Guglielmo di Gloucester

William FitzRobert (figlio di Roberto), in inglese William Fitz Robert, 2nd Earl of Gloucester (23 novembre 111223 novembre 1183) fu un nobile anglonormanno, secondo conte di Gloucester, dal 1147 alla sua morte.

Guglielmo di Gloucester
Guglielmo rappresentato nella Magna carta dell'abbazia di Tewkesbury
II conte di Gloucester
In carica1147 –
1183
PredecessoreRobert di Gloucester
SuccessoreIsabella di Gloucester
Nome completoWilliam FitzRobert
Nascita23 novembre 1112
Morte23 novembre 1183
Luogo di sepolturaabbazia di Keynsham, Somerset
DinastiaDinastia normanna
PadreRoberto di Caen
MadreMabel Fitzhamon
ConsorteHawisa di Beaumont
FigliRoberto
Mabel
Amice e
Isabella
Religionecattolica

Origine modifica

Secondo il monaco e cronista normanno Guglielmo di Jumièges, era il figlio primogenito del futuro primo conte di Gloucester, Roberto di Caen e della signora di Gloucester e del Glamorgan, Mabel Fitzhamon[1], che ancora secondo Guglielmo di Jumièges, era la figlia primogenita ed erede di Robert Fitzhamon (? - † 1107), signore di Gloucester e del Glamorgan, e di Sibilla di Montgommery[1], che secondo il monaco e cronista inglese, Orderico Vitale, era figlia di Ruggero di Shrewsbury e di Mabel d'Alençon[2], che ancora secondo Guglielmo di Jumièges era la figlia di Guglielmo "Talvas" Signore d'Alençon e della moglie Hildeburga[3].
Roberto di Caen, secondo Orderico Vitale, era figlio illegittimo del re d'Inghilterra e duca di Normandia, Enrico I Beauclerc[4]; il monaco e cronista normanno Guglielmo di Jumièges, oltre che confermare che era figlio di Enrico I, precisa che era il primogenito[1], mentre la madre era presumibilmente una donna di Caen (in quanto Roberto era nato a Caen), di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti.

Biografia modifica

 
Robartus Consull et Mabilia uxor eius ("Roberto con la moglie, Mabel"). I genitori di Guglielmo sono raffigurati con le chiese e le abbazie che essi fondarono o ne furono benefattori, tra cui Tewkesbury Abbey. Tewkesbury Abbey Founders Book (c.1500-1525), Bodleian Library, Oxford

Secondo gli Annales de Waverleia Guglielmo era nato nella notte di San Clemente, il 23 novembre, lo stesso giorno in cui poi sarebbe morto[5]

Suo nonno, Enrico I Beauclerc, nel 1122, creò per il padre di Guglielmo, Roberto, la contea di Gloucester[6], che oltre al Gloucester comprende il Glamorgan, con il castello di Cardiff, in Galles, che sua madre Mabel aveva portato in dote. Grazie a questi territori, sommati alle proprietà (tra cui Évrecy) che deteneva in Normandia, suo padre, Roberto divenne uno dei conti più potenti del regno.

Nel 1125, la zia di Guglielmo, Matilde, figlia legittima di Enrico I, era rimasta vedova dell'imperatore germanico Enrico V. Enrico I, ancora senza eredi maschi, chiese alla figlia di rientrare in Inghilterra[7], la nominò sua erede e nel 1127 convocò un grande concilio con tutti i nobili laici ed ecclesiastici più importanti, tra cui suo cognato, Davide I di Scozia, suo nipote, Stefano di Blois (Matteo di Parigi afferma che Stefano fu il primo a giurare[8]) e il suo primogenito, il padre di Guglielmo, Roberto di Gloucester[7]. In occasione di questo concilio, Enrico I prese la decisione senza precedenti di far giurare ai suoi baroni che avrebbero accettato come regina la sua unica figlia legittima e quindi legittima erede[7].

