Giulio Valerio

scrittore, militare e politico romano
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo console romano col quale viene a volte identificato, vedi Giulio Valerio Polemio.

Giulio Valerio (in latino Iulius Valerius; IV secolo – ...) è stato un autore latino di età imperiale, ricordato per una sua traduzione dal greco del romanzo biografico di Alessandro Magno (il cosiddetto Pseudo-Callistene).

Alessandro Magno ritratto come il dio Elio

Biografia modifica

Nulla si sa della sua biografia. La sua opera di traduttore si colloca tra la fine del III secolo e l'inizio del IV secolo. È probabile che la sua fioritura sia da collocare nell'età di Aureliano (tra il 270 e il 275 d.C.). anche se c'è chi, propendendo con la collocazione ben più tarda, vorrebbe identificarlo con Giulio Valerio Polemio, uomo politico dell'età di Costanzo II che fu nominato console romano nel 338[1].

Res Gestae Alexandri Magni modifica

Il nome di Giulio Valerio ci è giunto in associazione ai tre libri delle Res gestae Alexandri Magni ("Gesta di Alessandro Magno"), traduzione latina e ampliamento di precedenti versioni delle biografie romanzesche di Alessandro. L'originale greco da cui attinge per la traduzione risale al III secolo dell'era volgare ed è di autore ignoto (oggi indicato col nome di "Pseudo-Callistene"), essendo considerata spuria la passata attribuzione a Callistene, frutto di una finzione letteraria dello stesso.

Note modifica

  1. ^ Peter Lebrecht Schmidt, Iulius Valerius Alexander Polemius, Res gestae Alexandri Macedonis, in Reinhart Herzog (Hrsg.), Restauration und Erneuerung. Die lateinische Literatur von 284 bis 374 n. Chr., München, Beck, 1989, pp. 212–214.

Bibliografia modifica

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