J-Horror è un termine usato per riferirsi agli horror di provenienza giapponese. I J-Horror sono famosi per le loro tematiche e la narrazione delle vicende, e tendono a concentrarsi su un horror di carattere psicologico, costruendo la tensione più su ciò che non viene mostrato. Particolarmente utilizzati nel genere sono gli yūrei, tipici fantasmi giapponesi ed i poltergeist, mentre molte altre pellicole hanno elementi tipici del folclore e della religione.

Origini

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L'origine del J-Horror può essere rintracciata nelle storie di fantasmi relative al periodo Edo ed al periodo Meiji, conosciute anche come kaidan o kwaidan. Alcuni elementi di molte di queste storie sono stati rielaborati all'interno di alcuni film; in particolare la figura dei fantasmi giapponesi è spesso presente.

J-Horror e Yūrei

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Il successo del film del 1998 Ring ha portato l'immagine dello yūrei nella cultura occidentale per la prima volta, nonostante in patria esistesse da secoli.

Gli yūrei sono i fantasmi giapponesi, quelli che non sono riusciti a lasciare il mondo dei vivi per via di una qualche emozione che non li fa trapassare. Dipendentemente dal tipo di emozione, gli yurei si manifestano in forme diverse. I più comuni nel cinema J-Horror sono gli onryō, uno yūrei tenuto sulla terra dal desiderio di vendetta.

Come molte creature del folclore, tipo vampiri o licantropi, gli yūrei hanno un aspetto tipico e si attengono a determinate regole.

Genericamente sono di sesso femminile, anche se in realtà esistono anche gli yūrei maschi. Indossano abiti bianchi, normalmente il colore con cui vengono vestiti per i funerali. Caratteristici sono i lunghi capelli neri, di solito sul viso, retaggio del teatro Kabuki, dove ogni personaggio indossava un diverso tipo di parrucca per renderli riconoscibili al pubblico.

Filmografia parziale

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Registi di J-Horror

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Videogiochi J-Horror

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Remake di J-Horror

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Negli ultimi anni i film J-Horror sono diventati molto popolari anche sul mercato occidentale. Il gradimento del pubblico nei confronti di questo genere ha indotto le case di produzione cinematografiche a "rifare" tali pellicole, adattandole maggiormente ai gusti dello spettatore occidentale medio. The Ring è stato il primo di una lunga serie di remake statunitensi;

Interessante notare come molti dei registi delle pellicole originali sono stati assunti per girare anche la versione americana. È il caso di Hideo Nakata, regista di Ring, richiamato a fare The Ring 2, oppure Takashi Shimizu, regista dell'originale Ju-On e anche del suo remake statunitense The Grudge.

Anche altri paesi asiatici negli ultimi anni si sono lanciati nei remake di film J-horror. Per esempio la Corea del Sud ha creato una propria versione del film Ring, intitolato The Ring Virus.

Bibliografia

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  • Riccardo Esposito, Max Della Mora, Massimo Monteleone, Fant'Asia, Granata Press, Bologna, luglio 1994.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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