Dopo la morte di Enrico I, i baroni non vollero rispettare il giuramento fatto[7], perché, nel frattempo Matilde si era sposata con Goffredo il Bello o Plantageneto[7], che nel frattempo era divenuto conte d'Angiò[7]. Stefano di Blois, cugino di suo padre, Roberto e di sua zia, Matilde riuscì a farsi incoronare re d'Inghilterra[9].
Matilde non accettò il fatto compiuto e si oppose a Stefano, per la violazione del giuramento di fedeltà[9]; suo padre, Roberto, che, nel 1136, aveva giurato fedeltà a Stefano[10], durante la campagna che Stefano condusse in Normandia , nel 1137, in seguito a dissapori avuti col cugino, si riavvicinò alla sorellastra[11], e, l'anno seguente si schierò apertamente con Matilde[11], appoggiandola nella guerra che seguì, tra lei e Stefano, conosciuta come l'“Anarchia (o guerra civile) inglese”.
Dal 1139, e, per tutto il corso della guerra, Roberto fu il comandante in capo delle truppe che combattevano per Matilde[12].
Anche Guglielmo prese parte ad alcune fasi della guerra: infatti, quando nel mese di settembre del 1141, in uno scontro avvenuto a Stockbridge (Hampshire), Roberto di Gloucester fu preso prigioniero[13] dai fiamminghi di Guglielmo d'Ypres[14] e tenuto prigioniero per due mesi nel castello di Rochester, secondo alcune testimonianze, anche Guglielmo fu fatto prigioniero assieme al padre e rinchiuso nel castello di Rochester[15], ed inoltre nei periodi che padre doveva trasferirsi in Normandia, lo sostituiva nel governo della contea[15].

 
Il castello di Cardiff

Dopo aver tentato un disperato attacco a Farnham, nel Surrey, nell'estate del 1147, suo padre, Roberto si ritirò a Bristol, per riorganizzare le proprie forze. Ma colto da una malattia che gli aveva procurato una forte febbre[16], Roberto di Gloucester, il 31 ottobre del 1147, morì[17], come confermano anche le Gesta Stephani Regis II che scrivono che morì a Bristol e nella contea di Gloucester gli successe Guglielmo[18]. Roberto fu tumulato nella chiesa di San Giacomo, da lui fatta costruire accanto alle mura del castello di Bristol.
Qualche mese dopo la sorellastra Matilde cedette i propri diritti al primogenito Enrico Plantageneto (il futuro Enrico II d'Inghilterra) e fece definitivamente ritorno in Normandia, perché senza Roberto non sarebbe stata in grado di guidare le sue truppe.
Dopo la morte del padre concesse a sua madre, Mabel, di governare le proprietà normanne della famiglia.

Verso il 1150, secondo il Dugdale Monasticon II, Tewkesbury Monastery, Gloucestershire I, Chronica de Fundatoribus et Fundatione Ecclesiæ Theokusburiæ, a p. 61 (non consultato), Guglielmo sposò Havisa di Beaumont (dopo il 1120 – 24 o 25 maggio 1197), figlia primogenita ed erede di Roberto di Beaumont, II conte di Leicester e Gran Giustiziere del Regno d'Inghilterra (1104 - † 1168) e della moglie, Amice di Gaël e di Montfort[15].

Sua madre, Mabel morì nel settembre 1157, come testimoniano gli Annales de Theokesberia[19] e venne sepolta a Bristol accanto al marito a St. James Priory, una chiesa che loro stessi avevano fondato.

L'anno dopo, nel 1158, secondo gli Annales de Margan, il conte Guglielmo, fu fatto prigioniero dai Gallesi, quando si trovava nel suo castello di Cardiff, assieme alla moglie, Havisa[20].

Dopo il 1166, un documento del Registrum Roffense riporta una donazione fatta da Guglielmo e la moglie per l'anima del suo unico figlio maschio defunto[21].

La Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol II, riporta la morte di Guglielmo nel 1183, confermando che morì senza eredi maschi, lasciando tre figlie, due sposate e la terza di cui si sarebbe occupato il re Enrico II d'Inghilterra[22], mentre riportano che morì il 23 novembre sia gli Annales de Margan (IX Kal Dec)[23], che l'Ex Obituario Lirensis monasterii (23 Nov.)[24]; anche il Dugdale Monasticon II, Tewkesbury Monastery, Gloucestershire I, Chronica de Fundatoribus et Fundatione Ecclesiæ Theokusburiæ, a p. 61 (non consultato), oltre la morte di Guglielmo, riporta anche che fu tumulato nell'abbazia di Keynsham, nel Somerset[15].
Secondo il Complete Peerage[25] V, pp. 687–688, il re d'Inghilterra, Enrico II, annesse al patrimonio reale sia la contea di Gloucester, che i territori annessi, disponendo che il titolo ed i territori, andassero alla terzogenita Isabella, al momento del suo matrimonio con Giovanni Senza Terra, l'ultimogenito del re (non consultata)[15],

Discendenza modifica

Guglielmo ebbe quattro figli[15] da Havisa, che sopravvisse al marito per circa 14 anni e morì, nel 1197, sia per gli Annales de Theokesberia che fissano il giorno 24 aprile (VIII Kal Mai[26], che per l'Ex Obituario Lirensis monasterii che fissano il giorno 25 maggio (25 Maii)[27]:

Note modifica

  1. ^ a b c (LA) Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VIII, cap. XXIX, p. 306
  2. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. II, liber V, cap. XIII, p. 412
  3. ^ (LA) Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VIII, cap. X, pp. 271 e 272
  4. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars III cap. XII, colonna 867
  5. ^ (LA) Annales monastici, Annales de Waverleia, p. 243
  6. ^ William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, p. 75
  7. ^ a b c d e f William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, p. 80
  8. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, p. 153
  9. ^ a b William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, p. 82
  10. ^ (EN) Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, p. 492
  11. ^ a b William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, p. 85
  12. ^ William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pp. 87-90
  13. ^ (LA) #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, p. 224
  14. ^ (LA) Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, tomus II, pp. 134-135
  15. ^ a b c d e f g (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: nobiltà inglese - WILLIAM FitzRobert
  16. ^ (LA) #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, p. 131
  17. ^ William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, p. 90
  18. ^ (LA) Gesta Stephani Regis II, p. 132
  19. ^ (LA) #ES Annales de Theokesberia, p. 48
  20. ^ (LA) #ES Annales monastici, Annales de Margan, p. 15
  21. ^ a b (LA) #ES Registrum Roffense, p. 345
  22. ^ a b c (LA) #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol II, p. 124
  23. ^ (LA) #ES Annales monastici, Annales de Margan, p. 17
  24. ^ (LA) #ES Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 23, Ex Obituario Lirensis monasterii, p. 475
  25. ^ The Complete Peerage of England, Scotland, Ireland, Great Britain, and the United Kingdom Extant, Extinct, or Dormant è una guida completa dell'aristocrazia delle isole Britanniche.
  26. ^ (LA) #ES Annales Monastici vol I, Annales de Theokesberia, p. 55
  27. ^ (LA) #ES Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 23, Ex Obituario Lirensis monasterii, p. 472
  28. ^ (LA) #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol II, p. 22
  29. ^ a b (LA) #ES Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 18, Anonymi Continuatio appendicis Roberti de Monte ad Sigebertum, p. 336
  30. ^ (LA) #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol II, p. 41

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

  • Louis Alphen, "La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180)", cap. XVII, vol. V (Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale) della Storia del mondo medievale, 1999, pp. 705–739
  • William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'inghilterra", cap. I, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 5–55.
  • William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 56–98.

Voci correlate modifica

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