Epinephelus coioides

specie di pesce

La cernia a macchie arancioni (Epinephelus coioides (Hamilton, 1822)), conosciuta commercialmente come cernia indopacifica[2], è un pesce osseo marino della famiglia Serranidae.

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Cernia a macchie arancioni
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
SottoclasseOsteichthyes
SuperordineAcanthopterygii
OrdinePerciformes
SottordinePercoidei
FamigliaSerranidae
SottofamigliaEpinephelinae
GenereEpinephelus
SpecieE. coioides
Nomenclatura binomiale
Epinephelus coioides
(Hamilton, 1822)
Sinonimi

Bola coioides, Cephalopholis nebulosus, Epinephelus nebulosus, Epinephelus suillus, Homalogrystes guntheri, Serranus nebulosus, Serranus suillus

Descrizione

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È molto simile alla cernia bruna da cui si distingue per la livrea che è beige o marrone molto chiaro con punti marrone rossastro o arancione su tutto il corpo (diversamente dalla cernia bruna che ha macchie simili ma di colore biancastro). Inoltre ci sono 5 fasce scure verticali sul corpo.

Può raggiungere il metro di lunghezza.

Biologia

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Simili alla cernia bruna e alle altre cernie mediterranee.

Distribuzione e habitat

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Questa specie è originaria dell'Indo-Pacifico. In seguito a migrazione lessepsiana si è diffusa nel bacino orientale del mar Mediterraneo.[1]

In mar Rosso vive prevalentemente su fondi molli a profondità tra 5 e 100 metri. Frequenta anche le acque salmastre.[senza fonte]

Tassonomia

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In passato confusa con Epinephelus tauvina , specie del mar Rosso e degli oceani Indiano e Pacifico mai ritrovata nel Mediterraneo.

Specie affini

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Epinephelus malabaricus

La cernia di Malabar (Epinephelus malabaricus) è un'altra cernia indo-pacifica migrante lessepsiana catturata solo raramente nel Mediterraneo orientale. Questa specie, simile a E. coioides, ha anch'essa 5 bande scure sui fianchi ma meno definite che nella cernia a macchie arancione ed è completamente coperto di macchie biancastre grandi ed irregolari e di macchiette più piccole scure.

  1. ^ a b (EN) Amorim P. et al. 2018, Epinephelus coioides, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 31/3/2020.
  2. ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 5 aprile 2018.

Bibliografia

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  • Tortonese E. Osteichthyes, Calderini, 1975
  • Louisy P., Trainito E. (a cura di) Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo. Milano, Il Castello, 2006. ISBN 888039472X

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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