Dryophytes versicolor

specie di anfibio
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L'ila grigia nordamericana (Dryopytes versicolor LeConte, 1825) è un anfibio della famiglia Hylidae, nativo di gran parte degli Stati Uniti d'America orientali e del Canada sudorientale.[2]

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Ila grigia nordamericana
Dryophytes versicolor
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseAmphibia
SottoclasseLissamphibia
OrdineAnura
FamigliaHylidae
SottofamigliaHylinae
GenereDryophytes
SpecieD. versicolor
Nomenclatura binomiale
Dryophytes versicolor
LeConte, 1825
Sinonimi

Hyla richardii Baird, 1854
Hyla versicolor phaeocrypta Cope, 1889
Hyla versicolor versicolor LeConte, 1825

Nomi comuni

Ila grigia nordamericana
Raganella grigia orientale

È conosciuta anche con il nome di raganella grigia orientale per distinguerla dalla sua parente più meridionale, l'ila grigia o raganella grigia (Dryophytes chrysoscelis). In passato, questo anfibio, come numerose altre specie, era ascritto al genere Hyla ed era conosciuto più comunemente come Hyla versicolor. Una recente revisione della famiglia Hylidae ha portato alla riclassificazione di molte di queste specie e al loro inserimento nel genere Dryophytes.[3] [4]

Descrizione

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Come implica il nome scientifico, le ile grigie nordamericane sono di colore variabile grazie alla loro abilità di camuffarsi dal grigio al verde, a seconda del sostrato dove sono sedute. Il grado di screziatura varia.[5] Possono cambiare da quasi nero a quasi bianco. Possono cambiare colore ad una velocità più lenta di un camaleonte. Le ile grigie nordamericane morte e quelle in contesti unnaturali sono prevalentemente grigie. La femmina non fa richiami e ha una gola bianca; tuttavia, il maschio fa i richiami e può mostrare una gola nera/grigia durante la stagione della riproduzione. La femmina di solito è più grande del maschio.

Esse sono relativamente piccole in confronto ad altre specie di rana nordamericane, che normalmente non raggiungono più di 3,8-5,1 cm. La loro pelle ha in sé una struttura piena di protuberanze, dando loro in aspetto bitorzoluto.

Questa specie è virtualmente indistinguibile dalla già citata ila grigia, D. chrysoscelis, l'unica differenza immediatamente riscontrabile essendo che l'ila grigia nordamericana ha un richiamo più breve e veloce. Tuttavia, il richiamo di entrambe queste rane dipende dalla temperatura e a temperature inferiori il Dryophytes chrysoscelis può avere una velocità del richiamo che approssima quella del Dryophytes versicolor.[6] La differenza nel richiamo si può udire, ma si quantifica meglio contando il numero di impulsi al secondo nei loro fremiti sibilati. Il Dryophytes versicolor ha una frequenza di impulsi di 16-34 impulsi al secondo, mentre il Dyophytes chrysoscelis ha una frequenza di impulsi di 34-60 impulsi al secondo. Anche se c'è una potenziale sovrapposizione, a causa della dipendenza dalla temperatura delle frequenza degli i pulsi, le due specie si distinguono facilmente quando si presentano insieme. A una data temperatura, la frequenza degli impulsi per il Dryophytes versicolor è approssimativamente 1/2 di quella del Dryophytes chrysoscelis.[7]

L'ila grigia nordamericana ha 48 cromosomi (4n) ed è chiamata ila grigia tetraploide nei circoli scientifici. L'ila grigia, o ila grigia diploide, ha conservato il suo conteggio cromosomico originale di 2n (24). L'ibridazione tra queste due specie produce come risultato una iniziale mortalità di molte larve, ma alcuni individui sopravvivono fino all'età adulta, benché abbiano una ridotta fertilità.[8]

Sia il D. chrysoscelis sia il D. versicolor hanno macchie gialle brillanti sulle zampe posteriori, che le distinguono da altre rane arboricole, come la H. avivoca.[9] Le macchie brillanti sono normalmente visibili mentre la rana sta saltando. Entrambe le specie di ila grigia sono lievemente sessualmente dimorfiche. I maschi hanno le gole nere o grigie, mentre le gole delle femmine sono più chiare.[10]

I girini hanno i corpi arrotondati (in contrapposizione ai corpi più allungati delle specie dei corsi d'acqua) con code alte e ampie che possono colorarsi di rosso se dei predatori sono nel sistema.[11] La metamorfosi può avvenire in appena due mesi con condizioni ottimali. Alla metamorfosi, le nuove ranocchiette diventeranno quasi sempre verdi prima di cambiare nel più comune grigio. Le rane giovani a volte manterranno anche un colore verde chiaro e diventeranno grigie o verdi più scure dopo aver raggiunto l'età adulta.

