Un Hauskloster (anche Eigenkloster, traducibile in monasteri privati) è un monastero che ebbe un rapporto speciale con una famiglia nobile.

Spesso, ma non sempre, l'Hauskloster veniva fondato da una famiglia nobile e la nuova fondazione vedeva i propri abati nominati e scelti dalla famiglia fondatrice, spesso tra i membri di questa[1]. A volte erano anche fondati da vescovi o re, per i quali la famiglia nobile in questione era poi data l'avvocazia.

Giuseppe Sergi[1] rileva che la precedente storiografia dava particolare importanza al fatto che il patrimonio di un ente ecclesiastico era per definizione indivisibile e questa cosa, assieme alla naturale spinta religiosa (non solo nell'assicurarsi una vita ultraterrena, ma anche per offrire un servizio religioso nell'area), concorse a fare sì che l'ente fosse oggetto di donazioni da parte del fondatore, in quanto la ricchezza territoriale dinastica non sarebbe andata dispersa nel corso del generazioni. Questo piano fondativo venne però meno nel corso del tempo, in quanto non solo il patrimonio, ma spesso la stessa chiesa veniva comunque soggetta alla divisione in quote da parte delle successive generazioni signorili. Per quanto questo calcolo del fondatore è innegabile (in ogni caso, nonostante il fallimento di questa intenzione iniziale, la fondazione riuscì in ogni caso a divenire una fonte di aggregazione dinastica), gli studiosi si sono concentrati nella recente storiografia sull'apporto simbolico e sociale che queste fondazioni andavano ad assumere: infatti la nuova fondazione era il risultato simbolico del radicamento e dell'ascesa di una stirpe signorile in un dato territorio nel contesto del riordinamento signorile post-carolingio, la quale, grazie all'erezione di un nuovo centro economico locale, assumeva la preminenza sulle altri stirpi della zona, assumendo conseguentemente un ruolo egemonico/coordinativo su di esse grazie a contratti a livello, all'ammissione dei propri familiari come monaci nel monastero o diventando vassalli dell'abate, oltre che divenire un centro di coordinamento e di controllo sui coloni.

In ogni caso, la stirpe dava al monastero proprietà terreni, aiuti finanziari o altre donazioni per dotarlo. In tal modo, si sono assicurati la possibilità di essere sepolti nel monastero e di essere commemorati (Memorialwesen). Spesso nelle cronache di tali monasteri si registravano i meriti, ma anche in generale la storia delle famiglie donatrici.

Alcuni esempi di Hausklöster di importanti dinastie:

  1. ^ a b c d e Giuseppe Sergi, L'aristocrazia della preghiera. Politica e scelte religiose nel medioevo italiano, Roma, Donzelli Editore, 1994, pp. 8-13, ISBN 88-7989-038-7.

Voci correlate

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