Europa (nave appoggio idrovolanti)

nave appoggio idrovolanti e sommergibili della Regia Marina

L'Europa è stata una nave appoggio idrovolanti e sommergibili della Regia Marina.

Europa
ex Quarto
ex Salacia
ex Manila
L'Europa dopo i lavori di trasformazione
Descrizione generale
Tipopiroscafo da carico (1895-1915)
nave appoggio idrovolanti/
nave appoggio sommergibili (1915-1920)
ProprietàPinillos & Izquierdo y Cia. (1895-1898)
Donaldson Line (1898-1911)
M. Jebsen (1911-1913)
Tito Campanella (1913-1915)
Regia Marina (1915-1920)
Cantierecostruzione: Charles Connell & C., Glasgow
trasformazione: Regio Arsenale, La Spezia
Varo5 luglio 1895
Entrata in servizio4 agosto 1895 (come nave civile)
6 ottobre 1915 (come unità militare)
Radiazione10 settembre 1920
Destino finaledemolita
Caratteristiche generali
Dislocamentocarico normale 6400 t
pieno carico 8805 t
Lunghezza123,2 m
Larghezza14,07 m
Pescaggio5,8 m
Propulsione1 motrice alternativa a vapore
(potenza 3000 HP)
3 caldaie
1 elica
Velocità12 nodi (22,22 km/h)
Equipaggio250 tra ufficiali, sottufficiali e marinai
Armamento
Artiglieria2 cannoni da 76/30 mm
Mezzi aerei8 idrovolanti pronti al volo
4 idrovolanti di riserva
Note
dati tecnici riferiti a dopo la trasformazione in nave appoggio idrovolanti
dati presi da Clydesite, Marina Militare e Guide Compact DeAgostini – Navi e velieri
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Storia modifica

Costruita nel 1895 nei cantieri scozzesi di Charles Conell & Company, a Glasgow, per conto degli armatori Pinillos & Izqueros y Cia. di Cadice, la nave era in origine un piroscafo da carico[1]. Con una stazza di 4134 tsl, la nave era lunga 119 metri e larga 14, spinta da una macchina a vapore Dunsmir & Jackson da 501 HP[1] a tripla espansione il cui vapore era fornito da tre caldaie alimentate a carbone. Il suo nome avrebbe dovuto essere inizialmente Barcelona, ma venne cambiato prima del completamento in Manila[1].

Nel 1898 il piroscafo venne comprato dalla Donaldson Line, che lo ribattezzò Salacia e lo tenne in servizio fino al 1911, quando lo cedette all'armatore tedesco M. Jebsen[1][2] di Amburgo. Dopo appena due anni, nel 1913, questi a sua volta rivendette la nave all'armatore italiano Tito Campanella, che ribattezzò il piroscafo Quarto[1][2].

Nel 1915 nave Quarto venne acquistata dalla Regia Marina, intenzionata a dotarsi di una nave portaidrovolanti[2]. Ribattezzata Europa, la nave, su progetto di Alessandro Guidoni, venne sottoposta a radicali lavori di ricostruzione nell'Arsenale della Spezia, durati tre mesi[3]: eliminate le sovrastrutture ed un albero a prua ed a poppa vennero costruite due aviorimesse capaci ognuna di 4 aerei, dotati ognuna di due porte laterali; in corrispondenza di ogni porta venne installata una gru a braccio dalla lenta e non facile manovra (in totale quindi quattro) per la messa a mare ed il recupero degli idrovolanti[2][4]. Vennero inoltre imbarcati due cannoni Armstrong antiaerei ed antinave da 76/30 mm[2].

Il 6 ottobre 1915 l’Europa entrò in servizio per la Regia Marina, con la classificazione di nave sussidiaria di I classe per trasporto idrovolanti ed appoggio sommergibili[2]. In novembre l'unità divenne operativa, disponendo di dodici idrovolanti, otto dei quali pronti al volo[5]. La sua base era l'Idroscalo di Brindisi[5].

Il 27 gennaio 1916 l’Europa venne inviata a Valona con 4 Macchi L.1 e lì rimase di base, in appoggio alle operazioni di evacuazione dell'esercito serbo attraverso i porti albanesi[5]. Tra i suoi piloti vi era Giovanni Roberti di Castelvero. Rimase nella base albanese sino al termine del conflitto operando dalla primavera 1917 con la 258ª Squadriglia, dotata di idrovolanti FBA Type H e poi Macchi M.5, che venivano impiegati nel pontile di Valona insieme a quelli della 257ª Squadriglia FBA del Regio Esercito che aveva invece base a terra a Brindisi. Il compiti delle 2 squadriglie FBA era di collaborare allo sbarramento del Canale d'Otranto difendendo il traffico navale alleato ed attaccare le basi austriache di Cattaro e Durazzo. Inoltre successivamente dovevano attaccare le postazioni difensive albanesi in appoggio all'esercito. Il primo comandante della 258ª è stato il Tenente di Vascello Aldo Pellegrini. [6]

Nel maggio 1917 2 FBA della 258ª della Regia Nave Europa presero parte alla battaglia del Canale d'Otranto. Nel corso della prima guerra mondiale la nave svolse principalmente attività di manutenzione ed appoggio idrovolanti[7], ma anche di appoggio ai sommergibili. Fu molto intensa l'attività operativa dei suoi velivoli, i quali effettuarono in tutto 1884 missioni di guerra, di cui più di 1500 di ricognizione in territorio nemico[2].

Radiata nel 1920[2], l’Europa venne avviata alla demolizione.

Note modifica

  1. ^ a b c d e ss MANILA built by Charles Connell & Company Scotstoun Clydebuilt Ships Database
  2. ^ a b c d e f g h Riccardo Magrini, Guide Compact DeAgostini – Navi e velieri, p. 50
  3. ^ Ricordi di idroaviazione, Schede tecniche aerei militari italiani e storia degli aviatori, su alieuomini.it. URL consultato il 9 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2011).
  4. ^ Gino Galuppini, Militaria – Sommergibili, corazzate e altre navi da guerra dal 1914 a oggi, Il Giornale, p. 38
  5. ^ a b c Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni navali, aeree, subacquee e terrestri in Adriatico, pp. 65-93-112
  6. ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentili e Paolo Varriale, 1999 pag. 387
  7. ^ Marina Militare

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Almanacco storico navale - Europa Nave appoggio e trasporto Aerei

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