Spätzle

gnocchetti originari della Germania meridionale
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Gli Spätzle (pronuncia: [ˈʃpɛt͡slə] - termine del dialetto svevo che significa piccoli passeri, passerotti[1]) sono gnocchetti di forma irregolare (in Svevia la forma è allungata) a base di farina di grano tenero, uova e acqua, originari della Germania meridionale, ma diffusissimi anche in Tirolo, Alsazia, Svizzera, Trentino-Alto Adige, nonostante la loro patria per eccellenza sia rappresentata dalle regioni tedesche di Svevia e Baviera.

Spätzle
Un piatto di Spätzle
Origini
Luogo d'origineGermania (bandiera) Germania
RegioniSvevia
Baviera
DiffusioneEuropa centrale
Dettagli
Categoriaprimo piatto
Ingredienti principali
  • farina
  • acqua
  • uova
Le fasi di preparazione di spätzle al formaggio (Kässpätzle)

In Germania vengono serviti come contorno a piatti di cacciagione e carni ricche di intingolo, in Italia invece sono un primo piatto spesso conditi con panna fresca, burro fuso o gorgonzola[2]. Non mancano esempi di utilizzo degli Spätzle in brodo, come nel caso della Gaisburger Marsch.[3][4]

A seconda dei luoghi e delle forme, questo piatto prende il nome di Knöpfle, spätzlâ, spatzâ, Spätzli (Svizzera), Spatzen, Spatzln (Alto Adige), gnocchetti tirolesi o spätzle (Trentino), e fierfuli in ladino. Sono simili anche gli halušky slovacchi, i vodni žličniki sloveni e i nokedli ungheresi.

Preparazione

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Il metodo di preparazione degli Spätzle resta costante al di là delle tecniche di "taglio" e degli ingredienti con i quali vengono composti: farina di frumento, farina integrale, spinaci[1], ricotta, erbe o rape rosse[5].

A volte si usa la birra o il latte al posto dell'acqua[6].

Tipologie

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Spätzle tagliati a mano

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È un metodo che prevede la breve immersione di una tavoletta di legno (tagliere) in acqua calda: gli Spätzle vengono tagliati uno per uno mediante l'utilizzo di un coltello o di un cucchiaio. A questo scopo c'è bisogno di una tavoletta che abbia una estremità più stretta.

Knöpfle

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Si distinguono dagli Spätzle tagliati a mano per la caratteristica forma a goccia. Per ottenerli si utilizza uno strumento simile a una grattugia contraddistinto da una superficie piena di fori con applicato sopra un carrellino che si muove avanti e indietro (Spätzlehobel)[7]. La pasta viene fatta passare dai fori ed è subito tagliata, in modo che non si allunghi troppo. Si formano così delle "gocce" che cadono nell'acqua bollente.[5]

Spätzle pressati

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La pasta viene "spremuta" nell'acqua mediante uno strumento che ricorda lo schiacciapatate: in questo modo si ottiene una pasta filiforme e allungata, come nei passatelli romagnoli.

Spinatspätzle

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All'impasto vengono aggiunti gli spinaci, che gli danno il caratteristico colore verde.

Piatti a base di Spätzle

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Spinatspätzle con panna e prosciutto

Esistono diversi tipi di piatti che si possono preparare[2]:

  • Spinatspätzle con panna e prosciutto oppure con panna e speck
  • Spätzle alle erbe con champignon
  • Spätzle di grano saraceno con porri
  • Käsespätzle, Spätzle ripassate al forno o in padella con formaggio fuso e cipolla (in assoluto uno dei piatti preferiti dai Tedeschi)[8]
  • Zunge mit Spätzle, piatto tipico natalizio che prevede lingua di manzo
  1. ^ a b Daniela Guaiti, Trentino Alto Adige, Edizioni Gribaudo, 2010, p. 62, ISBN 88-7906-845-8.
  2. ^ a b Spatzle, su cibo360.it. URL consultato il 23 ottobre 2015.
  3. ^ (DE) Gaisburger Marsch – der leckere schwäbische Eintopf, su eat-the-world.com, 17 luglio 2014. URL consultato il 1º febbraio 2016.
  4. ^ (EN) Gaisburger Marsch. Also Known As: Verheierte, Kartoffelschnitz und Spätzle, Böckinger Feldgeschrei, su germanfoodguide.com. URL consultato il 1º febbraio 2016.
  5. ^ a b Come si fanno gli Spatzle o gnocchetti tirolesi buoni da perder la testa, su Ilovevaldinon.it. URL consultato il 30 marzo 2017.
  6. ^ Ricetta Spätzle, su Piattoforte. URL consultato il 23 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  7. ^ Ricetta Spatzle, su GialloZafferano.it. URL consultato il 23 ottobre 2015.
  8. ^ (DE) küchengötter.de, Die 100 Lieblingsgerichte der Deutschen, su küchengötter.de. URL consultato il 27 agosto 2019.

Voci correlate

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