Caramello a nido d'ape

dolce sudcoreano
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Il caramello a nido d'ape è una caramella con una consistenza leggera, rigida e texture simile a quella di una spugna. I suoi ingredienti principali sono tipicamente zucchero di canna, sciroppo di mais (o melassa) e bicarbonato di sodio, a volte con un acido come l'aceto. Il bicarbonato di sodio e l'acido reagiscono per formare anidride carbonica che è intrappolata nella miscela altamente viscosa. Quando l'acido non viene utilizzato, la decomposizione termica del bicarbonato di sodio rilascia anidride carbonica. La struttura a forma di spugna si forma mentre lo zucchero è liquido, dopo di che il caramello si indurisce. La caramella ha una varietà di nomi e varianti regionali.

Caramello a nido d'ape
Origini
Altri nomiHoneycomb toffee, Sponge Candy, Sponge toffee, cinder toffee, seafoam, golden crunchers, hokey pokey, dalgona
Luogo d'origineBandiera della Cina Cina
RegioneTientsin
Dettagli
Categoriadolce
Ingredienti principalizucchero di canna, sciroppo di mais (oppure melassa), bicarbonato di sodio
Un venditore ambulante ad Asakusa (Tokyo) che offre karumeyaki

Grazie alla semplicità e ai tempi di preparazione rapidi, in alcune regioni è spesso fatto in casa ed è una ricetta popolare per i bambini. Viene anche prodotto commercialmente e venduto in piccoli blocchi o ricoperto di cioccolato. Un esempio popolare sono le barrette Crunchie.

Il dolce è diffuso anche in Giappone,Corea del Sud e Canada.[1]

Altri nomi

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Questo dolce è conosciuto con molti nomi, tra cui:

Nelle varie culture

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A Taiwan si chiama zucchero gonfio (膨糖, péngtáng o 椪糖, pèngtáng).

In Cina si chiama zucchero a nido d'ape(蜂窩糖;fēngwōtáng), oppure 大梨糕(dàlígāo). Si dice che sia un tipo popolare di pasticceria dell'infanzia delle persone nate negli anni '80, è un dolce tradizionale di Tientsin.

Ungheria

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In Ungheria è conosciuto come törökméz (miele turco) ed è comunemente venduto alle fiere cittadine.

Nuova Zelanda

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Il caramello a nido d'ape è conosciuto come hokey pokey in Nuova Zelanda. Un gusto di gelato molto popolare composto da semplice gelato alla vaniglia con piccoli e solidi grumi di honeycomb toffee è anche conosciuto come hokey pokey . È anche usato per fare i biscotti hokey pokey .

Giappone

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È un dolce tradizionale giapponese noto come karumeyaki (カルメ焼き), una fusione linguistica fra parola portoghese caramelo (caramello) e la parola giapponese yaki (cuocere). È tipicamente fatto a mano e spesso venduto dai venditori ambulanti.

Corea del Sud

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Dalgona.

Dalgona ( 달고나? ) o ppopgi (뽑기? ) è una caramella coreana a base di zucchero fuso e bicarbonato di sodio .[13][14] Era uno spuntino da strada popolare negli anni '70 e '80 e viene ancora consumato come cibo retrò.[15] Ha un nome diverso per ogni regione.[16] Quando un pizzico di bicarbonato viene mescolato allo zucchero fuso, la decomposizione termica del bicarbonato rilascia anidride carbonica, che fa gonfiare lo zucchero liquefatto, e diventa una caramella leggera e croccante una volta raffreddata e indurita.[17] In genere, il liquido beige e cremoso viene versato su una superficie piana, pressato e stampato con uno stampo decorato. Chi lo mangia cerca di ripulire il contorno della decorazione a morsi senza rompere l'immagine. Se il taglio viene completato con successo senza rompere la caramella, il consumatore riceve un'altra dalgona gratuita. I caffè moderni a Seoul ora servono nuove bevande in cui il dalgona viene accatastato sopra tè o caffè freddo,[18] e pasticcini come gli scones.[19] Alcuni caffè usavano anche dalgona per lanciare sul mercato dolci come il bingsu (dessert gelato) e il soufflé.[20][21] Inoltre, viste le prolungate quarantene passate in casa a cause del Covid-19, "Making Dalgona at Home" ("fare Dalgona a casa") è stato un trend popolare su svariati social, così tanto che il New York Times e la BBC hanno fatto notizia mostrando come produrre "K-Dalgona".[22]

Nel settembre 2021 i dischetti di dalgona sono diventati molto popolari grazie alla serie televisiva sudcoreana Squid Game, nella quale i concorrenti cercano di ritagliare alcune forme senza romperle, pena la morte.

