Enrico Bracchi

militare italiano

Enrico Bracchi (Bormio, 1898Bressanone, 1973) è stato un ufficiale italiano. Insignito di sei medaglie d'argento, una di bronzo e tre croci di guerra.[1]

Enrico Bracchi
NascitaBormio, 1898
MorteBressanone, maggio 1973
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Forza armataRegio Esercito
Corpoalpini
Anni di servizio1917-1945
GradoColonnello
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Decorazionivedi qui
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Biografia modifica

Enrico Bracchi durante il secondo conflitto bellico fece parte del 6º Reggimento alpini della divisione Tridentina. Nel luglio 1942 partì con l'ARMIR per il fronte russo dove fu comandante del battaglione Vestone[2] combattendo nella battaglia di Nikolaevka[3] e guidando il ripiegamento dal Don.[4]

Rientrato in Italia a fine marzo del 1943[5] dopo l'armistizio di Cassibile fu fatto prigioniero dai tedeschi.[6]

Nel 1964 il comune di Vestone gli concesse la cittadinanza onoraria.[7]

Onorificenze modifica

— Colle di Muses , 5 dicembre 1940[8]
 
Monumento dedicato al Battaglione alpini Vestone
— Fronte russo - Medio Don, agosto 1942 - febbraio 1943

Note modifica

  1. ^ BRACCHI Enrico - Enciclopedia Bresciana, su www.enciclopediabresciana.it. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  2. ^ CornelioGalas, ARMIR, IL DRAMMA DELLA RITIRATA – 56 | TELEVIGNOLE, su televignole.it. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  3. ^ Istituto del Nastro Azzurro, NIKOLAJEWKA 26 GENNAIO 1943 – Istituto del Nastro Azzurro, su istitutodelnastroazzurro.org, 26 gennaio 2020. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  4. ^ Campagna di Russia, su www.montesuello.it. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  5. ^ Battaglione Alpini Vestone, su Vecio.it, 18 agosto 2011. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  6. ^ Censimento delle fonti edite e inedite sugli Internati Militari Italiani (IMI) 1943-1945 della provincia di Trento (PDF), su museodellaguerra.it.
  7. ^ Società Editrice Athesis S.p.A, La Monte Suello chiama le penne nere Alpini protagonisti nel fine settimama, su Bresciaoggi.it, 2022.09.01T01:54:47+0200. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  8. ^ http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/view_doc.php?img=e-1942%20vol_1/e-1942%20vol_1_00000071.JPG
  9. ^ http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/view_doc.php?img=e-1943%20vol_3/e-1943%20vol_3_00000113.JPG
  10. ^ https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/912570

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica