Jeonghui di Joseon

Jeonghui (정희?, 貞熹?; 8 dicembre 1418[1]Asan, 6 maggio 1483[1]) è stata una regina consorte coreana, prima regina reggente nella storia del Joseon.

Jeonghui
Tomba.
Regina di Joseon
In carica20 luglio 1455 –
7 settembre 1468[n 1]
PredecessoreJeongsun di Joseon
SuccessoreAnsun di Joseon
Wangdaebi
In carica7 settembre 1468 –
28 novembre 1469[n 1]
PredecessoreUideok di Joseon
SuccessoreInsu di Joseon
Inhye di Joseon
Daewangdaebi
In carica28 novembre 1469 –
30 marzo 1483[n 1]
Predecessoretitolo inesistente
SuccessoreInsu di Joseon
Inhye di Joseon
Regina reggente
In carica28 novembre 1469 –
13 gennaio 1476[n 1]
Predecessoretitolo inesistente
SuccessoreMunjeong di Joseon
NascitaHongjugwana, contea di Hongcheon, 8 dicembre 1418
MorteOnyang, 6 maggio 1483 (64 anni)
SepolturaGwangneung
Luogo di sepolturaNamyangju
Casa realePapyeong Yun per nascita
Jeonju Yi per matrimonio
PadreYun Beon
MadreBudaebuin Heungnyeong
Consorte diSejo di Joseon
FigliPrincipe Uigyeong, Yejong di Joseon, principessa Uisuk
ReligioneBuddhismo coreano

Biografia modifica

Infanzia e matrimonio modifica

Jeonghui (nome postumo) nacque nel 1418 a Hongjugwana nella contea di Hongcheon.[2] Era figlia di Yun Beon (1384-1448), consigliere di Stato del re Sejong; la sua famiglia apparteneva al bon-gwan degli Yun di Papyeong, dal quale erano scaturiti molti cortigiani di alto rango già durante il precedente regno di Goryeo.[3] Sua madre era invece una Yi del bon-gwan di Incheon.[4] Aveva un fratello e diverse sorelle maggiori.[5]

Nel 1428, una dama di corte visitò casa Yun in cerca di una sposa per il secondogenito del sovrano, il principe Suyang: sebbene la signora Yun le avesse presentato la figlia maggiore, la dama raccomandò al palazzo la figlia minore, Jeonghui, che le stava sbirciando di nascosto, dando prova di avere un carattere audace e deciso che sarebbe riuscito a tenere testa a quello del principe, come richiesto dalla regina Soheon.[5][6] Le nozze vennero celebrate quello stesso anno, e la giovane ricevette prima il titolo di Samhanguk budaebuin, poi quello di Nangnang budaebuin.[2] Dal matrimonio nacquero tre figli: il principe Uigyeong (1438), la principessa Uisuk (1441) e il re Yejong (1450). La coppia aveva un buon rapporto, e Suyang prese una sola concubina, la dama Park.[4] Nel 1455, Jeonghui esortò il marito a portare a termine il colpo di Stato contro il nipote adolescente, re Danjong, e prendere il potere: fu lei stessa ad aiutarlo a indossare l'armatura. Divenne così la regina consorte nel 1457, con nome Jaseong.[6][7] Rimase tale per 13 anni, fino alla morte del marito, che aiutò attivamente nella gestione degli affari di Stato.[8]

Reggenza modifica

Nel 1469, dopo soli 14 mesi di regno, Yejong morì senza lasciare figli, e spettò a Jeonghui decidere chi dovesse succedergli. Scelse il proprio nipote Seongjong, ma, siccome aveva soltanto 12 anni, il wonsang, il governo provvisorio, le chiese di fargli da reggente. Dopo molte insistenze, Jeonghui cedette: ricoprì la carica per sette anni, nel primo di cinque casi di reggenza formale da parte di una regina madre nella storia del Joseon. Chiese comunque due volte che il compito fosse ceduto a sua nuora Sohye, maggiormente istruita e versata in politica, venendo sempre respinta: il wonsang sostenne che dovesse essere lei, in quanto donna più anziana del palazzo, a ricoprire il ruolo, anche se John Duncan ha sollevato la possibilità che il governo la preferisse perché, al contrario di Sohye, non sapeva leggere il cinese. Questo faceva sì che tutti i documenti ufficiali e le sue decisioni dovessero essere tradotti dal cinese al coreano e viceversa, conferendo maggior controllo ai funzionari uomini che facevano da tramite. È comunque quasi certo che si sia avvalsa spesso dell'aiuto della nuora per prendere le decisioni più importanti.[9]

