Giuseppe Lando Passerini

bibliotecario, critico letterario e dentista italiano

Giuseppe Lando Passerini, propriamente Giuseppe Fortunato Maria Passerini (Firenze, 31 gennaio 1858[1]Firenze, 2 gennaio 1932), è stato un bibliotecario, critico letterario e dantista italiano.

Biografia modifica

Nato a Firenze nel 1858, nel 1886 iniziò la sua attività di bibliotecario nella Nazionale di Firenze[2]. Trasferitosi a Roma, Passerini proseguì il suo lavoro nella Casanatense di piazza della Minerva e poi nella Nazionale Centrale, ubicata allora nell'edificio del Collegio Romano[2]. Nel 1896, tornato a Firenze, divenne bibliotecario della Medicea Laurenziana ove rimarrà per circa trentasei anni, con la qualifica di bibliotecario capo, sino alla sua morte[2].

Gli studi su Dante modifica

 
Il Giornale dantesco. Anno 1911

Passerini, ancor prima di iniziare la sua lunga attività di bibliotecario, aveva coltivato gli studi sull'Alighieri: nel 1881, a ventitré anni aveva pubblicato un saggio di 43 pagine La famiglia Alighieri. Note storiche[3], il primo di una lunga serie di lavori che faranno di lui un dantista apprezzato anche internazionalmente[2]. Nel solco di questo suo interesse, nel 1893 fondò il Giornale Dantesco[4] che diresse sino alla chiusura del 1915 e, due anni dopo, nel 1917, l'analogo Nuovo Giornale Dantesco che, sempre con la sua direzione, rimarrà in vita sino al 1919[2]. Nel 1911, celebrandosi il cinquantesimo anniversario dell'Unità, curò un'importante edizione illustrata della Divina Commedia stampata da Aldo Olschki[5].

Oltre alla prevalente attività di studioso di Dante, Passerini ebbe altri interessi letterari per autori più vicini al suo tempo. Si possono citare, ad esempio, tra i suoi lavori più significativi, anche per il loro interesse lessicografico, quattro Vocabolari dedicati ai poeti Carducci, Pascoli e D'Annunzio (uno per la poesia, l'altro per la prosa del Vate)[2][6].

L'adesione al fascismo modifica

Con la prima guerra mondiale, quando l'Italia era divisa tra neutralisti e interventisti, Passerini nel 1915 prese posizione per la partecipazione al conflitto e nel 1920 aderì al giovane movimento fascista. Partecipò anche alla marcia su Roma dell'ottobre 1922 ed ebbe incarichi politici a Trento, Zara e a Firenze.

Morì nella città natale a settantatré anni nel 1932.

Opere modifica

Saggi su Dante modifica

  • Di alcuni notevoli contributi alla storia della vita e della fortuna di Dante, Olschki, 1892.
  • Minutaglie dantesche, Città di Castello, S. Lapi, 1911.
  • Dante narrato agli italiani, Milano, Quintieri, 1915.
  • La vita di Dante 1265-1321, Firenze, Vallecchi, 1929.

Saggi su altri autori modifica

  • Il vocabolario della poesia dannunziana, Firenze, Sansoni, 1912.
  • Il vocabolario della prosa dannunziana, Firenze, Sansoni, 1912.
  • Il vocabolario pascoliano, Firenze, Sansoni, 1915.
  • Il vocabolario carducciano, Firenze, Sansoni, 1916.

Curatele modifica

  • I fioretti del glorioso messere Santo Francesco e de suoi frati, 2. ed. riveduta, Firenze, Sansoni, 1905.

Note modifica

  1. ^ Questa è il luogo e la data di nascita indicate dalla scheda dell'Archivio SIUSA e, per il solo anno di nascita, dalla voce della Enciclopedia Dantesca e dalla scheda del Servizio bibliotecario nazionale (vedi Collegamenti esterni). Enciclopedie on line (sito treccani.it, sempre in Collegamenti esterni), riporta: Cortona, 1862.
  2. ^ a b c d e f SIUSA, Sistema informativo unificato delle soprintendenze archivistiche, riferimenti e link in Collegamenti esterni.
  3. ^ Catalogo del Servizio bibliotecario nazionale.
  4. ^ Giornale dantesco, diretto da G. L. Passerini, Anno I, quaderno 1, Roma-Venezia, Leo S. Olschki Edit., 1893. Catalogo Opac SBN.
  5. ^ Ferdinando Paolieri, Di una edizione monumentale della Divina Commedia, Firenze, Olschki, 1911. Estratto da Il Giornale dantesco, Anno 19, Quaderno 2. Catalogo Opac SBN.
  6. ^ Con questo epiteto era soprannominato D'Annunzio per esaltare la sua ispirazione ritenuta "profetica e sacrale".

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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