Il linguaggio della notte

raccolta di saggi di Ursula K. Le Guin

Il linguaggio della notte (The Language of the Night: Essays on Fantasy and Science Fiction) è una raccolta di saggi della scrittrice statunitense Ursula K. Le Guin curati da Susan Wood[1]. Fu pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti da Putnam nel 1979[1][2] ed è stata tradotta in italiano da Anna Sacchi per Editori Riuniti nel 1986[3].

Il linguaggio della notte
Titolo originaleThe Language of the Night: essays on Fantasy and Science Fiction
AutoreUrsula K. Le Guin
1ª ed. originale1979
1ª ed. italiana1986
GenereRaccolta di saggi
Lingua originaleinglese

Struttura

modifica

Il volume raccoglie ventiquattro saggi originariamente scritti per riviste, come introduzioni di libri o discorsi di accettazione di premi e prendono in esame vari aspetti dei generi fantascienza e fantasy, nonché il processo di scrittura di Le Guin[1].

Tra i temi affrontati ci sono l'atteggiamento del pubblico americano nei confronti della narrativa fantasy, i punti di forza e di debolezza della fantascienza e le qualità della letteratura per bambini. Le Guin discute anche il background delle sue opere principali come Il mago di Earthsea e La mano sinistra delle tenebre.

Il titolo della raccolta deriva da una citazione di Le Guin a proposito della letteratura fantasy: "Ci piace pensare di vivere alla luce del giorno, ma metà del mondo è sempre buio; e la fantasia, come la poesia, parla la lingua della notte"[4].

Contenuto

modifica
  • Introduzione di Susan Wood

I. Le Guin presenta Le Guin

  • Introduzione di Susan Wood
  • Un’abitante di Mondath (A citizen of Mondath, pubblicato in Foundation n° 4 nel 1973)

II. Fantasy e fantascienza

  • Introduzione di Susan Wood
  • Perché gli americani hanno paura dei draghi? (Why are americans afraid of dragons?, pubblicato in PNLA Quarterly n° 38 nel 1974)
  • I sogni devono spiegarsi da soli (Dreams must explain themselves, pubblicato in Algol n° 21 nel 1973)
  • Discorso di accettazione del National Book Award (Conferitole nel 1973 per il libro La spiaggia più lontana)
  • Il fanciullo e l’ombra (The child and the shadow, pubblicato in Quarterly Journal of the Library of Congress n° 32 nel 1975)
  • Mito e archetipo nella fantascienza (Myth and archetype in Science Fiction, pubblicato in Parabola vol. I n° 4 nel 1976)
  • Da Elflandia a Poughkeepsie (From Elfland to Poughkeepsie, pubblicato da Pendragon Press nel 1973)
  • La fantascienza americana e l’Altro (American SF and The Other, pubblicato in Science Fiction Studies n° 7 nel 1975)
  • La fantascienza e la signora Brown (Science Fiction and Mrs. Brown, pubblicato in Science Fiction at Large nel 1976)
  • Cosmologia fatta in casa (Do-It-Yourself Cosmology, pubblicato in Parabola vol. II n° 3 nel 1976)

III. Il libro è la realtà

  • Introduzione di Susan Wood
  • Introduzione a «Il mondo di Rocannon» (Introduzione all'edizione del 1977)
  • Introduzione a «Il pianeta dell’esilio» (Introduzione all'edizione del 1978)
  • Introduzione a «Città delle illusioni» (Introduzione all'edizione del 1978)
  • Introduzione a «Il mondo della foresta» (Introduzione all'edizione inglese del 1977)
  • Introduzione a «La mano sinistra delle tenebre» (Introduzione all'edizione in brossura del 1976)
  • La necessità del genere (Is Gender Necessary, pubblicato in Aurora: Beyond Equality, Fawcett, 1976)
  • L’occhio scrutatore (The Staring Eye, pubblicato in Victor n° 66-67 nel 1974)
  • Un uomo modesto (The Modest One pubblicato con il titolo Science Fiction as Propecy: Philip K. Dick in The New Republic n° 175 nel 1976)
  • Introduzione a «Racconti di un vecchio primate» (Raccolta di racconti di James Tiptree Jr.)

IV. Dire la verità

  • Introduzione di Susan Wood
  • Introduzione a «The Altered I» (Estratto)
  • Parlando della scrittura (Talking About Writing)
  • Vie di scampo (Escape Routes, pubblicato in Galaxy Magazine vol. 35 n° 12 nel 1974)

V. Forzare i confini

  • Introduzione di Susan Wood
  • Stalin dentro l’anima (The Stalin in the Soul, pubblicato in The Future Now nel 1973)
  • L’ascia di pietra e i buoi muschiati (The Stone Ax and the Moskoxen, pubblicato in SurCon Convention Journal n° 1 nel 1976)

Edizioni

modifica
  1. ^ a b c (EN) The Language of the Night, su Ursula K. Le Guin. URL consultato il 26 agosto 2023.
  2. ^ (EN) The Language of the Night: Essays on Fantasy and Science Fiction, su Internet Speculative Fiction Database. URL consultato il 26 agosto 2023.
  3. ^ Il linguaggio della notte, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica. URL consultato il 25 agosto 2023.
  4. ^ da Fantasy, like poetry, speaks the Language of the Night pubblicato su World nel 1976

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura