Discussione:Scapece gallipolina

Ultimo commento: 16 anni fa, lasciato da Mau db in merito all'argomento Commento di anonimo
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Ricopio dalla voce

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Scapece che secondo me è un doppione e lascio qui per eventualmente espandere questa.

Scapece gallipolino

Nell’area dell’antico distretto di Gallipoli il pesce (in genere latterini e zerri, ma anche argentini e avannotti di boghe), una volta fritto, viene accomodato in una zuppiera a strati con pangrattato, menta e aglio e quindi inzuppato di aceto; nella versione più nobile e costosa, che si vende alle fiere e ai mercati, si prepara e si conserva in barilotti e il pangrattato è arricchito con lo zafferano che con il suo colore giallo vivace rende il tutto più attraente. I pesci adoperati sono sempre di scarso valore commerciale. Categoria: Geografia della Puglia

--83.190.220.147 04:57, 11 lug 2007 (CEST)Rispondi

Commento di anonimo

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Sposto qui quello che un utente anonimo ha scritto nella voce:
Ho letto la scrupolosa scheda esistente. Ritengo, però, che la scapece(metodo di conservazione del pesce "inventato" quando non esistevano i frigoriferi..),alimento presente in tutto il bacino del Mediterraneo sia di origine araba e si sia sparsa poi velocemente perchè rispondeva a vere necessità. Alternativa veneziana alla scapece è la ricetta delle"sarde in saor"(conservate in cipolla ed aceto).
--Mau db (msg) 04:54, 18 mar 2008 (CET)Rispondi

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