Isidro González Velázquez

architetto spagnolo

Isidro González Velázquez, oppure Isidoro González Velázquez (Madrid, 15 maggio 1765Madrid, 7 dicembre 1829), è stato un architetto spagnolo.

Isidro González Velázquez

Biografia modifica

Isidoro González Velázquez fu un architetto spagnolo, figlio di Antonio González Velázquez, appartenente quindi alla celebre dinastia di artisti spagnoli del XVIII secolo e del XIX secolo.[1]

Nel 1778 entrò negli studi di architettura alla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, essendo discepolo di Juan de Villanueva.[1]

Isidoro fu uno dei più rappresentativi architetti della corrente neoclassica già soffusa dalle prime emozioni romantiche.[1]

Trascorse vario tempo in Francia, in Italia e in Grecia, dove cercò di penetrare lo spirito classico.[1]

Pregevoli sono i disegni dei suoi progetti, come quello della stupenda piazza de Oriente di Madrid (1817), che dimostra le sue ottime doti come urbanista.[1]

L'opera sua più elegante e misurata è la palazzina del Labrador, ad Aranjuez (1803), adorna di stucchi, statue, balaustre, e ingentilita dal rapporto cromatico dei bianchi e dei rosa delle murature.[1]

Gli appartiene anche il monumento ai Martiri del 2 maggio 1808 (1822-1840), nel quale si avverte, malgrado gli elementi neoclassici come il grande sarcofago sormontato da un obelisco contornato da statue, una intonazione compositiva già romanticheggiante.[1]

Opere modifica

  • Palazzina del Labrador, ad Aranjuez (1803);
  • Piazza de Oriente di Madrid (1817);
  • Monumento ai Martiri del 2 maggio 1808 (1822-1840).

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g González Velázquez, in le muse, V, Novara, De Agostini, 1965, p. 328.

Bibliografia modifica

  • (ES) Antonio Bonet Correa, Los retablos de la iglesia de las Calatravas de Madrid, in Archivo Español de Arte, 1962, p. 21.
  • (ES) Juan Agustín Ceán Bermúdez, Diccionario histórico de los más ilustres profesores de las Bellas Artes en España, II, Madrid, 1800, p. 227.
  • (ES) E. Lafuente Ferrari, Sobre la Casa del Labrador y el arquitecto D. Isidro González Velázquez, in Archivo Español de Arte y Arqueología, IX, n. 68, 1933.

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