Il Fisiologo

bestiario redatto ad Alessandria d'Egitto tra il II e il IV secolo d.C.

Il Fisiologo (Physiologus) è una piccola opera redatta ad Alessandria d'Egitto, probabilmente in ambiente gnostico, tra il II e il III secolo d.C. da autore ignoto. Esso contiene la descrizione simbolica di animali e piante (sia reali che immaginari) e di alcune pietre, i quali, presentati in chiave allegorica attraverso alcune citazioni delle Sacre Scritture, rimandano a significati metafisici inerenti alle realtà celesti o il comportamento umano. Alcuni hanno notato le analogie con il De Materia Medica di Dioscoride, del I secolo, dedicato alle piante.

Il Fisiologo
Titolo originalePhysiologus
Fisiologo di Berna, Leone
Autoresconosciuto
PeriodoII secolo d.C (circa)
Generetrattato

FortunaModifica

Quest'opera ha avuto molta fortuna nel Medioevo tanto da ispirare numerose imitazioni. Una delle copie più famose è il cosiddetto Fisiologo di Berna, decorato da miniature tra le più realistiche.

Numerosi sono poi i testi che dal Fisiologo attingono informazioni e per i quali esso ha costituito un modello imprescindibile: tra di essi la maggior parte dei copiosi bestiari medievali di tipo religioso, ma anche i bestiari amorosi (tra i quali il più famoso è il Bestiario d'amore di Richard de Fournival). Echi frequenti sono evidenti anche nel campo della lirica (basti pensare a Rigaut de Berbezilh).

Senza dubbio il Fisiologo rimane il capostipite di una lunga tradizione che arriva ad aver fortuna almeno sino al XIII secolo.

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