  1. ^ 中国天津传统美食大梨糕, su baike.baidu.com, 百度百科.
  2. ^ theguardian.com, https://www.theguardian.com/science/blog/2010/sep/24/sugar-honeycomb-cinder-toffee. URL consultato il 5 gennaio 2012.
  3. ^ jsonline.com, http://www.jsonline.com/business/once-upon-a-time-fairy-food-caused-a-fight-403i12u-136124333.html. URL consultato il 6 dicembre 2013.
  4. ^ paperspast.natlib.govt.nz, http://paperspast.natlib.govt.nz/cgi-bin/paperspast?a=d&cl=search&d=EP19271219.2.166.2&srpos=1&e=01-01-1839-19-01-1933--10--1-byDA---0hokey+pokey+recipe--. URL consultato il 5 gennaio 2012.
  5. ^ Chelsea's team of cooks, added 25 May 2011, chelsea.co.nz, http://www.chelsea.co.nz/recipes/210/hokey-pokey.aspx. URL consultato il 5 gennaio 2012.
  6. ^ kiwiwise.co.nz, http://www.kiwiwise.co.nz/recipe/hokey-pokey. URL consultato il 5 gennaio 2012.
  7. ^ Copia archiviata, su kiwianatown.co.nz. URL consultato il 5 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2010).
  8. ^ bbc.co.uk, https://www.bbc.co.uk/food/honeycomb. URL consultato il 5 gennaio 2012.
  9. ^ hilltopcandy.com, http://www.hilltopcandy.com/Puff.html. URL consultato il 6 marzo 2014.
  10. ^ S.W.R.I. (1977). S.W.R.I. Jubilee Cookery Book. Edinburgh: Scottish Women's Rural Institutes; Reprint of 8th Edition (1968), p179
  11. ^ Copia archiviata, su buffalochow.com. URL consultato il 13 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2010).
  12. ^ Copia archiviata, su canadianliving.com. URL consultato il 6 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2014).
  13. ^ AsiaToday, Korean Cuisine Introduced at JNU International Food Festival, in Huffington Post, 31 gennaio 2017. URL consultato il 5 luglio 2017.
  14. ^ Chung-un Cho, [Eye Plus] Forgotten past relived at Tongin Market, in The Korea Herald, 24 febbraio 2017. URL consultato il 5 luglio 2017.
  15. ^ Seoul Metropolitan Government, Seoul Guide Book, Seoul, Gil-Job-E Media, 2010, p. 150.
  16. ^ (KO) '뽑기' '달고나' 어떻게 부르셨나요?, in JoongAng Ilbo, 14 aprile 2015.
  17. ^ Ji-young Sohn, Creative, eye-catching goods available at Seoul Design Market, in The Korea Herald, 3 dicembre 2015. URL consultato il 5 luglio 2017.
  18. ^ Bernice Chan, Story behind dalgona coffee, coronavirus social media craze with roots in South Korea, South China Morning Post, 7 aprile 2020. URL consultato il 29 aprile 2020.
  19. ^ (KO) news.chosun.com, https://news.chosun.com/site/data/html_dir/2020/03/10/2020031000064.html. URL consultato il 4 aprile 2020.
  20. ^ (KO) 한경닷컴, https://www.hankyung.com/entertainment/article/202103109622I. URL consultato il 1º maggio 2021.
  21. ^ (KO) digitalchosun, http://digitalchosun.dizzo.com/site/data/html_dir/2021/04/28/2021042880082.html. URL consultato il 1º maggio 2021.
  22. ^ (KO) 비즈엔터, http://enter.etoday.co.kr/view/news_view.php?varAtcId=197273. URL consultato il 1º maggio 2021.

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