Distribuzione e habitat

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Sul gambo di un fiore

Le ile grigie nordamericane abitano un vasto ambiente, e si possono trovare nella maggior parte della metà orientale degli Stati Uniti, fino al Texas centrale e all'Oklahoma. Si trovano anche in Canada nelle province del Québec,[12] dell'Ontario e del Manitoba, con una popolazione isolata nel Nuovo Brunswick.

L'ila grigia nordamericana è capace di sopravvivere al congelamento dei suoi fluidi corporei interni a temperature fino a -8 °C.[13]

Le ile grigie nordamericane sono più comuni nelle aree forestali, in quanto sono fortemente arboricole. I loro richiami si odono spesso nella aree residenziali rurali della Costa orientale e del Midwest. Preferiscono riprodursi in stagni boschivi semipermanenti senza pesci, ma depongono le uova anche nelle paludi, nelle pozze primaverili, nelle fontane fabbricate dall'uomo e nei giardini acquatici, e perfino nelle coperture delle piscine riempite di acqua piovana.

Comportamento

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Queste rane raramente scendono dalle cime alte degli alberi eccetto che per riprodursi. Sono rigorosamente notturne. Le ile grigie nordamericane raramente fanno grandi cori, in quanto sono per la maggior parte animali solitari, ma potrebbero vocalizzare in modo competitivo al culmine dei periodi riproduttivi. Le ile grigie nordamericane possono riunirsi intorno alle finestre e alle luci dei porticati per mangiare gli insetti che vengono attirati dalla luce. Durante il giorno spesso riposano su rami d'albero orizzontali o foglie lasciate all'aperto, anche al sole. Evidentemente sono meno soggette al surriscaldamento e all'essiccazione di altri anfibi e fanno affidamento sul loro superbo sistema di camuffamento per nascondersi dai predatori. In cattività, diventano addomesticate e imparano ad associare i loro padroni al cibo, anche al punto di fissare ansiosamente le dita vuote che di solito contengono un insetto.

 
D. versicolor nell'amplesso

Riproduzione

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Video di ile grigie mentre si riproducono e depongono le uova

I richiami e i cori per l'accoppiamento sono più frequenti di notte, ma i singoli individui spesso emettono i richiami durante il giorno in risposta ai tuoni o altri forti rumori.

 
Ila grigia nordamericana, Missouri Ozarks

In cattività

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Vedi Dryophytes cinereus.

  1. ^ (EN) IUCN SSC Amphibian Specialist Group, 2014, Dryophytes versicolor, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 17 gennaio 2015.
  2. ^ NatureServe 'Hyla versicolor', su natureserve.org. URL consultato il 28 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2020).
  3. ^ (EN) Frost D.R. et al., Dryophytes versicolor, in Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 6.0, New York, American Museum of Natural History, 2014. URL consultato il 27 luglio 2017.
  4. ^ (EN) Faivovoch J. et al., Systematic review of the frog family Hylidae, with special reference to Hylinae: Phylogenetic analysis and taxonomic revision (PDF), in Bullettin of the American Museum of Natural history, 2005.
  5. ^ Mary Hoff, Chirp, Croak, Snore, in DNR, Minnesota Conservation Volunteer, marzo-aprile 2014, p. 32.
  6. ^ Carl Gerhardt e John A. Doherty, Acoustic communication in the gray treefrog, 'Hyla versicolor': evolutionary and neurobiological implications, in J. Comp. Physiol. A, vol. 162, n. 2, 1988, pp. 261–278, DOI:10.1007/BF00606090. URL consultato il 28 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2020).
  7. ^ Chris Harrison, Gray Treefrogs. Hyla versicolor vs. Hyla chrysoscelis, su frogcalls.blogspot.com, 2013 (aggiornamento 2016). URL consultato il 28 aprile 2018.
  8. ^ H. Carl Gerhardt, Margaret B. Ptacek, Louise Barnett e Kenneth G. Torke, Hybridization in the Diploid-Tetraploid Treefrogs Hyla chrysoscelis and Hyla versicolor, in Copeia, vol. 1994, n. 1, 1994, pp. 51–59, DOI:10.2307/1446670, JSTOR 1446670.
  9. ^ Bernard S. Martof et al., Amphibians and Reptiles of the Carolinas and Virginia, Chapel Hill, University of North Carolina Press, 1980, ISBN 0-8078-4252-4.
  10. ^ Thomas F. Tyning, A Guide to Amphibians and Reptiles, Boston, Little, Brown and Company, 1990, ISBN 0-316-81719-8.
  11. ^ S. McCollum, Costs and benefits of a predator-induced polyphenism in the gray treefrog Hyla chrysoscelis, in Evolution, vol. 50, 12 maggio 2017, pp. 583–593, DOI:10.2307/2410833.
  12. ^ Quebec range map, su Quebec Biodiversity website. URL consultato il 28 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2016).
  13. ^ Jack R. Layne, Jr e Richard E. Lee, Jr, Adaptations of Frogs to Survive Freezing (PDF), in Climate Research, vol. 53, 1995, pp. 53-59. URL consultato il 28 aprile 2018.

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