Holy Mountain è un singolo del gruppo musicale britannica Noel Gallagher's High Flying Birds, il primo estratto dall'album Who Built the Moon? del 2017. Il brano, scritto da Noel Gallagher e prodotto da David Holmes, è stato pubblicato il 9 ottobre 2017 in download digitale e il successivo 24 novembre nel formato 33 giri.[2]

Holy Mountain
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaNoel Gallagher's High Flying Birds
Pubblicazione9 ottobre 2017
Durata3:54
Album di provenienzaWho Built the Moon?
GenereBlues rock
Dance rock
EtichettaSour Mash
ProduttoreDavid Holmes
Formati12", download digitale
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 200 000+)
Noel Gallagher's High Flying Birds - cronologia
Singolo precedente
(2015)
Singolo successivo
(2017)

La canzone modifica

È la seconda traccia del disco. Al riguardo Gallagher ha dichiarato:

«È così allegra: credo che se la suonassi adesso a quel fottuto grasso idiota della Corea del Nord, gli passerebbe la voglia di lanciare missili. A cosa servono le bombe se puoi avere una chitarra?[3]»

«Tra tutte le canzoni che ho letto che avrebbero influenzato Holy Mountain, quella che di sicuro non mi è stata fatta ascoltare studio è She Bangs di Ricky Martin. L'analogia è nel modo di pronunciare la parola She e basta! Capisco che la gente fa lavori banali e non ha niente di meglio da fare che commentare su robe. Ha un po' di Diamond Dogs, un po' dei Roxy Music che fanno Canned Heat, ha qualcosa degli Ice Cream e di Plastic Bertrand, ma quando stai creando delle cose in studio e il tempo stringe ... è una modalità di lavoro che non avrei mai pensato di adottare. Questa è pura espressione, non è affatto pensiero. È David che salta sulla sedia e dice: 'Rifallo!'. È collaborazione vera. Lui è tutto concentrato sull'atmosfera, io tutto sulle canzoni. Era lui che tentava strade bizzarre e io che lo riportavo indietro. È una combinazione di entrambi i nostri stili.[4]»

Il brano è stato paragonato a Ça plane pour moi di Plastic Bertrand[5].

Video musicale modifica

Il videoclip, diretto da Julian House, è stato diffuso l'11 ottobre 2017 su YouTube tramite il canale Vevo dell'artista.[6] Secondo quanto dichiarato dal produttore David Holmes sulla propria pagina Facebook ufficiale, per le riprese sono state utilizzate le attrezzature originali con cui era realizzata la celebre trasmissione televisiva Top of the Pops negli anni settanta.

Tracce modifica

Lato A
  1. Holy Mountain – 3:54 (Noel Gallagher)
  2. Holy Mountain (versione strumentale) – 3:54 (Noel Gallagher)
Lato B
  1. Dead in the Water (Live at RTÉ 2FM Studios, Dublin) (Noel Gallagher)

Classifiche modifica

Classifica (2017) Posizione
massima
Giappone[7] 77
Regno Unito[8] 31
Regno Unito (download)[9] 23
Regno Unito (independent)[10] 4
Scozia[11] 10

Note modifica

  1. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 14 febbraio 2020.
  2. ^ (EN) Noel Gallagher releases new single Holy Mountain - listen to it here, su manchestereveningnews.co.uk, Manchester Evening News, 9 ottobre 2017. URL consultato l'11 ottobre 2017.
  3. ^ Recensioni Dischi, Noel Gallagher, Who Built the Moon?, su rockol.it, Rockol, 24 novembre 2017. URL consultato il 25 novembre 2017.
  4. ^ Noel Gallagher brano per brano: "Delusi dal nuovo disco? Siete fermi al '95. Vi avviso: da qui non si torna indietro, vivrete 5 anni brutti", OasisNotizie, 24 novembre 2017.
  5. ^ Le nouveau Gallagher vous fait penser à Plastic Bertrand ? Nous aussi., poptastic-radio.com, 15 dicembre 2017.
  6. ^ "Noel Gallagher's High Flying Birds - Holy Mountain " youtube.com
  7. ^ (EN) Noel Gallagher's High Flying Birds - Who Built the Moon? - Music Charts - AllMusic, su allmusic.com. URL consultato il 9 dicembre 2017.
  8. ^ (EN) Archive Chart: 2017-12-07, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 9 dicembre 2017.
  9. ^ (EN) Archive Chart: 2017-12-07, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 9 dicembre 2017.
  10. ^ (EN) Archive Chart: 2017-12-07, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 9 dicembre 2017.
  11. ^ (EN) Archive Chart: 2017-12-07, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 9 dicembre 2017.

Collegamenti esterni modifica

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