Distretto di Melegnano

distretto cisalpino

Il distretto di Melegnano era il nome di un distretto ideato dal governo giacobino della Repubblica Cisalpina nel dipartimento del Ticino, e poi nel dipartimento d'Olona dopo il colpo di Stato del 1798.

Distretto di Melegnano
Informazioni generali
CapoluogoMelegnano
2.508 abitanti (1771)
Dipendente daDipartimento del Ticino
Dipartimento d'Olona (dal 1798)
Suddiviso in36 comuni
(46 dal 1798)
Amministrazione
Forma amministrativaDistretto
Organi deliberativiMunicipalità
Evoluzione storica
Inizio1797
CausaInvasione napoleonica
Fine1801
CausaProclamazione della Repubblica Italiana
Preceduto da Succeduto da
Pieve di San Giuliano Cantone di Melegnano

Storia modifica

La Costituzione della Repubblica Cisalpina progettò un nuovo ordinamento degli enti locali lombardi, partendo dal presupposto di una nuova geografia basata su una razionalizzazione illuministica anziché sui retaggi di secoli di storia. La funzione dei distretti, che andavano a sostituire l'istituto plurisecolare della pieve, sarebbe divenuto quello di svolgere le più alte funzioni municipali nelle aree di notevole parcellizzazione comunale.[1]

Nell'area meridionale milanese, la vecchia pieve di San Giuliano Milanese venne lasciata invariata, salvo spostare il capoluogo nella più grande Melegnano e portarla per la prima volta integralmente sotto Pavia. Il distretto venne classificato col numero 9.

Definito dalla legge 6 germinale anno VI, l'ente non riuscì ad avere una vera applicazione fino al golpe militare riversò il governo giacobino sostituendolo con uno più finalizzato ad ottenere risparmi per la guerra. Il distretto di Melegnano, che prese il numero 4, incluse questi comuni: Arcagnago, Bascapè, Bustighera, Campo Morto, Canobbio, Carpianello, Carpiano, Cassina Bianca, Castel Lambro, Cavagnera, Cerro, Civesio, Colturano, Gnignano con Sicciano, Gualdrasco, Landriano, Mandrino, Mangialuppo, Mediglia, Melegnano, Mercugnano, Mezzano, Pairana, Pantigliate, Pedriano, Ponte Lungo, Rancate, Riozzo, Robbiano, San Giuliano, San Zeno, Santa Brera, Torre Vecchia, Trognano, Vairano, Viboldone, Videserto, Vidigulfo, Vigliano, Vigonzone, Villa Maggiore, Villa Rossa con Mairano, Villarzino, Vizzolo, Zibido al Lambro, Zivido.[2]

Dopo un solo anno l'invasione austriaca travolse comunque tutto ristabilendo in pieno comuni e vecchie pievi. Anche quando l’anno successivo, il 1800, prontamente tornarono i francesi, si preferì a questo punto mantenere provvisoriamente le autorità locali in essere fino a che nel 1801 questo livello amministrativo venne definitivamente superato a favore dei cantoni.

Territorio modifica

Il territorio del distretto era inizialmente identico a quello della pieve sangiulianese, poi si allargò in direzione pavese.

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Costituzione della Repubblica Cisalpina dell'anno V
  • Costituzione della Repubblica Cisalpina dell'anno VI

Voci correlate modifica