Docente

figura professionale che insegna
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Un docente (dal latino docēre, insegnare) o insegnante, è un professionista nel campo dell'istruzione in strutture apposite come scuole e università. Il 5 ottobre di ogni anno, a partire dal 1994, si celebra la "Giornata mondiale degli insegnanti".

Nella scuola dell'infanzia e primaria i docenti vengono generalmente indicati con il titolo di "maestro", mentre nella scuola secondaria e in ambito accademico viene privilegiato l'utilizzo del termine professore.

Nel mondoModifica

FranciaModifica

Per insegnare nella scuola privata bisogna presentare la propria candidatura presso uno degli uffici amministrativi preposti all'accoglimento, detti "Rectorat" o "Académie", presso i vari Dipartimenti della Francia; gli incarichi durano un anno e al termine sarà necessario ripresentare candidatura per ottenerne uno nuovo.

Per diventare insegnante nella scuola pubblica bisognerà invece superare un concorso il cui bando viene pubblicato ogni anno sul sito del ministero. Il concorso è costituito da due parti: due prove scritte (che si svolgeranno tra marzo e aprile) e due orali (tra giugno e luglio). Ogni prova prevede un punteggio minimo zero (che costituisce l’eliminazione dal concorso) ed un massimo di 20 per un totale di 80 punti per tutto il concorso. La condizione per l’ammissione all’orale è aver superato entrambi gli scritti con un punteggio sufficiente (10).

In ambo i casi, i requisiti sono:

  • Possesso di un diploma di laurea, tradotto in francese;
  • un curriculum vitae
  • una lettera di motivazione.
  • un documento di riconoscimento
  • "Carte d’assuré sociale"" o "carte vitale".
  • "Relevé d’Identité Bancaire", ovvero un tagliando prestampato indicante il numero di conto e il codice bancario, necessario per l'accredito dello stipendio

GermaniaModifica

Fare l’insegnante nella scuola sono richiesti:

  • conoscenza della lingua tedesca
  • possesso del diploma di laurea in due materie o in alternativa aver conseguito il Lehramtstudium;

È necessario presentare propria candidatura per superare un tirocinio detto Refendariat, che consiste in un periodo di preparazione di un anno e mezzo-due anni, durante il quale si insegna nelle scuole da soli o sotto la supervisione di un insegnante esperto. Dopo aver svolto con successo tale attività si dovrà presentare candidatura per sostenere apposito esame di Stato, che si compone di prove scritte e tiene conto anche dei voti ottenuti durante il periodo di tirocinio di 18-24 mesi.

ItaliaModifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Docente in Italia.

In Italia si diventa docenti nella scuola primaria dopo il conseguimento della laurea magistrale abilitante in scienze della formazione primaria. Si diventa insegnanti di scuola secondaria dopo il conseguimento di una laurea magistrale, della certificazione 24 cfu e il superamento di un concorso abilitante. Si diventa docenti universitari dopo il conseguimento del dottorato di ricerca, il superamento del concorso per ricercatore e in seguito l'acquisizione dell'abilitazione scientifica nazionale per professore di prima fascia. Dopodiché si può concorrere per il grado più alto della docenza universitaria, volto a raggiungere la qualifica di professore ordinario. Il ruolo di professore universitario in Italia nel 2020 è ricoperto per il 50% da professori a contratto (28mila professori a contratto a fronte di 23mila professori associati), figura priva di stipendio mensile con rimborso a fine anno accademico in un’unica soluzione di circa 3000 € totali per l’intero anno accademico.

Un sondaggio pubblicato sul quotidiano "La Repubblica" nel 2013 ha confermato l'insegnamento, sia scolastico che universitario, tra le professioni più prestigiose e ambite dagli italiani, insieme alla professione medica, a quella in magistratura e alla dirigenza pubblica e privata.[1]. I dati sono stati confermati nel 2019 a seguito di un sondaggio realizzato dall'Osservatorio Demos-Coop. Ai docenti è inoltre dedicata un’apposita festività: la "Festa degli insegnanti".

Con l'entrata in vigore de La Buona Scuola (legge 107/2015), si attiva il Piano Nazionale Scuola Digitale, un pilastro fondamentale dell'istruzione italiana, una visione operativa che rispecchia l'attività di ogni singolo docente rispetto alle più importanti sfide di innovazione del sistema pubblico: al centro di questa visione, vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale[2].

NoteModifica

  1. ^ Il prestigio sociale delle professioni (PNG), su giovannacosenza.files.wordpress.com.
  2. ^ Aldo Domenico Ficara - L’insegnamento nella società digitale, su tecnicadellascuola.it.

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