Gittata

distanza longitudinale percorsa da un corpo lanciato in aria, avente quindi velocità con componente vettoriale in ascissa e in ordinata.
Disambiguazione – Se stai cercando la proprietà del sangue, vedi Gittata cardiaca.

La gittata è la distanza longitudinale percorsa da un corpo lanciato in aria, avente quindi velocità con componente vettoriale in ascissa e in ordinata.[1] In campo militare, la gittata di un'arma (o portata) corrisponde alla distanza massima cui un'arma può colpire un bersaglio.

Traiettoria parabolica percorsa da un proiettile nel vuoto

Approccio cinematico modifica

La gittata è equivalente alla differenza tra punto di arrivo e punto di partenza, dove il punto di arrivo coincide con il punto di contatto con il suolo e il punto di partenza coincide col punto in cui avviene il lancio. L'intervallo temporale in cui il corpo è in aria è detto tempo di volo.

Per ricavare la gittata di un proiettile nel vuoto basta risolvere il sistema costituito dall'equazione della traiettoria e dall'equazione dell'asse delle ascisse (ricavando in particolare il valore che assume  ).

 

Imponendo  , cioè stabilendo il teorico punto di atterraggio del corpo lanciato, l'equazione diventa:

 

Escludendo quindi la possibilità che il valore di   sia uguale a zero (tale valore corrisponde al punto iniziale della traiettoria), l'equazione risulta:

 

Ora occorre semplicemente isolare il valore della gittata  . In questo modo si ha la formula:

 

semplificabile in:

 

dove   rappresenta la gittata,   la velocità iniziale dell'oggetto (ad esempio la velocità di uscita di un proiettile dalla bocca di un cannone),   è l'accelerazione di gravità sulla Terra (circa  ) ed infine   è l'angolo iniziale della traiettoria rispetto al terreno. Questa equazione non è però valida se la quota finale considerata è diversa dalla quota di lancio; si può inoltre ragionevolmente assumere che per basse velocità essa sia valida anche nel moto attraverso l'aria, mentre a velocità più elevate la differenza tra il moto ipotizzato e quello effettivamente percorso aumenta. Nel caso invece in cui il lancio del proiettile avvenga ad una quota  , la gittata si trova risolvendo rispetto a   l'equazione di secondo grado:[2]

 

dove   è la velocità con cui viene sparato il proiettile,   l'angolo di tiro e   l'altezza (rispetto al suolo) a cui avviene il tiro. L'equazione avrà due radici, una delle quali va scartata perché avente valore negativo, e pertanto priva di senso.

Si noti che  , a parità di velocità iniziale, ha valore massimo per  , cioè quando  , che corrisponde a  . Inoltre a parità di velocità iniziale il valore di   è medesimo con angoli di lancio   ed il loro complementare  .[1]

Nel caso in cui il proiettile venga lanciato da un'altezza h diversa da 0, la massima gittata si ha invece per:

cos(θ) =  

Nel semplice caso in cui un proiettile venga sparato con velocità orizzontale da un'altezza  , la gittata può essere calcolata direttamente con la formula:[3]

 

Note modifica

  1. ^ a b Gian Paolo Parodi, Marco Ostili, Guglielmo Mochi Onori, L'Evoluzione della Fisica-Volume 1, Paravia, 2006, ISBN 978-88-395-1609-1. p.166
  2. ^ Gian Paolo Parodi, Marco Ostili, Guglielmo Mochi Onori, L'Evoluzione della Fisica-Volume 1, Paravia, 2006, ISBN 978-88-395-1609-1. p.167
  3. ^ Gian Paolo Parodi, Marco Ostili, Guglielmo Mochi Onori, L'Evoluzione della Fisica-Volume 1, Paravia, 2006, ISBN 978-88-395-1609-1. p.164

Bibliografia modifica

  • Gian Paolo Parodi, Marco Ostili, Guglielmo Mochi Onori, L'Evoluzione della Fisica-Volume 1, Paravia, 2006, ISBN 978-88-395-1609-1.

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