Jeonghui modellò la propria amministrazione su quella dell'imperatrice vedova Xuanren della dinastia Song,[10] e adottò un approccio flessibile nella gestione delle questioni politiche, sollecitando la collaborazione dei ministri anziani da un lato e bloccando le interferenze dei propri parenti dall'altro, riuscendo a rafforzare il trono e le basi della dinastia.[11] Gli Annali della dinastia Joseon riportano diciotto decisioni sotto il suo nome, relative a problemi come la difesa dei confini e i contenziosi sulla proprietà di terreni e persone.[9] Durante la sua reggenza venne promulgato il Gyeongguk daejeon (Grande codice per l'amministrazione statale); fu alleggerita la sorveglianza del governo sul popolo abolendo la legge sul controllo delle targhe d'identificazione (hopae); venne promossa la frugalità per migliorare il benessere pubblico, e rafforzata la politica anti-buddhista in favore del confucianesimo, anche se la regina reggente continuò a mostrare pubblicamente un forte attaccamento al buddhismo:[11] sponsorizzò la pubblicazione di cinque testi religiosi tra il 1469 e il 1474,[12] facendo stampare il Beopgyeseongbeom suryukseunghoe sujaeuigwe, una raccolta di protocolli buddhisti, in memoria del marito e dei figli Yejong e Uigyeong nel 1470;[13] due anni dopo fece ricostruire il tempio di Hoeamsa.[14]

La sua reggenza si concluse il 13 gennaio 1476,[n 1] quando Seongjong raggiunse la maggiore età, fissata a 20 anni.[15]

Morte modifica

Nel 1482 si trasferì al Gyeongbokgung, ma un peggioramento della sua salute la costrinse a lasciarlo per andare a curarsi a Onyang (la moderna Asan), dove morì nel 1483. I suoi resti vennero sepolti nella tomba reale Gwangneung a Namyangju.[7]

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Yun Cheok Yun Ahn-suk  
 
 
Yun Seung-rye  
Signora Yi  
 
 
Yun Beon  
 
 
 
Signora Gwon  
 
 
 
Jeonghui di Joseon  
 
 
 
Yi Mun-hwa  
 
 
 
Budaebuin Heungnyeong  
 
 
 
Signora Choe  
 
 
 
 

Discendenza modifica

Jeonghui ebbe due figli maschi e una figlia femmina con il re Sejo:[7]

  1. Yi Jang, principe ereditario Uigyeong (1438–1457)
  2. Principessa Uisuk (1441–1477)
  3. Yi Hwang, gran principe Haeyang (1450–1469)

Note modifica

Esplicative
  1. ^ a b c d e Data espressa secondo il calendario lunare.
Fonti
  1. ^ a b (KO) Choi Moon-jung, 소설로 읽는 조선왕조실록 : 나쁜남자 편, Multidimensional Books, 2021, p. 369, ISBN 9791191215045.
  2. ^ a b (KO) Lee Jong-ho, 정희왕후(貞熹王后), su encykorea.aks.ac.kr. URL consultato il 4 novembre 2022.
  3. ^ Lee, p. 158.
  4. ^ a b (KO) [신병주의 역사산책] 여걸형 왕비…조선 최초 수렴청정, su nongmin.com, 31 luglio 2019. URL consultato il 5 novembre 2022.
  5. ^ a b (KO) Eun Young-sun, 조선의 ‘숨은’여걸 정희왕후, su gnews.gg.go.kr, 24 dicembre 2009. URL consultato il 5 novembre 2022.
  6. ^ a b Lee, p. 159.
  7. ^ a b c (EN) Gwangneung Royal Tomb (光陵) ( The seventh king of Joseon, King Sejo and Queen Consort Jeonghui ), su portal.nrich.go.kr. URL consultato il 2 novembre 2022.
  8. ^ Lee, p. 160.
  9. ^ a b (EN) John Duncan, The Naehun and the Politics of Gender in Fifteenth-Century Korea, in Young-Key Kim-Renaud (a cura di), Creative Women of Korea: The Fifteenth Through the Twentieth Centuries, M.E. Sharpe, 2004, pp. 26-57, ISBN 978-1-317-47366-4, OCLC 606996409. URL consultato il 12 agosto 2022.
  10. ^ (EN) Jongmyung Kim, Queen Munjeong's (1501-1565) Statecraft and Buddhist View in Confucian Joseon, in Korea Journal, vol. 54, n. 2, 2014-06, p. 76, DOI:10.25024/KJ.2014.54.2.62. URL consultato il 4 novembre 2022.
  11. ^ a b Lee, pp. 162-163.
  12. ^ (EN) Jahyun Kim, New Iconography in Court-Sponsored Buddhist Prints of the Early Joseon Dynasty—Focusing on Record of the Manifestation of Avalokitesvara, in Daniel M. Stuart (a cura di), Religions, vol. 13, n. 11, Buddhist Culture Research Institute, Dongguk University, 2022-11, pp. 8-9, DOI:10.3390/rel13111008. URL consultato il 4 novembre 2022.
  13. ^ (KO) Park Moon-year, A Study on the Differential Edition and Cultural Properties Values of the Beopgyeseongbeom-suryukseunghoe-sujaeuigwe, in Seokdang Nonchong, vol. 79, n. 0, Seokdang Academy, Dong-A University, 2021, pp. 97-131.
  14. ^ (EN) Yuseop Go, A Study of Korean Pagodas: Joseon tappa ui yeon’gu, collana Collected Works of Modern Korean Buddhism Series, traduzione di Lee Seunghye, Jogye Order of Korean Buddhism, 2017, p. 279, ISBN 978-89-7801-511-0, OCLC 1020059569. URL consultato il 4 novembre 2022.
  15. ^ (KO) 성종[成宗] 조선왕조 법치의 근간을 세우다 1457년(세조 2) ~ 1494년(성종 25), su contents.history.go.kr. URL consultato il 5 novembre 2022.

Bibliografia modifica

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