET)Rispondi
Sono d'accordo con Pier, sia per quanto riguarda le aziende che le foto. Penso sarebbe abbastanza difficile trovare un criterio oggettivo e valido per tutte le aziende. Saluti, --Amendola90 (msg) 12:16, 4 mar 2015 (CET)Rispondi

continuerò a sfoltire, ma le foto che ho aggiunto si riferiscono a marchi e aziende che hanno vinto titoli mondiali in tutte le categorie di altrettante competizioni: proverò a sistemarle e integrarle con altri settori produttivi; anzi, non ho aggiunto Beta, Garelli, Bimota, Morini perchè attendo l'esito di questa discussione: non è colpa mia se tante motociclette italiane hanno vinto, vincono e vinceranno tante gare in serie impressionante! Ho letto i commenti precedenti dell'utente Verve e dell'ingegnere: secondo me, Verve ha ragione sul latte, ma sulle automobili si sbaglia totalmente mentre avevo già accolto le critiche dell'ingegnere nei miei vecchi contributi da qui in poi; infatti servivano distinzioni, che pensavo di chiarire con la spiegazione del marchio registrato DMI ossia: designed and manufactured in Italy; fornirò le fonti nel testo della voce. Pure in en:Made in Italy esiste una lista troppo lunga e in en:Swiss Made potete vedere tre foto, ma gli svizzeri non producono tante automobili e motociclette vincenti: considerate che vincere solo un titolo mondiale dà fama planetaria quindi immaginate quando se ne vincono a ripetizione prolungata! Inoltre la produzione italiana, nonostante la crisi e politicanti parassiti che impongono tasse, continua a essere al primo posto mondiale in tanti settori per qualità e quantità: le fonti degli istituti di ricerca lo attestano, poi se Verve e i tedeschi nonchè britannici, svizzeri, ecc. non comprano autoveture italiane, avranno le loro ragioni: io viaggio in treno, tanto per intenderci poichè non posso permettermi di comprare neanche un ciclomotore e per questo sto in una biblioteca pubblica perchè non posso comprare un computer!--Puccetto (msg) 15:30, 5 mar 2015 (CET)Rispondi

E questo che criterio è, aziende che hanno vinto titoli mondiali? E devono tutte avere la foto? La ceramica (piastrelle) non ha vinto nessun mondiale, ma probabilmente è più importante per l'export che tutte le case motociclistiche. E comunque è sempre un tuo criterio personale, non condiviso.
Infatti stai togliendo e inserendo aziende a tuo personale giudizio. Un altro utente avrebbe le sue aziende da aggiungere e da togliere. Così, ad esempio, hai tolto Safilo, Artemide, Kartell. Mentre, sempre come esempio, hai lasciato Balocco o Bottega Verde che esportano si i loro prodotti (come altre migliaia di aziende italiane), ma quanto sono conosciute all'estero?
Io invece concordo con [@ Verve], cancellerei anche i singoli settori, troppo arbitrari e lascerei solo i 4 macro-settori, le 4A per intendersi Abbigliamento-Moda, Agroalimentare, Arredo-Casa e Automazione-meccanica (non Automobili). Cancellerei tutte le aziende e per le foto ne lascerei una per tipologia, quindi 1 auto e 1 moto.
Serve un criterio condiviso per indicare le aziende correlate al made in Italy: al momento qual'è? La notorietà non è sufficiente, troppo generica e arbitraria. Fino a che non si trova (e secondo me non si trova), via tutto. --Pier «···» 12:16, 6 mar 2015 (CET)Rispondi

è mia intenzione non collaborare più a questa voce per evitare malintesi poichè ho poco tempo a disposizione: è giusto che se ne occupi chi può dedicarvi più tempo, ma vi lascio qualche riflessione. Il marchio DMI lo trovate in questo sito perchè la ditta orologiaia 'Naloni' lo utilizza così come pure diverse altre aziende. Fareste bene ad attendere opinioni di altri utenti, prima di procedere con precipitose rimozioni: se volete lasciare una foto per ogni settore, per le autovetture dovreste lasciare 'Ferrari' e per le motociclette 'MV Agusta' o 'Piaggio'. Ovviamente ceramica, porcellana, ferro battuto, arazzeria, strumenti musicali, sculture in corallo rappresentano solo alcune delle tante eccellenze italiane: ma se volete eliminare la lista, che ne discutiamo a fare?--Puccetto (msg) 15:51, 9 mar 2015 (CET)Rispondi

