Gītāñjali

opera di Rabindranath Thakur

Gītāñjali (in bengali গীতাঞ্জলি, ascolta, lett. "Offerta di canti"[1]; in inglese Song Offerings), tradotto in italiano anche col titolo di Ghitangioli,[2][3] è una raccolta di poesie del poeta di lingua bengalese Ravīndranātha Thākura . Grazie alla traduzione in lingua inglese Song Offerings da lui stesso redatta, Thākura ricevette nel 1913 il Premio Nobel per la letteratura, divenendo il primo non europeo, il primo asiatico e l'unico indiano a ricevere questo riconoscimento.[4]

Gītāñjali
Altri titoli
  • Ghitangioli
  • (EN) Song Offerings
Frontespizio dell'edizione inglese del 1913
AutoreRavīndranātha Thākura
1ª ed. originale1910
1ª ed. italiana1914
Genereraccolta di poesie
Lingua originalebengali, inglese

La raccolta, che ha per tema centrale la devozione, è parte della collezione di opere rappresentative dell'UNESCO; centrale nella poetica è il poema numero 15 «Sono qui per cantarti inni».[5]

La raccolta originale bengalese di 156/157 poesie fu pubblicata il 14 agosto 1910. Le poesie traggono ispirazione da formule devozionali medioevali hindī; l'amore è un tema centrale alla maggior parte delle poesie. Alcune poesie esprimono anche un conflitto tra il desiderio di beni materiali e l'attrazione spirituale. [4] Molte delle 157 poesie divennero poi anche canzoni o Rabindrasangeet .

Traduzione in inglese e diffusione in Occidente

modifica
 
Frontespizio di un'edizione in catalano.

La versione in lingua inglese di Gitanjali, o Song Offerings/Singing Angel, è una raccolta di 103 poemi in prosa, [4] tradotte dallo stesso Thākura a partire dagli originali in lingua bengalese; esse furono pubblicate per la prima volta nel novembre 1912 dall'India Society di Londra. La versione tradotta Gitanjali: Song Offerings fu pubblicata nel novembre 1912 dall'India Society di Londra e conteneva traduzioni di 53 poesie dall'originale Gītāñjali, così come altre 50 poesie già apparse in raccolte precedenti: Achalayatanade, Gitimalya, Naivadya, Kheyakaj ecc. In totale, Gitanjali: Song Offerings consta di 103 poesie in prosa.[6] Le traduzioni furono spesso radicali: vennero omessi o modificati grandi blocchi dei poemi; in un caso due poemi distinti (i canti 89 e 90 del Naivedya) vennero uniti in un singolo componimento (il canto 95).[7] Il Gītāñjali in inglese divenne popolare in Occidente e tradotto in svariate lingue.[8]

Traduzioni in italiano

modifica

La prima edizione italiana risale al 1914 col titolo Gitanjali. Offerta di canti.[1] Nel 1964 padre Marino Rigon, missionario saveriano, tradusse la raccolta di poesie Thākuriane direttamente dall'originale bengalese intitolandole Ghitangioli.[2][3]

  1. ^ a b Tagore, Rabindranāth, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 17 luglio 2024.
  2. ^ a b Ravīndranātha Thākura, Ghitangioli, a cura di Marino Rigon, Guanda, 1976.
  3. ^ a b Gerolamo Fazzini, Il lutto. Addio a padre Rigon, la «voce» di Tagore, in Avvenire, 23 ottobre 2017. URL consultato il 17 luglio 2024.
    «Era il lontano 1964 quando padre Marino presentò il manoscritto con la sua traduzione, dall’originale lingua bengoli, delle liriche di Ghitangioli a Ugo Guanda, il quale lo diede poi alle stampe: la prima di una fortunata serie di opere tradotte da Rigon.»
  4. ^ a b c (EN) Gītāñjali, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. URL consultato il 17 luglio 2024.
  5. ^ (EN) Summary of Gitanjali by Rabindranath Tagore| Kaitholil.com, su kaitholil.com. URL consultato il 30 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2022).
  6. ^ (EN) Abira Bhowmick, When Worlds Collide: Tagore, Yeats, and the Phenomenon of Gitanjali, 25 agosto 2023.
  7. ^ (EN) Sukriti, Gitanjali: Song Offerings, su books.google.com. URL consultato il 17 luglio 2024.
  8. ^ (EN) Gitanjali: Selected Poems, su schoolofwisdom.com, School of Wisdom, 30 luglio 2010. URL consultato l'11 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2012).

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica