Evippa rajasthanea
Evippa rajasthanea Tikader & Malhotra, 1980 è un ragno appartenente alla famiglia Lycosidae.
| Evippa rajasthanea | |
|---|---|
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| Classificazione scientifica | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | Animalia |
| Sottoregno | Eumetazoa |
| Superphylum | Protostomia |
| Phylum | Arthropoda |
| Subphylum | Chelicerata |
| Classe | Arachnida |
| Ordine | Araneae |
| Sottordine | Araneomorphae |
| Superfamiglia | Lycosoidea |
| Famiglia | Lycosidae |
| Sottofamiglia | Evippinae |
| Genere | Evippa |
| Specie | E. rajasthanea |
| Nomenclatura binomiale | |
| Evippa rajasthanea Tikader & Malhotra, 1980 | |
Etimologia modifica
Il nome deriva dallo stato indiano di rinvenimento degli esemplari: il Rajasthan[1].
Caratteristiche modifica
Il prosoma è più lungo che largo, strozzato nella parte frontale. Somiglia ad E. praelongipes Simon, 1885, ma ne differisce per tre peculiarità:
- epigino di struttura differente.
- Le zampe sono di colore marrone pallido a parte piccoli punti sparsi dorsalmente, mentre in E. praelongipes le zampe dorsalmente sono provviste di bande trasversali irregolari bruno-verdastre[1].
- Lo sterno è marrone chiaro, mentre in E. praelongipes è di colore pallido[1].
Le femmine hanno il bodylenght (prosoma + opistosoma) di 13,00 millimetri (5,8 + 7,5)[1].
Distribuzione modifica
La specie è stata reperita nell'India settentrionale: sono stati rinvenuti esemplari nel villaggio di Mandore, nei pressi di Jodhpur, appartenente allo stato del Rajasthan[1].
Tassonomia modifica
La descrizione originaria definisce questi esemplari come Evippa rajasthaneus; per concordare con Evippa che è di genere femminile il nome è stato cambiato con l'attuale Evippa rajasthanea.
Al 2017 non sono note sottospecie e dal 1980 non sono stati esaminati nuovi esemplari[1].
Note modifica
Bibliografia modifica
- Tikader, B.K. & Malhotra, M.S., 1980 - Lycosidae (Wolf-spiders). Fauna India (Araneae) vol.1, pp.248-447. PDF (pp.306-308)
Collegamenti esterni modifica
- (EN) The world spider catalog, Lycosidae, Evippa rajasthanea, su wsc.nmbe.ch. URL consultato il 7 gennaio 2017.