Dai 5 marchi sarebbe da eliminare Indesit che non corrisponde più alla definizione di made in Italy data nell'Incipit, ora è statunitense, e anche prima, buona parte della produzione era fatta all'estero. Se si vogliono tenere i marchi, andrebbero tutti fontati. --ValterVB (msg) 20:08, 9 mar 2015 (CET)Rispondi
[@ Puccetto] Non ho detto che il marchio DMI non esiste, ma che non sembra molto utilizzato. E poi nella voce sembrava che la sua creazione fosse una diretta conseguenza della legge. Discutiamo perché tu non eri d'accordo, ma ora te ne vai... Però non ci hai risposto su quale dovrebbe essere il criterio per individuare le aziende da elencare.
[@ ValterVB] Se per questo anche altri. Benetton, italiana come proprietà, produce per la maggior parte all'estero.
--Pier «···» 12:16, 10 mar 2015 (CET)Rispondi
[@ %Pier%] Almeno Benetton ha la proprietà, l'Indesit neanche più quella :( --ValterVB (msg) 19:56, 10 mar 2015 (CET)Rispondi

me ne vado da questa voce ma non dal progetto! Infatti sono ancora qui ma non intendo operare sull'articolo perchè non pretendo di stabilire il criterio: allora decidete voi quale sia il criterio per selezionare i marchi rappresentativi del 'made in Italy', se avete tempo, ma se decidete che la voce debba riferirsi solo alla spiegazione legislativa della definizione MADE IN ITALY, rimuovete tutte le liste! Vi ho solo suggerito di attendere altri pareri: possibilmente segnalando la questione ad altri utenti esperti in materia.--Puccetto (msg) 17:24, 10 mar 2015 (CET)Rispondi

sempre a proposito del criterio per selezionare i marchi, ho già affrontato varie discussioni per le voci sulle vie cittadine dove sono concentrati i negozi di aziende importanti: allora su via Montenapoleone succede questo e su rodeo Drive pure con allegata Discussione:Rodeo Drive. Concludendo: stabilite un criterio e fatemi sapere! Comunque sia, 'non capisco ma mi adeguo', come diceva Maurizio Ferrini facendo una celeberrima caricatura del comunista italiano asservito dai sovietici--Puccetto (msg) 16:33, 13 mar 2015 (CET)Rispondi

Origine modifica

Ciao, facendo ricerche personali su alcune ceramiche di design, ho notato che il marchio "Made in Italy" compariva su alcuni oggetti già negli anni '50, non so dire con quale frequenza. Non ho trovato nessuna fonte al riguardo quindi per il momento non modifico il testo attuale, ma mi sembrava comunque utile lasciare qui un appunto se ci sono altri interessati ad approfondire l'argomento. --Steko (msg) 16:31, 25 apr 2016 (CEST)Rispondi

pure io ho trovato molti oggetti con la citazione 'made in Italy' addirittura di fine '800, essendo io appassionato di antiquariato e girando per negozi di oggetti usati: ma in questo articolo si focalizza l'attenzione sul significato legislativo del marchio usato dallo Stato italiano per difendere l'originalità e l'unicità dei prodotti italiani quindi soprattutto per proteggere aziende, artigiani, contadini e operai italiani dai miliardi di oggetti e cibi falsi 'made in Italy', che invadono quotidianamente ogni angolo del mondo--Puccetto (msg) 17:40, 22 nov 2016 (CET)Rispondi

Definizione ERRATA dell'indicazione Made in Italy modifica

Definire l'indicazione "Made in" è qualcosa di complesso in linea generale che richiede studi approfonditi nazione per nazione. Un'analisi accurata dell'indicazione "Made In Italy" può essere trovata qui http://www.italiansdo.it/il-made-in-italy-e-la-normativa-di-riferimento-prima-parte/ con i riferimenti legislativi del caso.

Ad ogni modo la pagina riporta una definizione completamente errata dell'etichettatura "Made In Italy". Viene infatti associata la definizione di "100% Made in Italy" all'etichettatura "Made In Italy".

A mio avviso la pagina o viene completamente riscritta o è meglio eliminarla. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Lucafrosini (discussioni · contributi) 14:49, 6 dic 2016 (CET).Rispondi

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