Due Sicilie (romanzo)

Due Sicilie (Beide Sizilien) è un romanzo del 1942, dello scrittore viennese Alexander Lernet-Holenia.

Due Sicilie
Titolo originaleBeide Sizilien (roman)
AutoreAlexander Lernet-Holenia
1ª ed. originale1942
1ª ed. italiana2017
Genereromanzo
Sottogenerestorico
Lingua originaletedesco
AmbientazioneAustria, Novecento
PersonaggiColonnello Rochonville, Engelshausen, cinque ufficiali e un sottufficiale del reggimento «Due Sicilie».
ProtagonistiIl disciolto reggimento «Due Sicilie»
CoprotagonistiGabrielle Rochonville
Preceduto daMarte in Ariete (1941)
Seguito daIl conte di Saint-Germain (1948)

Trama modifica

Negli ultimi mesi della prima guerra mondiale, sul fronte balcanico ormai disfatto, vengono sciolti gli ultimi reggimenti dell'Austria Felix. Tra questi l'Ottavo Ulani detto "Re delle due Sicilie" o - più brevemente - "Due Sicilie". Il reggimento non esiste più, e il colonnello Rochonville, cinque ufficiali e un sottufficiale sono i soli sopravvissuti di un manipolo di uomini che "Hanno vissuto cercando la propria tomba". Effettivamente, a partire dal primo morto strangolato, Engelshausen, trovato prono, la faccia rivolta al soffitto e il collo torto «come notoriamente fa il diavolo quando viene a prendersi qualcuno[1]»: si apre un enigma inesplicabile per i suoi compagni d'armi e per la polizia.
Uno alla volta i sei superstiti sono vittime di morti che sembrano casuali ma devono per forza essere collegate tra loro e alla storia del vecchio reggimento.

Origini storico-letterarie modifica

Siamo ormai nel periodo postbellico, negli anni '20 in cui, con la caduta dell'Impero austro-ungarico, delle sue glorie e tradizioni, uomini una volta potenti e orgogliosi, si trovano a mendicare un posto di lavoro borghese o cercano di sopravvivere dignitosamente intaccando i patrimoni di famiglia.
Soldati valorosi che non hanno più nemmeno la possibilità di fregiarsi delle buone maniere e di un minimo decoro borghese, travolti dalla frustrante sensazione di essere completamente superati dalla Storia, di appartenere a un mondo che non c'è più: «Erano finiti i pomeriggi estivi, in cui dai boschetti del parco si guardava verso casa … finito il tempo passato sui prati dove si muovevano al vento le campanule»[2].
In questa prova Lernet-Holenia, nello svolgere la trama del giallo, affronta gli aspetti psicologici e onirici dei personaggi più che l'azione poliziesca, avvicinandosi così a Hugo von Hofmannsthal e Arthur Schnitzler, piuttosto che al più frequentato Joseph Roth[3].

Recensioni modifica

  • Lernet-Holenia «si muove con l'eleganza di un topo d'albergo in abito da sera, che vuol fare un colpo»[4].
  • Nei suoi saggi Leonardo Sciascia cita Due Sicilie sostenendo che il romanzo ha «un che di labirintico, affascinante e insieme vertiginoso» – una sua «diabolica essenza». E sa calarsi «dentro una conoscenza del cuore umano, dentro introspezioni e descrizioni, di eccezionale acutezza e delicatezza, attingendo uno dei punti più alti dell'epos di Lernet-Holenia»[5].

Edizioni modifica

Note modifica

  1. ^ Edizione Adelphi, 2017, p. 23.
  2. ^ Ibidem, p. 127.
  3. ^ Claudio Magris, Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna.
  4. ^ Gottfried Benn.
  5. ^ Leonardo Sciascia, Opere, vol. II: Inquisizioni - Memorie - Saggi.

Bibliografia modifica

  • Leonardo Sciascia, Leonardo Sciascia: opere, II volume (Inquisizioni - Memorie - Saggi).
  • Claudio Magris, Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna.
  • Mario Bernardi Guardi, Alexander Lernet-Holenia. L'Austria felix di quel giallista un po' anarca.
  • Carlo Geloso, La campagna austro-serba del 1914 (agosto-dicembre), Roma, 1948.
  • Kriegsarchiv, L'ultima guerra dell'Austria-Ungheria, vol. I e I bis, tr.it., Roma, 1934.
  • Conrad von Hötzendorf, Aus meiner Dienstzeit (1906-1918), 5 voll., Vienna, 1922-1925.
  • Roberto Segre, Come si perde: Serbia 1914, Milano, 1936.
  • Leo Valiani, La dissoluzione dell'Austria-Ungheria, Milano, Il Saggiatore, 1966.

Collegamenti esterni modifica

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