Franco Fergnani

filosofo italiano (1927-2009)

Franco Fergnani (Milano, 25 ottobre 1927[1]Milano, 18 giugno 2009) è stato uno storico della filosofia, traduttore e antifascista italiano, studioso del pensiero esistenzialista, in particolare quello di Jean-Paul Sartre.

Biografia modifica

Di famiglia dotata di ampia cultura e fortemente schierata contro il regime fascista, si unisce appena sedicenne alla Resistenza italiana con un deciso spirito attivista, fatto che gli costerà un arresto e la breve reclusione nel carcere di San Vittore[2]. La passione per la filosofia lo porterà a laurearsi nel 1953 all’Università degli Studi di Milano con Antonio Banfi; dopo l’insegnamento in licei come l’Alessandro Racchetti di Crema e il Filippo Lussana di Bergamo e diverse pubblicazioni di saggi e articoli su riviste come “Il pensiero critico”, “Rivista di filosofia”, “aut aut”, “Rivista critica di storia della filosofia” e “Nuova Corrente”, ottiene la cattedra di Filosofia Morale II dell’Università degli Studi di Milano nel 1971[3] e la mantiene ininterrottamente fino al pensionamento, avvenuto nel 2000. Fu figura di spicco nella riflessione esistenzialista novecentesca: egli può essere infatti considerato il portatore del pensiero di Jean-Paul Sartre in Italia[4], traducendo e curando numerosi testi del filosofo francese per editori quali Mursia e Il Saggiatore. Oltre che al pensiero sartriano, Fergnani dedicò molte riflessioni al marxismo occidentale e ad autori come Maurice Merleau-Ponty, Marc Bloch, lo stesso Marx, Lukács e Althusser, tenendo inoltre corsi universitari su Martin Heidegger, Emmanuel Lévinas, Henri Bergson[5]. Alle lezioni tenute da Fergnani, Massimo Recalcati dedica parole estremamente rilevanti, con le quali esprime al meglio le caratteristiche e il lavoro del professore: «Lezioni che apparivano ai nostri occhi come piccoli diamanti: Essere e tempo di Heidegger o L'essere e il nulla di Sartre diventavano incredibilmente vivi, pulsanti, straripavano dalle loro cornici prestabilite per entrarci dentro. La parola del professore sapeva scuoterci scuotendo i testi che commentava»[6] . Collaborò e strinse amicizia con Fulvio Papi[7], Pier Aldo Rovatti e Remo Cantoni, figure anch’esse di estrema rilevanza nel panorama filosofico italiano. Le sue ceneri sono in una celletta al Cimitero Maggiore di Milano[8]. Molti dei suoi scritti su riviste e inediti sono stati pubblicati postumi dall'editore Farina di Milano [9]

Opere principali modifica

  • Marxismo e filosofia contemporanea, Cremona, Padus, 1964
  • Antonio Gramsci. La filosofia della prassi nei «Quaderni del carcere», Milano, Unicopli, 1975
  • La cosa umana: esistenza e dialettica nella filosofia di Sartre, Milano, Feltrinelli, 1978
  • Mondo, esistenza, trascendenza nella filosofia di Karl Jaspers, Milano, Unicopli, 1980
  • Jean-Paul Sartre: la scoperta dell'esistenza, prefazione di Massimo Recalcati, Milano, Feltrinelli, 2019

Note modifica

  1. ^ scheda, su data.bnf.fr. URL consultato il 23 maggio 2021.
  2. ^ "Mi sembrava di studiare per corrispondenza, però sapevo che studiavo meraviglie. C’era Franco Fergnani che camminava rasente ai muri ossessionato da Sartre, e di cui si raccontava che fosse stato torturato durante la Resistenza" (Giacomo Papi, Giorello alla Statale, "Il Post", 16 giugno 2020
  3. ^ E.I. Rambaldi, “Gli insegnamenti filosofici nella Facoltà di Lettere (1924-1968)”, Annali di Storia delle Università italiane, XI, 2007.
  4. ^ F. Manzoni, Franco Fergnani, il filosofo che ci “spiegò” Sartre, Corriere della Sera, 19 gennaio 2010, p. 9.
  5. ^ Si confronti M. Bellini, La filosofia come vita: la lezione di Franco Fergnani, in "Materiali di Estetica", N. 5.2, 2018, pp. 310-324
  6. ^ Massimo Recalcati, L'ora di lezione, Einaudi, Torino, 2014. ISBN 978-88-06-21489-0
  7. ^ F. Papi, Ricordo di Franco Fergnani, Materiali di Estetica, n. 3, 1, 2016, p. 170
  8. ^ Comune di Milano, app di ricerca defunti "Not 2 4get".
  9. ^ Elenco in SBN

Bibliografia modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN45567531 · ISNI (EN0000 0000 8449 2639 · SBN BVEV009853 · BAV 495/345397 · LCCN (ENn78096146 · GND (DE1209572516 · WorldCat Identities (ENlccn-n78096146
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