Foreste sclerofille e miste dell'Egeo e della Turchia occidentale

Ecoregione della zona Paleartica

Le foreste sclerofille e miste dell'Egeo e della Turchia occidentale sono una ecoregione terrestre della ecozona paleartica appartenente al bioma delle foreste, boschi e macchie mediterranei (codice ecoregione: PA1201[1]) che si sviluppa per circa 134.000 km² lungo la costa occidentale della Turchia, gran parte della Grecia continentale e delle isole dell'Egeo, ed in parte nella Macedonia del Nord sud-orientale ed una piccolissima parte nella Bulgaria al confine con Grecia e Macedonia del Nord.

Foreste sclerofille e miste dell'Egeo e della Turchia occidentale
Aegean and Western Turkey sclerophyllous and mixed forests
Area protetta (Natura 2000) a nord dell'isola di Chios (Grecia)
EcozonaPaleartica (PA)
BiomaForeste, boschi e macchie mediterranei
Codice WWFPA1201
Superficie133 500 km²
ConservazioneIn pericolo critico
StatiBandiera della Grecia Grecia,Bandiera della Turchia Turchia, Bandiera della Macedonia del Nord Macedonia del Nord,Bandiera della Bulgaria Bulgaria
Cartina dell'ecoregione
Scheda WWF

La regione ospita ancora alcune importanti aree di pineta, e specie rare ed endemiche come Liquidambar orientalis e la palma da dattero di Creta.

La regione fa parte della ecoregione globale 123 Formazioni forestali mediterranee, inclusa nella lista Global 200.[2]

Lo stato di conservazione è considerato in pericolo critico.

Territorio

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L'ecoregione si sviluppa in massima parte lungo le coste del mar Egeo ed è formata da due parti: una europea ed una asiatica. La parte asiatica occupa la sponda orientale dell'Egeo, lungo le coste della Turchia, dalla penisola di Biga a nord (l'antica Troade) lungo tutta la costa occidentale dell'Anatolia fino alla penisola di Teke nell'antica Licia (distretto di Kumluca) a sud. Ne fa parte anche una piccola striscia di terra lungo la costa nord-orientale del Mar di Marmara fino al golfo di İzmit. La parte europea inizia nella Tracia sud-orientale, con la penisola di Gallipoli, e si estende verso ovest attraverso la Macedonia greca, la Tessaglia, la Beozia, l'Attica, l'isola di Eubea, quasi tutto il Peloponneso (esclusi i rilievi centrali), e la Grecia occidentale fino a nord del golfo di Arta. Ne fanno parte anche tutte le isole greche dello Ionio e dell'Egeo, esclusa Creta. La regione comprende anche la parte meridionale della valle del fiume Vardar, in Macedonia del Nord, e l'estremo angolo sud-occidentale della Bulgaria.

Mentre la parte orientale dell'ecoregione comprende zone per lo più pianeggianti, la parte occidentale è più montagnosa, comprendendo le montagne del Taigeto, Parnone, Aroania e Cillene nel Peloponneso, e i monti Olimpo e Otri nella Grecia centrale.

La regione è solcata da molti fiumi. Fra questi Edremit, Bakırçay (o Caicus), Gediz, Piccolo Meandro e Grande Meandro nell'Anatolia e Evros, Mesta, Sruma, Vardar, Aliacmone e Peneo nella parte europea settentrionale.

Le precipitazioni medie variano considerevolmente tra l'inverno (umido) e l'estate (secca), con medie annuali che oscillano tra 600 e 1.350 mm.

Le formazioni più comuni della zona sono quelle della macchia mediterranea dominata da arbusti sempreverdi e alberi di pino calabro. Le principali specie di macchia mediterranea che si incontrano sono: il corbezzolo, il corbezzolo greco, la ginestra odorosa, e l'alloro. Nelle zone in cui non è presente il pino calabro, le principali specie sono: la quercia spinosa, lo sparzio villoso, la marruca, e l'erica arborea.

Alcune associazioni caratteristiche della macchia sono:

Il sud della Turchia ha anche diverse specie endemicche. Fra queste il liquidambar turco (Liquidambar orientalis), considerato vulnerabile dallo IUCN e distribuito su un'area piuttosto limitata fra il fiume Çine (affluente del Meandro) e la città di Fethiye sulla costa sud-orientale. Altra specie endemica è la palma da dattero di Creta (Phoenix theophrastii) fortemente localizzata nelle valli costiere di Datça e Kumluca-Karaoz, con popolazioni aggiuntive a Bodrum-Golturkbuku.

I mammiferi presenti nella regione sono: il cinghiale (Sus scrofa), la volpe rossa (Vulpes vulpes) , l'istrice (Hystrix cristata) , lo sciacallo (Canis aureus) , il lupo (Canis lupus), il tasso (Meles meles), la lepre (Lepus ), il riccio (Erinaceus europaeus), lo scoiattolo (Sciurus) e la martora (Martes martes). Questi si trovano in aree specifiche e in particolare in alcuni dei parchi nazionali e delle aree protette. Ci sono anche segnalazioni occasionali di lince (Lynx lynx), gatto selvatico (Felis silvestris), orso (Ursus arctos).

Diverse specie di uccelli nidificano o migrano attraverso questa ecoregione, soprattutto negli habitat costieri e nelle zone umide. Questi includono il marangone minore (Phalacrocorax pygmeus), il pellicano dalmata (Pelecanus crispus), il gobbo rugginoso (Oxyura leucocephala), e il grillaio (Falco naumanni). Il gobbo rugginoso è classificato come specie in pericolo di estinzione. Nelle aree boschive dove è presente il Liquidambar orientalis si trovano alcune specifiche specie di uccelli: l'usignolo (luscinia megarhynchos) , il canapino pallido (Hippolais pallida) e l'usignolo di fiume (Cettia cetti).

La regione ospita inoltre un certo numero di siti di nidificazione per la tartaruga (Caretta caretta), specie in via di estinzione a livello globale.

Popolazione

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La regione, come tutte le aree costiere del Mediterraneo, è stata densamente abitata fin dai tempi antichi.

Conservazione

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Panorama visto da capo Sunio

Come in tutte le zone costiere del Mediterraneo, una densa popolazione umana, gli insediamenti fitti, e le attività agricole hanno in gran parte distrutto l'habitat naturale. L'urbanizzazione, la conversione di aree forestali all'agricoltura, un eccesso di pascoli e il disboscamento illegale, sono le principali cause di distruzione.

Nella regione si trovano diverse aree protette e aree di interesse per gli uccelli (IBA).

  1. ^ (EN) Aegean and Western Turkey sclerophyllous and mixed forests, in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 23 gennaio 2017.
  2. ^ Mediterranean Forests, Woodlands and Scrub - A Global Ecoregion, su wwf.panda.org, WWF. URL consultato il 10 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2017).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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