Distretto dei Parchi

Il distretto dei Parchi era il nome di un distretto progettato dal governo giacobino della Repubblica Cisalpina nel dipartimento del Ticino. Come molti enti simili, non trovò piena applicazione a causa del caotico periodo rivoluzionario in cui fu ideato, e venne soppresso dopo solo un anno a causa di nuovi rivolgimenti politici.

Distretto dei Parchi
Informazioni generali
CapoluogoCorpi Santi di Pavia
1000 abitanti (1771)
Dipendente daDipartimento del Ticino
Suddiviso in8 comuni
Amministrazione
Forma amministrativaDistretto
Organi deliberativiMunicipalità
Evoluzione storica
Inizio1797
CausaInvasione napoleonica
Fine1798
CausaColpo di Stato dell'Armée d'Italie
Preceduto da Succeduto da
Parco Pavese Distretto di Bereguardo
Distretto di Belgioioso

La Costituzione della Repubblica Cisalpina progettò un nuovo ordinamento degli enti locali lombardi, partendo dal presupposto di una nuova geografia basata su una razionalizzazione illuministica anziché sui retaggi di secoli di storia. La funzione dei distretti, che andavano a sostituire l'istituto plurisecolare della pieve, sarebbe divenuto quello di svolgere le più alte funzioni municipali nelle aree di notevole parcellizzazione comunale.[1]

Nell'area pavese, il Parco venne unificato nelle sue due sezioni ed aggregato ai Corpi Santi. Il distretto venne classificato col numero 11.

Definito dalla legge 6 germinale anno VI, l'ente non riuscì ad avere una vera applicazione, poiché pochi mesi dopo il golpe militare riversò il governo giacobino sostituendolo con uno più finalizzato ad ottenere risparmi per la guerra. Il distretto dei Parchi, ritenuto troppo piccolo, venne subito cancellato a favore di circoscrizioni più ampie.[2]

Territorio

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Il territorio del distretto ereditava quello del Parco Novo Pavese, del Parco Vecchio Pavese e dei Corpi Santi di Pavia.

  1. ^ Distretti cisalpini giacobini
  2. ^ Distretto dei Parchi

Bibliografia

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  • Costituzione della Repubblica Cisalpina dell'anno V

Voci correlate

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