Discussione:Rogo votivo

Ultimo commento: 14 anni fa, lasciato da MM in merito all'argomento Controllo
Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dal progetto tematico sottoindicato.
Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Archeologia
La voce è stata monitorata per definirne lo stato e aiutarne lo sviluppo.
Ha ottenuto una valutazione di livello minimo (luglio 2009).
CSeri problemi relativi all'accuratezza dei contenuti. Importanti aspetti del tema non sono trattati o solo superficialmente. Altri aspetti non sono direttamente attinenti. Alcune informazioni importanti risultano controverse. Potrebbero essere presenti uno o più avvisi. (che significa?)
CSeri problemi di scrittura. Linguaggio comprensibile, ma con stile poco scorrevole. Strutturazione in paragrafi carente. (che significa?)
DGravi problemi relativi alla verificabilità della voce. Molti aspetti del tema sono completamente privi di fonti attendibili a supporto. Presenza o necessità del template {{F}}. (che significa?)
CSeri problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. Mancano alcuni file importanti per la comprensione del tema. (che significa?)
Monitoraggio effettuato nel luglio 2009

La voce non presenta bibliografia, e non riesco a trovare fonti a riguardo. Questo rituale è davvero così enciclopedico? --archeologo 17:40, 21 apr 2008 (CEST)Rispondi

Bibliografia aggiunta. Si è COSI' enciclopedico. Ciao. Lord Hidelan Favete linguis 18:33, 21 apr 2008 (CEST)Rispondi

Sottoscrivo i dubbi di Archeologo; delle due fonti, tra l'altro, una era spam (sito che pubblicizzava una conferenza - e i suoi promotori - senza contenere nemmeno la parola "Brandopferplatz", né "rogo"), e l'ho rimosso, l'altra sembra essere una monografia che parla d'altro.--CastaÑa 17:48, 13 mar 2009 (CET)Rispondi

Controllo modifica

Da quello che è possibile reperire sul web, sembra che sia una tipologia di ritrovamenti effettivamente esistente, e conosciuta anche in ambito accademico.

In Trentino Alto Adige esiste un luogo di culto dell'età del ferro (Rungger Egg), presso Siusi (più precisamente sul limite sud della Selva di Laranzo), e si tratta del sito archeologico Gschlier, di cui il "Rungger Egg" è il rogo votivo (Brandopferplatz, per l'appunto), dove gli scavi attestano la pratica di sacrifici umani fino all'epoca dell'occupazione romana. La sua storia è parallela a quella del santuario del Burgstall, sulla cima dello Scilir, dove il luogo di culto (altro Brandopferplatz) venne abbandonato alla fine dell'età del bronzo e ripreso in epoca romana.

Sul sito esiste una pubblicazione in tedesco: Paul Gleirscher, Untersuchungen an einem eisenzeitlichen Brandopferplatz bei Seis am Schlern in Südtirol, Philipp von Zaberb editore, Mainz am Rhein, 2002 (vedi scheda su OpenLibrary.org; la traduzione del titolo è approssimativamente "Ricerche su un rogo rituale - più letteralmente "posto di roghi sacrificali", o qualcosa del genere - dell'età del ferro presso Siusi in Sud Tirolo), che è stato presentato ufficialmente dalla provincia di Bolzano (vedi pagina sul sito della provincia di Bolzano). Paul Gleirscher è direttore del Landesmuseum della Carinzia di Klagenfurt. Il libro è di frequente citato e se ho capito bene si tratta di uno dei pochi siti del genere compiutamente scavati e pubblicati.

Che si possa tradurre Brandopferplatz con "rogo votivo" è comprovato da questa scheda bibliografica dell'università di Gratz, relativa ad un articolo preliminare dello stesso autore, pubblicato nel 1994 in A. Mastrocinque, Culti pagani nell'Italia settentrionale, Trento 1994.

Un quadro più completo si può avere dai titoli dei contributi ad un volume collettivo (convegno ?) dal titolo Culti nella preistoria delle Alpi. Le offerte, i santuari, i riti a cura di Liselotte Zemmer-Plank, Bolzano 2002, nella sezione "Luoghi sacrificali in regioni alpine d'alta quota (i titoli sono in tedesco con sotto la traduzione italiana, metto solo quest'ultima; cito solo gli articoli attinenti):

  • Thomas Stöller: "Perduto, nascosto, offerto? Deposizioni singole dell'età del ferro in ambienti alpini estremi e le loro radici nell'età del bronzo"
  • Paul Gleirscher: "Roghi votivi alpini" (usa Brandopferplätze al plurale)
  • Günther Niederwanger, "Burgstall allo Sciliar, un rogo votivo alpino"
  • Hans Nothdurfter: "Ultimo, S. Valburga, altari sacrificali (Bolzano)" in tedesco "altari sacrificali" è Brandopferplatz, al singolare)
  • Günther Niederwanger, "Il rogo votivo al Lago Nero a Seeberg (Bolzano)"
  • Jürg Rageth, "Scuol-Russonch (Bassa Engadina, Grigioni), insediamento o rogo votivo?"

(vedi questo .pdf)

Nella sezione dello stesso libro sul "Culto rupestre" c'è un articolo di Raffaella Poggiani Keller "Il sito con stele e massi-menhir di Ossimo-Pat in Valcamonica (Italia): una persistenza di culto tra età del rame ed età del ferro? (questo per il legame con la Val Camonica)

Scavi del 1998 in un altro Brandopferplatz sono descritti (in tedesco) sul Sölkpass da Bernhard Hebert sul sito ANISA (ricerche archeologiche alpine, austriaco), che cita anche diversi siti simili sulle Alpi (e cita anche un altro vocabolo, Hauptverbreitungsgebiete, che dovrebbe avere un significato simile).

Ancora, qui è on-line un articolo (o un suo riassunto) sugli scavi del 2002-2003 su "Un luogo di culto dell'età del ferro in Val Badia, località Prati del Putia" (autori Michela Cottini, Claudia Mascino Murphy, Andrea Pilli, Umbrerto Tecchiati, edito nella rivista Ladinia, 31, 2007: a "Putia 2": ''La scoperta di abbondanti carboni e di minuti resti ossei animali calcinati suggeriscono di inquadrare il sito nella categoria dei roghi votivi alpini (Brandopferplätze)."

Pertanto:

  • Il titolo è da scrivere come "rogo votivo" perché siamo sulla wikipedia in italiano e se esiste un termine corretto in italiano si usa quello.
  • Non ho trovato menzioni dei citati Brandopferplatz di Sommacampagna, Custoza ed Este e nemmeno del legame tra la placchetta votiva in metallo che proverrebbe da un Brandopferplatz a Breno (nella cui pagina tutti i link parlano del tempio di Minerva di epoca romana e non di un Branopferplatz). Toglierei dunque queste menzioni: se si vogliono reintrodurre si potrà farlo portando le fonti.

MM (msg) 10:08, 24 ago 2009 (CEST)Rispondi

Ritorna alla pagina "Rogo votivo".