Il volto della guerra
Il volto della guerra (La cara de la guerra) è un dipinto di Salvador Dalí del 1940.
| Il volto della guerra | |
|---|---|
| Autore | Salvador Dalí |
| Data | 1940 |
| Tecnica | olio su tela |
| Dimensioni | 64×79 cm |
| Ubicazione | Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam |
Storia modifica
Il volto della guerra venne iniziato mentre Dalí si trovava in California tra la fine della guerra civile spagnola e la guerra mondiale, ed è considerato da molti un preludio di quest'ultima.[1][2] Terminato nel 1940 (secondo altre fonti tra il 1940 e l'anno seguente),[3] il dipinto è oggi di proprietà del Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, nei Paesi Bassi.
Descrizione modifica
Come suggerisce il titolo, Il volto della guerra tratta il tema del conflitto armato, che è ricorrente in molte opere di Dalí realizzate durante la seconda metà degli anni trenta, ed è da intendere come una visione dei traumi e gli orrori della guerra.[1] L'opera raffigura un volto umano cadaverico con tre teschi incassati nei bulbi oculari e nella bocca; questi ultimi presentano a loro volta altri tre teschi nelle loro cavità, dando l'impressione che tale schema sia destinato a ripetersi all'infinito, suggerendo così un senso di morte e orrore eterni.[1][2] Il volto è circondato da serpenti e collocato su un paesaggio desertico.[1] Nell'angolo in basso a destra c'è un'impronta della mano del pittore spagnolo. Artista interessato alla matematica, Dalí ha realizzato l'opera usando una dimensione frattale di circa 1.171701±0.0006913.[4]
Note modifica
- ^ a b c d (EN) S. Elizabeth, The Art of Darkness - A Treasury of the Morbid, Melancholic and Macabre, Frances Lincoln, 2022, p. 100.
- ^ a b (EN) Dawn Ades, Dalí, Thames and Hudson Limited, 2022, p. 168.
- ^ (EN) The Oxford Handbook of World War II, Oxford University Press, 2023, p. 547.
- ^ Nicoletta Sala, Gabriele Cappellato, Architetture della complessità. La geometria frattale tra arte, architettura e territorio, Franco Angeli, 2004, p. 134.
