Elezioni parlamentari in Serbia del 2016

Elezioni parlamentari in Serbia del 2016
Stato Bandiera della Serbia Serbia
Data
24 aprile
Legislatura XI[1]
Assemblea Assemblea nazionale
Affluenza 56,07% (Aumento 2,98%)
Liste
La Serbia sta vincendo[2]
Voti
1.823.147
49,71%
413.770
11,28%
306.052
8,34%
Seggi
131 / 250
29 / 250
22 / 250
Differenza %
Diminuzione 0,25%
Diminuzione 2,66%
Aumento 6,26%
Differenza seggi
Diminuzione 27
Diminuzione 15
Aumento 22
Governi
Vučić II (2016-2017)
Brnabić I (2017-2020)
2014 2020

Le elezioni parlamentari in Serbia del 2016 si sono tenute il 24 aprile[3] insieme alle elezioni locali. Anche questa volta si sono tenute anticipatamente dopo la decisione del primo ministro Aleksandar Vučić di testare il programma di riforme avviate e chiedere altri quattro anni per accelerare il processo di integrazione europea del Paese. La lista guidata dal Partito Progressista Serbo di Vučić ha vinto le elezioni ottenendo nuovamente la maggioranza assoluta dei deputati.

Risultati modifica

Liste
Voti % Seggi
La Serbia sta vincendo (SNS - SDPS - PUPS - NS - SPO - PS - PSS - NSS - SNP)
1 823 147 49,71 131
413 770 11,28 29
306 052 8,34 22
227 626 6,21 16
Per una Serbia Giusta (DS - NS - RS - DSHV - ZZS - ZZŠ)
227 589 6,20 16
190 530 5,19 13
Unione per una Serbia Migliore (LDP - LSV - SDS)
189 564 5,17 13
56 620 1,54 4
Serbia per Tutti Noi (PS - PZP - NUPS - SDU)
35 710 0,97
32 526 0,89 2
30 092 0,82 2
27 690 0,75
23 890 0,65 1
A Dispetto - Uniti per la Serbia - Alleanza Popolare (TS - NM)
17 528 0,48
16 262 0,44 1
Partito Russo
13 777 0,38
Gruppo Cittadino per la Rinascita Serba
13 260 0,36
Movimento Serbo-Russo
10 016 0,27
Dialogo - Giovani con Sentimento
7 744 0,21
Partito Repubblicano
4 522 0,12
Totale
3 667 915
100
250
Voti non validi
111 008
2,94
Votanti
3 778 923

Partiti e coalizioni modifica

Le principali coalizioni e liste presentatesi alle elezioni sono state sette [4].

I progressisti (SNS) del premier Vučić hanno formato una larga coalizione denominata "Aleksandar Vučić - La Serbia sta vincendo" insieme a Partito Socialdemocratico di Serbia, Partito dei Pensionati Uniti di Serbia, Nuova Serbia, Movimento dei Socialisti, Movimento del Rinnovamento Serbo, Partito Popolare Serbo, Movimento della Forza di Serbia, Partito Popolare dei Contadini, DSS Indipendente e Coalizione dei Rifugiati.

Il Partito Socialista di Serbia (SPS) del vicepremier Ivica Dačić ha creato una lista con Serbia Unitaria, ricevendo l'appoggio dei Verdi di Serbia e del Partito Comunista.

Il Partito Democratico (DS) si è alleato col Partito Nuovo, Insieme per la Serbia, Alleanza Democratica dei Croati in Voivodina e con movimenti locali quali Insieme per la Šumadija e Movimento per la Krajina.

Il Partito Socialdemocratico (SDS) si è coalizzato con il Partito Liberal-Democratico e la Lega dei Socialdemocratici di Voivodina.

I clericali di Dveri hanno creato una coalizione di destra, il Blocco Patriottico con il Partito Democratico di Serbia.

Il Partito Radicale Serbo (SRS) si è invece presentato autonomamente alle elezioni.

Sondaggi modifica

Data Fonte SNS et al. SPS
JS
DS SRS DveriDSS SDSLDPLSV DJB Altri Differenza
2016
23 aprile NewMediaMp 58,2 8,0 3,0 15,0 5,0 6,0 6,0 43,0
20 aprile Faktor Plus 50,9 12,3 5,5 7,9 5,2 5,1 4,6 38,6
20 aprile Ninamedia Archiviato il 23 aprile 2016 in Internet Archive. 47,2 13,3 5,1 9,3 6,3 5,6 4,9 33,9
20 aprile NSPM 44,8 12,7 7,5 9,8 6,3 6,9 4,2 32,1
19 aprile ProPozitiv 50,6 11,4 4,9 8,2 5,6 6,9 5,3 39,2
аprile FPN 27,2 11,6 5,6 17,5 8,1 12,0 8,8 9,7
11 aprile Faktor Plus 50,9 12,3 5,7 7,8 5,1 5,0 4,5 38,3
31 marzo ProPozitiv 52,4 12,3 4,6 6,5 7,4 7,3 5,7 40,1
28–31 marzo CeSID 53,0 13,0 5,0 7,0 8,0 6,0 5,0 40
27 marzo Faktor Plus 52,6 11,9 6,1 6,1 5,5 5,0 3,3 40,7
3 marzo Faktor Plus 49,4 12,7 6,4 6,0 5,7 5,0 3 36,7
28 gennaio-7 febbraio NSPM 44,9 11,8 10,8 7,0 6,8 8,5 3,4 33,1
3 febbraio Faktor Plus 49,5 12,0 6,8 6,0 5,6 5,2 2,3 37,5

Note modifica

Collegamenti esterni modifica

  • (SR) Risultati (PDF), su rik.parlament.gov.rs.
  • (SR) Seggi (DOC), su rik.parlament.gov.rs. URL consultato il 19 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2017).
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