Eolabulla
genere di ragni
Eolabulla Wunderlich, 2004 è un genere di ragni fossili appartenente alla famiglia Linyphiidae.
Caratteristiche modifica
Gli esemplari finora raccolti di questo genere risalgono tutti al Paleogene[1].
Distribuzione modifica
Le sei specie oggi note di questo genere sono state rinvenute in alcune ambre baltiche dell'Europa settentrionale[1].
Tassonomia modifica
Dal 2004 non sono stati esaminati altri esemplari, né sono state descritte sottospecie al 2012[1].
A dicembre 2012, si compone di sei specie descritte e due non ancora descritte[1]; di 6 specie secondo l'aracnologo Tanasevitch[2]
- †Eolabulla falcata Wunderlich, 2004 - ambra baltica risalente al Paleogene [1].
- †Eolabulla gladiformis Wunderlich, 2004 - ambra baltica risalente al Paleogene
- †Eolabulla laminata Wunderlich, 2004 - ambra baltica risalente al Paleogene
- †Eolabulla perforata Wunderlich, 2004 - ambra baltica risalente al Paleogene
- †Eolabulla sagitta Wunderlich, 2004 - ambra baltica risalente al Paleogene
- †Eolabulla similis Wunderlich, 2004 - ambra baltica risalente al Paleogene
- †Eolabulla sp.1 Wunderlich, 2004 - ambra baltica risalente al Paleogene
- †Eolabulla sp.2 Wunderlich, 2004 - ambra baltica risalente al Paleogene
Note modifica
- ^ a b c d e A summary list of fossil spiders and their relatives
- ^ Fossil linyphiids, sito dell'aracnologo Tanasevitch, su andtan.newmail.ru. URL consultato il 24 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
Bibliografia modifica
- Wunderlich, 2004 - The fossil spiders of the family Linyphiidae in Baltic and Dominican amber (Araneae:Linyphiidae). Beiträge zur Araneologie, vol.3, p. 1298–1373.
- Jason A. Dunlop, David Penney & Denise Jekel, 2013 - A summary list of fossil spiders and their relatives. In Platnick, N. I. (ed.) The world spider catalog, version 13.5 American Museum of Natural History
Altri progetti modifica
- Wikispecies contiene informazioni su Eolabulla
Collegamenti esterni modifica
- Elenco di ragni fossili, nel sito World Spider Catalogue di Platnick URL consultato il 24 maggio 2013 (PDF) [collegamento interrotto], su research.amnh.org.